Nel 2025 il mercato eCommerce italiano conferma la sua crescita, raggiungendo un valore complessivo superiore ai 62 miliardi di euro, con un aumento del 6 % rispetto all’anno precedente (fonte: Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano). Nello specifico, l’eCommerce di prodotto segna un +6 %, superando i 40 miliardi di euro, mentre il comparto servizi è in crescita più marcata, con un +8 % che porta il fatturato a 22 miliardi di euro. La competizione, però, aumenta, così come le tecnologie vanno avanti: i software per eCommerce diventano sempre più evoluti e possono davvero fare la differenza in termini di fatturato.
Indice degli argomenti
Software per eCommerce: le funzionalità essenziali
Un eCommerce software è uno strumento che gestisce tutti i processi di un negozio online, aiutando i proprietari a gestire l’inventario, ad aggiungere o rimuovere prodotti, a elaborare i pagamenti, a calcolare le tasse, a portare avanti l’assistenza clienti e la promozione, e semplicemente a evadere gli ordini.
Le tipologie di software per l’eCommerce
In primis, è bene distinguere tra le varie soluzioni tecnologiche presenti oggi sul mercato, come:
Software di eCommerce open-source
Fornisce tutti i componenti applicativi necessari per costruire la propria piattaforma, ma il loro “assemblaggio” è in capo all’utente. Queste piattaforme sono altamente personalizzabili ma richiedono anche un certo livello di abilità e competenza per essere implementate e gestite. Analizziamo nel dettaglio alcuni esempi:
Magento Open Source: potenza e complessità per chi cerca il controllo totale
Magento Open Source rappresenta ancora oggi uno degli standard di riferimento nel panorama eCommerce open-source. Nato come soluzione per garantire massima personalizzazione e scalabilità, si è affermato presso medie e grandi aziende che necessitano di gestire volumi importanti di traffico, ampi cataloghi e flussi di vendita articolati. La sua architettura modulare consente di plasmare l’intero ecosistema digitale intorno al proprio modello di business, senza vincoli imposti dalla piattaforma.
Tuttavia, proprio questa flessibilità ne determina anche la principale criticità: Magento richiede un’infrastruttura robusta e un team tecnico esperto. La configurazione iniziale, le personalizzazioni avanzate e la manutenzione ordinaria sono attività che richiedono tempo, risorse e competenze. Non si tratta quindi di una scelta adatta a chi cerca una soluzione plug-and-play, ma di un investimento strutturato in una piattaforma enterprise-grade con ampie potenzialità.
WooCommerce: la via semplice all’eCommerce per chi già usa WordPress
WooCommerce è, a tutti gli effetti, il plugin eCommerce più diffuso al mondo grazie alla sua perfetta integrazione con WordPress. Per chi già utilizza questo CMS per la gestione di contenuti o blog aziendali, rappresenta la soluzione più naturale per aggiungere funzionalità di vendita online. La configurazione è intuitiva, l’interfaccia segue la logica del backend WordPress, e l’ecosistema di plugin permette di estendere le funzionalità a piacimento.
Tuttavia, WooCommerce eredita anche le fragilità dell’ambiente WordPress. La presenza di numerosi plugin può generare conflitti, rallentamenti e problemi di sicurezza se non gestiti correttamente. Inoltre, al crescere del progetto – sia in termini di prodotti sia di traffico – emergono limiti strutturali che rendono necessaria una revisione dell’infrastruttura tecnica. Rimane comunque la scelta ideale per piccoli esercenti, professionisti o content creator che desiderano affacciarsi al commercio elettronico senza stravolgere la propria presenza digitale.
PrestaShop: l’open source europeo pensato per le PMI
Nato in Francia, PrestaShop ha conquistato una solida base di utenti in tutta Europa, grazie a un buon equilibrio tra semplicità d’uso, funzionalità e possibilità di personalizzazione. La piattaforma, pensata per le piccole e medie imprese, consente di creare uno shop online completo e performante anche in assenza di un team tecnico interno. L’interfaccia è piuttosto intuitiva, la gestione dei prodotti e degli ordini avviene in modo ordinato, e la comunità di sviluppatori rende disponibile una vasta gamma di moduli e temi, molti dei quali specifici per esigenze locali.
Il vero valore di PrestaShop è la sua adattabilità. L’utente può partire con una configurazione di base, gratuita, e poi aggiungere moduli via via che il progetto cresce. Di contro, il controllo della sicurezza, delle performance e degli aggiornamenti resta in capo all’utente. Non è una piattaforma adatta a progetti internazionali su larga scala, ma funziona molto bene per business verticali, eCommerce locali e modelli multicanale di media complessità.
