Il marketing non sarà più lo stesso e la rivoluzione si chiama ChatGpt, un chatbot basato sulla tecnologia di AI generativa specializzato nella conversazione con l’utente umano. Il sistema è stato sviluppato da OpenAI, laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale finanziato, tra gli altri, da Elon Musk e da Microsoft.
ChatGpt è stato lanciato il 30 novembre scorso come app gratuita su App Store e Google Play, totalizzando 1 milione di download nei primi cinque giorni. Ma è adesso, dopo circa due mesi in cui gli utenti lo hanno provato e anche sfidato, che è diventato un vero e proprio hype.
ChatGpt è capace di creare testi, immagini e video e si presenta come uno strumento intuitivo, un’AI facile da usare. Le risposte articolate e il linguaggio naturale hanno rapidamente attratto l’attenzione.
Sarà il nuovo asso nella manica per i comunicatori e i creativi?
Una rivoluzione per il marketing?
Sì, secondo il tech guru Shelly Palmer, con ChatGpt nel marketing cambia tutto. “Da anni parlo dell’alleanza uomo-macchina e di come l’Intelligenza Artificiale renderà questa collaborazione più efficiente. Ci sono cose che gli esseri umani fanno benissimo, e altre che le macchine fanno benissimo. Se si abbinano nel modo giusto si crea un superhuman. Ho anche detto che l’AI amplifica le nostre menti di migliaia di volte senza sostituirle”. Ed è qui il principale cambiamento. “Sono andato su ChatGpt e gli ho detto: scrivimi 200 parole su Facebook che minaccia di togliere le notizie dalla sua piattaforma negli Usa se il Congresso approva una legge che obbliga i social a remunerare gli editori e scrivila con lo stile di Shelly Palmer. E ChatGpt lo ha fatto”.
Come? Palmer è autore di oltre 19.000 blog post e ChatGpt ha letto quanto disponibile sul web per imparare lo stile del suo utente umano. “Siamo all’alba dell’AI generativa – commenta -. Ma il tempo, nella sua visione ottimistica, è dalla parte dei chatbot, che imparano ingerendo nuovi dati, incluse le correzioni apportate ai loro contenuti precedenti”.
ChatGpt, come funziona
Ma come funziona esattamente ChatGpt? Si tratta di un software basato su GPT-3 (Generative Pre-training Transformer), un modello di linguaggio altamente sofisticato in grado di comprendere il contesto di una conversazione e rispondere in modo coerente e naturale.
Il suo sistema di Intelligenza Artificiale generativa lo rende in grado di conversare, generare testo leggibile su richiesta e produrre nuove immagini e video basati su ciò che ha appreso e continua ad apprendere da un vasto database di contenuti e media digitali. Funziona come un dialogo scritto tra il bot e la persona che gli pone le domande.
Dal lancio, milioni di persone ci hanno giocato, usandolo per sfidarlo a scrivere poesie o canzoni, per cercare di indurlo a commettere errori o per scopi più pratici come aiutare a comporre un’e-mail. Tutte queste domande aiutano ChatGpt a diventare più intelligente.
McKinsey ha scritto che, con l’AI generativa, i computer possono avvicinarsi a forme di creatività. Possono produrre contenuti originali in risposta alle query, sviluppare blog, disegnare progetti, scrivere codice informatico e persino teorizzare sul motivo di un errore di produzione.
Tra le applicazioni di business la società di analisi inserisce innanzitutto marketing e vendite, dove ChatGpt aiuta nella creazione di messaggi e promozioni personalizzate, post per i Social Media e contenuti tecnici di vendita e nella creazione di assistenti virtuali per la vendita al dettaglio.
McKinsey sottolinea anche che la tecnologia è nuova e non esente da sfide, come errori, bias e assenza di filtri sui contenuti inappropriati. Inoltre, non è al momento in grado di riflettere norme, valori e tone of voice della singola azienda. Ma, direbbe Palmer, imparerà.
Intanto, cavalcando la grande popolarità ottenuta da ChatGpt, il laboratorio di ricerca OpenAI potrebbe – secondo indiscrezioni del Wall Street Journal – procedere con un’offerta di azioni sul mercato privato che valuterebbe la società circa 29 miliardi di dollari. Se l’operazione andrà a buon fine, OpenAI diventerà una delle startup di maggior valore negli Stati Uniti.
I migliori AI copywriting tool
Oltre a ChatGpt esistono molti altri tool basati su AI che possono trasformarsi in un valido aiuto per blogger, Content Marketing specialist e copywriter.
Eccone alcuni:
- Contents.com
È un software che fa ricorso ai processi di apprendimento automatico caratteristici delle piattaforme di questo tipo per “captare” il contesto e generare testi coerenti. Su Contents.com è inoltre possibile far realizzare contenuti ad hoc o sottoporli, poi, a una revisione grazie proprio ai meccanismi di AI su cui si basa.
- Copy.ai
Si tratta di un AI copywriting tool in italiano e a pagamento, ma che mette disposizione anche una versione free. Facile e intuitivo, basta solo inserire keyword o descrizioni un po’ più dettagliate per permettere al software di generare automaticamente il contenuto.
- Hypotenuse.ai
Come nel caso dei software precedenti, anche Hypotenuse.ai mette a disposizione una dashboard con una serie di opzioni per creare svariati contenuti per siti web; dai post social ai titoli seo alle call to action per arrivare, ovviamente, alla stesura integrale di un articolo.
- Jasper
Jasper è tra i migliori tool per scrivere i copy dei post social. Permette, infatti, di realizzare headline e testi per annunci pubblicitari, descrizioni di prodotto e didascalie. Ma non solo. Il software è anche in grado di dar vita a contenuti più lunghi e corposi come blog post, e-mail e script per video.
- Rytr
Anche di Rytr esistono una versione free e una a pagamento; utilizza OpenAI/GPT-3 l’AI proprietaria per generare contenuti di scrittura creativa, non solo per siti web ma anche per canzoni e trame di storie e racconti.