Shopware (Community Edition): esperienza utente e modernità architetturale
Shopware è una piattaforma open-source sviluppata in Germania, molto apprezzata nel contesto europeo per il suo focus sulla user experience e per l’architettura moderna, basata su Symfony e Vue.js. La Community Edition è gratuita e offre una base solida per avviare un progetto eCommerce che punti a una UX fluida, a storytelling visivo e a performance elevate.
Shopware è pensato per un mercato in cui la customer journey è centrale: i contenuti, le pagine prodotto e le campagne sono gestibili in modo flessibile, anche da figure non tecniche. La predisposizione per architetture headless e API-first rende la piattaforma interessante anche per scenari composable, dove front-end e back-end sono separati e integrabili con altri sistemi.
Tuttavia, la versione open-source presenta alcune limitazioni rispetto alla versione commerciale (Shopware Cloud o Enterprise): molte funzionalità avanzate sono accessibili solo a pagamento, e il supporto diretto è limitato. Rimane una scelta moderna per aziende digitalmente evolute che vogliono costruire esperienze d’acquisto personalizzate e memorabili.
OpenCart: semplicità, leggerezza e autonomia
OpenCart è una piattaforma che punta tutto sulla leggerezza e sulla facilità di utilizzo. A differenza di altre soluzioni più strutturate, si presenta come un sistema semplice da installare, con un backend intuitivo e una curva di apprendimento accessibile anche a chi ha poca esperienza. È particolarmente adatta a piccoli commercianti o a progetti pilota, dove il focus è sulla messa online rapida di un negozio funzionante.
Tuttavia, questa semplicità ha anche dei limiti: la struttura del codice è meno flessibile rispetto ad altre piattaforme, e l’ecosistema di plugin e moduli, seppur presente, non sempre garantisce aggiornamenti regolari o standard qualitativi elevati. Inoltre, la scalabilità di OpenCart è limitata: è difficile supportare progetti che crescono rapidamente o che richiedono una forte personalizzazione. Resta un buon punto di partenza per chi vuole sperimentare l’eCommerce senza investimenti eccessivi.
Spree Commerce: flessibilità estrema per team tecnici avanzati
Spree Commerce è una piattaforma open-source costruita in Ruby on Rails, pensata per chi desidera la massima libertà architetturale. È adatta a team di sviluppo interni o a startup tecnologiche con elevate competenze tecniche, che vogliono costruire da zero una piattaforma su misura. L’approccio di Spree è estremamente modulare: ogni componente può essere adattato, sostituito o integrato in base alle esigenze.
Questa estrema flessibilità la rende interessante per modelli B2B, marketplace, eCommerce headless o progetti composable su larga scala. Ma allo stesso tempo la priva di una curva d’apprendimento accessibile: non è una piattaforma per tutti, e richiede un investimento iniziale importante in termini di sviluppo. La community, sebbene attiva, è più piccola rispetto ad altri ecosistemi, e questo può tradursi in minori risorse disponibili in termini di template, moduli o documentazione.
Saleor: headless nativo con stack moderno
Saleor rappresenta una delle proposte più interessanti tra le nuove piattaforme open-source. Basato su Python (Django) e GraphQL, è progettato per un approccio nativamente headless, in cui il front-end viene gestito separatamente e integrato tramite API. Questo lo rende particolarmente adatto a progetti che vogliono investire in progressive web app (PWA), esperienze mobile-first e architetture modulari.
Il codice è ben strutturato, il backend è elegante e scalabile, e il supporto per multi-store, multilingua e multi-valuta è ben implementato. Saleor è pensato per team tecnologici evoluti, capaci di gestire l’infrastruttura in autonomia e di integrare la piattaforma con strumenti terzi tramite API. Mancano però funzionalità pronte all’uso e plugin di facile installazione, motivo per cui è meno adatto a chi cerca soluzioni out-of-the-box. È una scelta lungimirante per progetti greenfield che puntano su tecnologia e architettura contemporanea.
Sylius: framework per eCommerce su misura
Sylius non è una piattaforma “tutto pronto”, ma un vero e proprio framework modulare per costruire soluzioni eCommerce custom. Basato su Symfony, si rivolge a software house, agenzie e aziende con team di sviluppo interni che vogliono creare una piattaforma su misura, adattata alle specificità del proprio settore o modello di business.
Uno dei punti di forza di Sylius è la chiarezza del codice e l’aderenza agli standard moderni di sviluppo. È ideale per scenari B2B, marketplace, configuratori di prodotto o flussi di vendita atipici. Tuttavia, proprio per la sua natura “barebone”, richiede un importante effort di sviluppo, e non è adatto a chi cerca una soluzione pronta all’uso. È un’opzione interessante per realtà mature che vogliono differenziarsi sul piano tecnologico con un prodotto davvero tailor-made.
Bagisto: Laravel eCommerce per PMI ambiziose
Bagisto è una piattaforma emergente, sviluppata sulla base di Laravel, uno dei framework PHP più popolari e moderni. La combinazione garantisce una buona esperienza di sviluppo e un’interfaccia utente aggiornata, con particolare attenzione alla semplicità e alla modularità.
La piattaforma offre una base solida per gestire cataloghi, ordini, clienti e promozioni, ed è già predisposta per scenari come il marketplace o il multivendor. Grazie al backend pulito e alle estensioni disponibili, Bagisto si propone come alternativa concreta a PrestaShop o WooCommerce per chi cerca maggiore modernità senza rinunciare all’open source. Tuttavia, il progetto è ancora giovane, e l’ecosistema non è maturo quanto i nomi più storici. Per questo, è consigliabile per startup o PMI che desiderano una soluzione snella, ma con spazio di crescita.
Vue Storefront: frontend open-source per progetti headless
Chiudiamo questa panoramica con Vue Storefront, che non è propriamente un motore eCommerce, ma un framework frontend open-source pensato per ambienti headless. Compatibile con Magento, BigCommerce, commercetools e altri back-end, Vue Storefront consente di costruire interfacce ad alte prestazioni, mobile-first e ottimizzate per la user experience.
L’adozione di Vue.js e l’orientamento alla Progressive Web App rendono la soluzione ideale per progetti che puntano sulla velocità, sull’interazione fluida e sulla personalizzazione grafica estrema. È una scelta adatta ad ambienti composable e omnicanale, dove l’eCommerce è solo una delle componenti del digital journey. Naturalmente, l’adozione di Vue Storefront richiede un approccio headless e una struttura tecnica solida: non è una soluzione stand-alone, ma un componente di un ecosistema più ampio.
Software self-hosted
Viene acquistato da una terza parte, ma è ospitato dall’azienda di eCommerce sui propri server on premise. Questo permette di avere il pieno controllo dei dati in tempo reale e della sicurezza, ma comporta anche maggiori oneri di manutenzione e costi. IBM WebSphere Commerce, Hybris, Kentico e Oracle Commerce fanno parte di questa categoria.
Analizziamoli nel dettaglio:
IBM WebSphere Commerce: stabilità e affidabilità per ecosistemi corporate
IBM WebSphere Commerce, oggi parte della suite IBM Digital Commerce, è da sempre associato a progetti eCommerce di grandi dimensioni, soprattutto in ambito B2B e retail internazionale. La sua architettura monolitica, costruita per rispondere alle esigenze di imprese globali, punta su sicurezza, stabilità e capacità di gestire volumi molto elevati di traffico e transazioni.
La forza di questa piattaforma risiede nella sua integrazione con il resto dell’ecosistema IBM: sistemi legacy, CRM, middleware, strumenti analitici e motori di AI proprietari possono dialogare in modo nativo con il motore eCommerce. Questo la rende ideale per progetti in cui la vendita online è parte di una trasformazione digitale più ampia, spesso orientata alla governance dei dati e alla continuità infrastrutturale in ambienti mission-critical.
Tuttavia, l’approccio tradizionale, basato su installazione on premise, richiede uno sforzo progettuale rilevante. L’infrastruttura deve essere configurata, aggiornata e mantenuta internamente, con la conseguente necessità di team specializzati e una roadmap tecnica rigorosa. Inoltre, il time-to-market è più lento rispetto alle piattaforme SaaS o open source, e la curva di adozione può essere ripida per chi non è già familiare con gli stack IBM. In sintesi, si tratta di una scelta solida per ambienti corporate con requisiti stringenti in termini di compliance, performance e integrazione, ma non adatta a modelli agili o a budget limitati.
SAP Hybris (oggi SAP Commerce Cloud): eCommerce nativo per ecosistemi SAP
Originariamente sviluppata da Hybris e successivamente acquisita da SAP, questa piattaforma è oggi conosciuta come SAP Commerce Cloud, ma mantiene una declinazione self-hosted nella sua versione on premise. Si tratta di una delle soluzioni più strutturate sul mercato, progettata per grandi gruppi multinazionali, soprattutto nei settori manifatturiero, distributivo e B2B.
Il valore distintivo di SAP Hybris risiede nella profonda integrazione con i sistemi SAP: ERP, CRM, strumenti per il procurement e l’analisi predittiva possono essere connessi senza necessità di middleware esterni. Questo consente una visione unica e unificata del cliente, dell’inventario e dei processi commerciali, condizione ideale per chi opera in contesti regolamentati o in settori dove la compliance e l’automazione sono imprescindibili.
Dal punto di vista funzionale, SAP Hybris offre un’eccellente gestione dei cataloghi complessi, supporto multi-market e multi-valuta, e capacità di orchestrare customer journey omnicanale sia B2C che B2B. Tuttavia, la flessibilità viene in parte sacrificata in nome della standardizzazione e della coerenza con il mondo SAP. Il processo di implementazione è lungo, la customizzazione costosa e le risorse specializzate non sempre facilmente reperibili sul mercato. In un’epoca in cui molte aziende stanno migrando verso ambienti cloud e composable, SAP Hybris resta la scelta preferita da chi ha già un’infrastruttura SAP fortemente consolidata e punta a un’unica piattaforma per l’intera gestione commerciale.
Kentico Xperience: esperienza digitale integrata per aziende ibride
Kentico Xperience è una piattaforma meno nota rispetto ai colossi del settore, ma molto apprezzata per la sua capacità di integrare gestione dei contenuti (CMS), marketing automation ed eCommerce all’interno di un’unica soluzione self-hosted. È una scelta interessante per aziende di medie dimensioni che vogliono costruire esperienze digitali coerenti e controllate, senza dover gestire troppe soluzioni separate.
Il posizionamento di Kentico è piuttosto singolare: non punta tanto sulla scalabilità o sulla verticalizzazione per settori, quanto sulla capacità di unire tecnologia e marketing in una logica experience-driven. I team digitali possono costruire percorsi di acquisto personalizzati, automatizzare messaggi e segmentazioni, gestire contenuti multicanale e lanciare campagne promozionali, tutto dallo stesso ambiente.
La versione self-hosted consente un controllo completo su dati e sicurezza, rendendola adatta anche a settori dove il trattamento del dato è sensibile. Tuttavia, non si tratta di una soluzione adatta a grandi eCommerce con centinaia di migliaia di SKU o con complessità logistiche estese. Kentico dà il meglio di sé in progetti ibridi, in cui l’eCommerce è integrato con un forte storytelling, contenuti editoriali e relazioni one-to-one con il cliente. I costi sono più contenuti rispetto alle soluzioni enterprise, ma richiede comunque competenze tecniche per la gestione dell’infrastruttura e per le personalizzazioni.
Oracle Commerce: potenza e rigidità in ambienti enterprise mission-critical
Oracle Commerce, precedentemente conosciuto come ATG (Art Technology Group), è una delle piattaforme eCommerce più mature nel panorama enterprise. Progettata per ambienti altamente strutturati, si distingue per la capacità di gestire cataloghi molto ampi, flussi di vendita multicanale, e scenari B2B e B2C in parallelo. La sua architettura modulare consente una gestione granulare di ogni fase della customer journey, con pieno controllo dei dati, delle logiche promozionali e delle personalizzazioni.
Il vantaggio principale dell’implementazione on premise di Oracle Commerce è il livello di affidabilità e sicurezza garantito. Le grandi aziende che operano in settori regolamentati – come finanza, energia o telco – trovano in questa piattaforma una garanzia di solidità infrastrutturale, che si traduce in continuità operativa anche in scenari critici. Inoltre, le capacità di integrazione con il resto dell’ecosistema Oracle (Database, CRM, ERP) fanno di questa soluzione un tassello chiave per progetti di digital transformation su larga scala.
Di contro, il livello di complessità e il costo di ownership sono tra i più elevati del mercato. Oracle Commerce è un prodotto pensato per progetti strategici, con team interni altamente specializzati o partnership consolidate con system integrator. L’approccio è più simile a quello di un’infrastruttura IT mission-critical che a un progetto eCommerce in senso stretto. Per questo motivo, rappresenta una scelta sensata solo quando l’eCommerce è una componente essenziale del business model, e quando il livello di personalizzazione, governance e controllo richiesto supera le possibilità delle soluzioni SaaS o cloud-native.
Un SaaS (Software as a Service)
Si tratta di un’applicazione ospitata nel Cloud in cui il software viene fornito tramite web. Il lavoro di manutenzione lato client è minimo e la maggior parte dei SaaS funziona bene anche con stack tecnologici complessi. Gli esempi includono soluzioni come BigCommerce o Shopify (anche nella versione enterprise, chiamata Shopify Plus).
SaaS per l’eCommerce: agilità, continuità e scalabilità nel cloud
Nel panorama delle piattaforme eCommerce, i modelli SaaS (Software as a Service) si sono affermati negli ultimi anni come la soluzione privilegiata per un’ampia fascia di imprese, grazie alla loro capacità di coniugare semplicità d’uso, tempi rapidi di implementazione e una gestione snella delle infrastrutture. In questo modello, il software non viene installato sui server dell’azienda cliente, né necessita di interventi tecnici strutturali: è ospitato interamente nel cloud del fornitore e accessibile via web attraverso una sottoscrizione.
L’adozione di un SaaS si traduce nella possibilità di concentrarsi sul business, senza dover gestire direttamente aggiornamenti, patch di sicurezza, ottimizzazione delle performance o questioni legate all’hosting. La manutenzione è centralizzata, gli SLA sono garantiti dal vendor, e l’evoluzione della piattaforma è continua. Questo rende il SaaS particolarmente appetibile per startup, PMI e aziende in forte crescita, ma anche per realtà strutturate che cercano di semplificare la governance tecnologica.
Tuttavia, l’adozione di una piattaforma SaaS implica una serie di compromessi. Il principale riguarda la limitata possibilità di personalizzazione profonda del codice sorgente e dell’architettura backend. Inoltre, il controllo sui dati – sebbene protetto da policy rigorose e conformità internazionali – resta parzialmente affidato a terzi. È quindi fondamentale valutare, caso per caso, se i vantaggi in termini di agilità e scalabilità compensano l’eventuale perdita di autonomia tecnica.
Tra le piattaforme SaaS più rilevanti nel settore eCommerce troviamo Shopify (e Shopify Plus) e BigCommerce. Entrambe hanno conquistato quote significative di mercato, ma si rivolgono a segmenti e a esigenze leggermente diversi. Di seguito un’analisi approfondita delle loro caratteristiche.
Shopify: dalla semplicità operativa alla scalabilità globale con Shopify Plus
Shopify è diventata in pochi anni il punto di riferimento per chi desidera avviare o scalare un’attività di commercio elettronico senza dover affrontare le complessità delle infrastrutture self-hosted o open source. Il suo posizionamento si fonda su tre pilastri fondamentali: rapidità, usabilità e robustezza. In pochi clic è possibile costruire un negozio funzionante, esteticamente curato e integrato con i principali strumenti di pagamento, logistica e marketing.
Ciò che ha reso Shopify particolarmente popolare è la sua capacità di abbattere le barriere tecniche: imprenditori, creator e piccole imprese possono operare in autonomia, senza dipendere da sviluppatori esterni per ogni modifica. Inoltre, l’app store proprietario mette a disposizione migliaia di plugin, alcuni dei quali sviluppati direttamente da Shopify, che consentono di estendere facilmente le funzionalità standard.
Tuttavia, Shopify non è solo una soluzione per chi inizia. La versione Shopify Plus, rivolta a grandi brand e retailer enterprise, permette di affrontare progetti di ampia portata, con strumenti avanzati per la gestione multicanale, la personalizzazione del checkout, l’orchestrazione di flussi internazionali e l’integrazione via API con sistemi di terze parti. In questo contesto, Shopify ha costruito un’offerta in grado di competere con soluzioni tradizionalmente più complesse, mantenendo però la semplicità d’uso come tratto distintivo.
Restano comunque alcuni limiti. L’impianto architetturale proprietario – basato sul linguaggio Liquid – può rappresentare un vincolo per personalizzazioni avanzate o per progetti composable. Anche la gestione della SEO avanzata, seppur migliorata, presenta ancora qualche rigidità rispetto alle piattaforme headless o open source. Inoltre, il sistema di commissioni per chi non utilizza Shopify Payments può diventare penalizzante su volumi elevati.
BigCommerce: un SaaS orientato alla flessibilità e all’architettura headless
Se Shopify si distingue per immediatezza e semplicità, BigCommerce si posiziona come un’alternativa più orientata alla flessibilità architetturale, pur rimanendo all’interno del paradigma SaaS. La piattaforma, anch’essa ospitata nel cloud e accessibile via abbonamento, è progettata per rispondere alle esigenze di aziende in crescita che desiderano un maggior livello di controllo su front-end, logiche di business e integrazioni.
BigCommerce adotta un approccio API-first, che consente di separare completamente la gestione dei contenuti dalla logica eCommerce. Questo lo rende particolarmente adatto a progetti headless e composable, in cui il front-end può essere sviluppato in autonomia (con framework come React o Vue) e il backend eCommerce viene trattato come un servizio accessibile tramite API. Un approccio che consente performance elevate, esperienze utente personalizzate e facilità d’integrazione con ecosistemi digitali più ampi.
Dal punto di vista funzionale, BigCommerce offre nativamente strumenti avanzati che in altre piattaforme sono disponibili solo tramite app di terze parti. Tra questi, la gestione di listini multipli, la vendita B2B con cataloghi personalizzati, il supporto nativo per marketplace e POS e l’ottimizzazione del checkout. Anche la SEO è particolarmente curata, grazie alla possibilità di gestire URL, meta tag e redirect in modo avanzato.
Tuttavia, l’esperienza utente lato merchant è meno immediata rispetto a Shopify, e alcune configurazioni richiedono l’intervento di sviluppatori esperti. Anche l’ecosistema di plugin, seppur in crescita, è più limitato. BigCommerce si rivolge quindi a un pubblico più tecnico o ad aziende con team digitali strutturati, che desiderano un giusto compromesso tra la semplicità di un SaaS e la libertà di un’architettura modulare.
Un PaaS (Platform as a Service)
Fornisce componenti Cloud a determinate applicazioni, fornendo un quadro di riferimento per gli sviluppatori. Invece di un software specifico, il PaaS fornisce gli elementi costitutivi per semplificare lo sviluppo di più applicazioni che possono essere eseguite contemporaneamente. Fanno parte di questa categoria Demandware, Magento Enterprise Cloud, Salesforce Commerce Cloud oppure Volusion.
Demandware / Salesforce Commerce Cloud: piattaforma nativa per l’eCommerce omnicanale
Nata come PaaS puro, Demandware è stata acquisita da Salesforce nel 2016 ed è oggi conosciuta come Salesforce Commerce Cloud. Pur essendo commercializzata come una piattaforma SaaS, mantiene molte caratteristiche tipiche del modello PaaS, offrendo un’infrastruttura gestita ma estremamente flessibile, progettata per grandi retailer, gruppi internazionali e brand omnicanale.
Il valore aggiunto di questa soluzione risiede nella profonda integrazione con l’ecosistema Salesforce: CRM, Marketing Cloud, Service Cloud e strumenti di AI predittiva (Einstein) possono interagire in tempo reale con il motore eCommerce. Questo permette di orchestrare customer journey complessi, basati su dati unificati e comportamenti cross-channel. All’interno di questo framework, l’eCommerce non è un silo separato, ma una componente integrata dell’intera esperienza cliente.
Dal punto di vista tecnico, Salesforce Commerce Cloud offre un framework robusto per la personalizzazione del front-end, un sistema avanzato di gestione del catalogo, capacità multilingua e multivaluta e strumenti nativi per campagne promozionali complesse. L’infrastruttura è gestita, ma le aziende possono intervenire con codice personalizzato attraverso un modello a “cartridge” che consente estensioni e sviluppi modulari.
Questa flessibilità, tuttavia, comporta un impegno rilevante sul piano progettuale. Non si tratta di una piattaforma da configurare in pochi giorni: servono sviluppatori esperti, una roadmap tecnica ben definita e un approccio consulenziale. Ma per chi ha l’ambizione di costruire esperienze di brand omnicanale e basate su dati integrati, Salesforce Commerce Cloud resta uno dei riferimenti più avanzati del mercato.
Magento Enterprise Cloud Edition: potenza open source su infrastruttura PaaS
Magento Enterprise Cloud Edition – oggi parte di Adobe Commerce Cloud – è la declinazione PaaS della storica piattaforma open source. Con questa soluzione, Adobe ha unito la flessibilità architetturale di Magento all’agilità operativa del cloud gestito su AWS (Amazon Web Services), offrendo alle aziende una piattaforma completa, potente e scalabile, ma senza l’onere di gestire direttamente server, backup o ambienti di staging.
A differenza del modello on premise, in Magento Cloud tutto ciò che riguarda infrastruttura e provisioning è automatizzato. Il merchant può concentrarsi sullo sviluppo dell’esperienza utente e sull’integrazione dei processi, mentre Adobe garantisce disponibilità, sicurezza, aggiornamenti e strumenti di CI/CD (continuous integration/deployment). Questo rende la piattaforma particolarmente adatta a realtà con esigenze complesse, ma che non vogliono rinunciare ai vantaggi del cloud.
Dal punto di vista funzionale, restano invariati i punti di forza di Magento: architettura modulare, estensioni custom, gestione multistore, supporto B2B, regole promozionali evolute e totale apertura al codice. Ma l’ambiente PaaS rende il tutto più agile e più facilmente scalabile. È una soluzione pensata per team digitali maturi, che vogliono costruire un eCommerce fortemente personalizzato, ma senza sostenere i costi infrastrutturali dell’on premise.
Il principale limite è la complessità. Anche nella versione cloud, Magento resta una piattaforma tecnica, che richiede competenze elevate sia lato frontend che backend. E se da un lato si riduce il carico sulla manutenzione server, dall’altro resta la necessità di governare un ecosistema articolato. In altre parole, è una piattaforma che premia la visione tecnologica, ma non perdona l’improvvisazione.
Salesforce Commerce Cloud (in ottica PaaS): orchestrazione customer-centric
Come già visto con Demandware, Salesforce Commerce Cloud può essere considerata una soluzione PaaS-SaaS ibrida. La distinzione formale si sfuma di fronte a un modello di servizio che consente alle aziende di intervenire ampiamente sull’applicazione, pur beneficiando della gestione cloud centralizzata.
Nella pratica, le aziende che adottano Salesforce Commerce Cloud hanno accesso a un ambiente di sviluppo con una struttura modulare, che permette di integrare app, script e logiche personalizzate. Il framework a cartridge consente di mantenere aggiornamenti e modifiche in modo ordinato, supportando flussi agili di release e testing. Inoltre, Salesforce fornisce un set di strumenti per la gestione dell’ambiente cloud, inclusi log, metriche di performance, sandbox e supporto DevOps.
Per le aziende che vogliono costruire esperienze personalizzate, ma all’interno di una piattaforma enterprise coerente, Salesforce offre una flessibilità invidiabile. Il prezzo, però, è alto: sia in termini economici che progettuali. Serve una roadmap chiara, un partner certificato e un team interno capace di orchestrare marketing, dati e tecnologia.
Volusion: PaaS semplice per PMI che vogliono restare autonome
Volusion si presenta come una soluzione PaaS accessibile, orientata principalmente a piccole e medie imprese. Pur non avendo la visibilità e la potenza di soluzioni come Magento o Salesforce, offre una piattaforma completa e sufficientemente flessibile per costruire e gestire un negozio online senza competenze avanzate di sviluppo.
Uno degli aspetti distintivi di Volusion è la sua interfaccia chiara e la gestione centralizzata dei principali strumenti operativi: prodotti, ordini, clienti, marketing, reportistica. Inoltre, offre un framework per il design e la personalizzazione che, pur non essendo headless o API-first, consente comunque un buon grado di controllo sul front-end.
Volusion si rivolge a imprenditori che vogliono autonomia, ma in un contesto tecnologico controllato. I limiti principali sono la scalabilità – meno adatta a progetti internazionali o con logiche B2B complesse – e l’ecosistema di estensioni, piuttosto ristretto. Tuttavia, per chi cerca una piattaforma PaaS che unisca semplicità e controllo, può essere una soluzione efficace e meno onerosa rispetto ai grandi nomi del settore.
Vantaggi e feature delle piattaforme per vendere online
Quali funzionalità dovrebbe avere e quali vantaggi dovrebbe portare un eCommerce software? La risposta più corretta è “dipende” – dal tipo di business, dalla dimensione, dalla localizzazione etc. – ma ci sono alcuni parametri universali che valgono per tutti:
- Scalabilità. Se le cose vanno bene, quanto è in grado la vostra piattaforma di eCommerce di reagire all’aumento delle vendite o a un aumento improvviso del traffico? Una buona piattaforma dovrebbe essere in grado di scalare facilmente per essere a prova di futuro.
- Usabilità. La piattaforma deve essere facile da usare per i clienti, ma anche per gli sviluppatori e gli autori di contenuti.
- Processo di checkout fluido. Le conversioni dipendono in parte da un’esperienza di checkout semplice, quindi un buon software di pagamento deve accettare più metodi e garantire una buona esperienza al cliente.
- Ottimizzazione per i dispositivi mobili. L’eCommerce è ormai un settore mobile-first, con il 73% degli acquisti effettuati da un dispositivo mobile. La soluzione scelta deve quindi essere in grado di funzionare bene con qualsiasi dispositivo Apple o Android (attraverso applicazioni e pagine web specifiche per i dispositivi mobili).
Anche per quanto riguarda le funzionalità non esiste una risposta univoca, tuttavia il supporto di alcune feature risulta assolutamente indispensabile. Tra le più rilevanti:
- Gestione catalogo prodotti;
- Ricerca nel catalogo tramite parole chiave (keyword);
- Gestione carrello personalizzato;
- Supporto a diversi metodi di pagamento (carta di credito/debito, PayPal, contrassegno…);
- Assistente virtuale per il supporto H24 dell’utente;
- Visibilità sullo stato di avanzamento dell’ordine e della spedizione;
- Integrazione con i social media in ottica di Social Commerce.
Le soluzioni per le piccole e medie imprese
Le PMI alla guida di un eCommerce hanno esigenze specifiche, che devono trovate un corrispettivo nella piattaforma scelta. I vincoli sono principalmente due: il primo è legato al budget, quindi all’ottimizzazione dei costi, il secondo alla semplicità d’uso, poiché spesso non ci sono risorse verticali dedicate ad ogni aspetto del business.
Trovare un software usabile, rapido da implementare, con una fee mensile ragionevole e “tutto incluso”, cioè già composto di tutte le funzionalità base fondamentali, è la chiave. Per molte PMI, avere l’hosting web incluso come parte di una soluzione di eCommerce fa risparmiare tempo e denaro.
Alcuni dei più gettonati sono Wix, Zyro e Weebly, che garantiscono creazione e gestione dell’e-shop in modo semplice e con costi mensili piuttosto contenuti. Possibile accedere anche alle versioni base di piattaforme più strutturate, che spesso mettono a disposizione declinazioni a funzionalità ridotte per le PMI oppure basate sul numero di prodotti a catalogo.
I software di eCommerce per l’internazionalizzazione del business
Cosa serve a un player di eCommerce che commercia a livello internazionale? Sicuramente una piattaforme e una serie di add-on che permettano la gestione di contenuti multilingua – anche dal punto di vista dell’ottimizzazione SEO. Ma anche la gestione di valute differenti con relative conversioni, il calcolo delle spese di spedizione e delle tasse, nonché l’offerta di metodi di spedizione e pagamento adeguati al Paese di destinazione.
I software più famosi, come Shopify, Magento Commerce, Squarespace, WooCommerce e BigCommerce, sono sicuramente i più completi dal punto di vista del global management.
Le migliori piattaforme per la gestione degli ordini e delle spedizioni
Come altri tipi di software, le diverse piattaforme specializzate in spedizioni presentano caratteristiche diverse. Naturalmente, ci sono alcune caratteristiche che molti strumenti software di spedizione hanno in comune, come:
- Notifiche via e-mail ai clienti una volta concluso l’ordine;
- Acquisto e stampa di etichette di spedizione;
- Gestione dei numeri di tracking;
- Funzioni di dropshipping;
- Gestione dell’inventario.
Tra le più note, sicuramente ShippingEasy, 2Ship, Shippo, Veeqo (integrata con Shopify), DesktopShipper, ShipEngine e ShipStation.
I vantaggi della gestione automatizzata delle scorte
Accanto alla gestione di ordini e spedizioni, quella delle scorte e dell’approvvigionamento del magazzino è una delle maggiori difficoltà nel portare avanti un’attività di commercio elettronico.
Generalmente, vengono definiti Inventory Management Software, ecco i principali:
- MRPeasy – buona gestione dell’inventario per produttori;
- Zoho Inventory – ideale per le piccole imprese con budget limitato;
- Sage X3 – ottimo per una tracciabilità affidabile dei beni;
- Cin7 Omni – software per la gestione avanzata degli ordini multicanale;
- Netstock – ottimo per la previsione della domanda e la gestione dei fornitori;
- Trunk – offre la sincronizzazione dell’inventario su più piattaforme;
- InFlow – sistema di gestione dell’inventario per la creazione di portali di vendita B2B.
eCommerce software e fidelizzazione dei clienti
Un’assistenza clienti eccezionale è uno degli asset imprescindibili oggi, per mantenere alta la soddisfazione e la Customer Retention. E questo deve avvenire su entrambi i fronti, quando si sceglie una piattaforma per gestire l’eCommerce.
Da un lato, bisogna essere certi di avere a disposizione un’ottima assistenza, in caso la piattaforma necessiti di manutenzione, se ci fosse un down improvviso dell’e-shop o qualsiasi altro bug da risolvere velocemente.
E poi, occorre essere in grado di fornire assistenza ai propri acquirenti in modo rapido e risolutivo: in questo senso, un buon chatbot o un sistema di messaggistica in tempo reale sono fondamentali.
Tra le soluzioni di help desk più note ricordiamo Zoho Desk, FreshDesk, ZenDesk, HubSpot Service Hub, Help Scout o LiveAgent, tutti validi nel gestire richieste multicanale in un unico cruscotto e integrabili con le principali piattaforme eCommerce.
Le soluzioni per il marketing digitale
Sono moltissimi i tool integrabili con il vostro sistema di gestione delle vendite online che possono portare un grande valore aggiunto in materia di promozione e marketing.
Basti pensare alle funzionalità SEO, per far sì che i clienti interessati siano in grado di trovare facilmente i prodotti tramite parole chiave e schede prodotto ben strutturate, ma anche grazie all’esperienza sulla pagina.
Essenziale in ottica di marketing anche la prospettiva omnichannel/multichannel: da un unico database, dovete poter avviare campagne di Email Marketing, ads e Social Selling, monitorando il ritorno in tempo reale.
Esistono poi plugin e tool specifici per la segmentazione del pubblico, che consentono di dividere la vostra customer base in audience omogenee, da ricontattare con campagne personalizzate.
Come integrare il software di eCommerce con altre applicazioni aziendali
Quando si avvia una nuova piattaforma, bisogna sempre tenere conto dei sistemi esistenti e delle loro interdipendenze: è molto importante il modo in cui una nuova soluzione di eCommerce si inserisce nel vostro stack tecnologico o il modo in cui andrete a comporre i vari elementi/plugin per la gestione di ogni fase del processo di vendita. Gli strumenti non devono andare in conflitto e devono costituire un tutto organico, senza sovrapposizioni di feature, integrandosi con il CRM e gli strumenti già in uso.














