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Eccellere nella Supply Chain, una questione d’intersezione tra tecnologia e persone

Secondo un recente report di Gartner, gli attori della filiera stanno aumentando gli investimenti in soluzioni, come le torri di controllo e l’AI, che aiutano a gestire in modo proattivo e in tempo reale le catene di approvvigionamento complesse, ottenendo nuove efficienze attraverso visibilità diffusa e insight

Pubblicato il 06 Giu 2023

Top Supply Chain Leader

Il recente report di Gartner rivela che i top 25 Supply Chain leader sono le realtà che hanno investito maggiormente in soluzioni di approvvigionamento, logistica e gestione del commercio globale. Ciò non sorprende, dato il livello di interruzioni della filiera e i problemi che si sono dovuti affrontare negli ultimi due anni.

In particolare, come si evince nella figura riportata, queste aziende hanno investito maggiormente in applicazioni basate sull’Artificial Intelligence, tecnologie immersive (AR, VR), Digital Twin, IoT e Blockchain.

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Supply Chain: il valore del network

Viviamo sempre più in reti connesse che ci permettono di interagire con: clienti, fornitori, partner e dipendenti. Ma vediamo in dettaglio cosa implica essere “connessi” anche in termini di Supply Chain.

Clienti connessi

Nel settore B2C, le aziende di prodotti di consumo più avanzate hanno sviluppato una capacità in termini di disponibilità a scaffale presso i rivenditori attraverso tracciabilità in entrata, i dati di vendita e gli algoritmi predittivi.

Per quanto riguarda il settore B2B, oggi è possibile avere un monitoraggio simile in termini di rifornimento, inventario e consumi. Di fatto, si tratta di funzionalità che consentono operazioni e pianificazioni quotidiane più sincronizzate che hanno permesso ai top performer delle catene di fornitura di distinguersi per solidità strategica, potendo contare su team integrati con i clienti proprio grazie all’innovazione e alla capacità di risoluzione rapida dei problemi.

Fornitori e partner connessi

Molti di questi nomi eccellenti, a monte della catena di fornitura possono contare su una connettività simile e una pianificazione integrata con i loro fornitori strategici. Inoltre, in alcuni casi, la capacità di previsione di queste realtà risulta maggiore rispetto a quella dei propri provider, grazie a strumenti di pianificazione collaborativa in grado di prevedere “impegni” di fornitura basati su calcoli di previsione della disponibilità.

Ancora, molti di questi Supply Chain leader hanno anche migliorato la loro capacità di identificare, mitigare e gestire in modo proattivo i rischi dei fornitori.

Il report di Gartner evidenzia, altresì, come un’azienda leader nel settore life science sia stata in grado di creare un’applicazione di AI che modella la propria catena di fornitura in modo end-to-end prevedendo i problemi di approvvigionamento e proponendo le migliori soluzioni basandosi sull’analisi della risoluzione di problemi simili affrontati in passato.

Un’altra azienda ha posizionato torri di controllo funzionali lungo l’intera catena di fornitura, per creare una Control Tower generale e strutturata dotata di capacità di gestione predittiva e risoluzione dei problemi. Inoltre, diverse aziende hanno condiviso il modo in cui utilizzano la tecnologia per garantire migliori visibilità e controllo e, al contempo, promuovere una maggiore sostenibilità e un approvvigionamento etico.

Dipendenti connessi

I Supply Chain leader hanno, altresì, implementato varie soluzioni tecnologiche che consentono ai dipendenti di: mantenere la consapevolezza dei loro ambienti attraverso avvisi e gestione delle prestazioni; aumentare la produttività attraverso l’automazione fisica e logica; guidare l’innovazione e la collaborazione attraverso piattaforme connesse. Insomma, un approccio collaborativo uomo-macchine, dove i robot lavorano fianco del lavoratore supportandolo e convertendosi in una vera e propria estensione della loro forza lavoro. L’automazione, la digitalizzazione e l’analisi dei dati si convertono in leve strategiche per aumentare l’efficienza e la qualità del prodotto lungo tutta la filiera.

Il ruolo dell’engament

Molti Supply Chain Leader hanno messo in atto strategie sia per garantire un maggiore coinvolgimento dei dipendenti allo scopo di sviluppare i talenti e, al contempo, offrire una maggiore flessibilità atta a soddisfare le esigenze in termini di work-life balance.

In questi ultimi anni, gli investimenti sui programmi di sviluppo delle competenze specifiche e digitali sono stati consistenti. Basti pensare che un’azienda ha formato l’intero team esecutivo della Supply Chain in termini di tecnologie digitali attraverso la creazione di un programma universitario ad hoc.

Molti Supply Chain leader, secondo quanto si evince dal report di Gartner, si trovano spesso a gestire la reticenza nell’adottare nuovi strumenti di pianificazione basati sull’Artificial Intelligence da parte del personale addetto alla Supply Chain, evidenziando la necessità di un’innovazione armonica in grado di accompagnare gradualmente ai necessari cambi di paradigma.

Supply Chain 2023

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Top 25 Supply Chain leader 2023: si cambia paradigma

Il documento di Garner evidenzia come è sempre più necessario considerare investimenti in capacità che rafforzino l’azienda rispetto ai concorrenti.

Di fatto, una strategia antifragile consente di elevare il ruolo della catena di fornitura all’interno dell’azienda accelerando i progressi sulle iniziative ESG come:

  • Net Zero emission – mettendo a disposizione dei fornitori formazione e incentivi per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo.
  • Catena di approvvigionamento rigenerata – collaborando con le catene di approvvigionamento a valle e persino con i concorrenti commerciali tradizionali, per definire standard e costruire soluzioni.
  • Salari di sussistenza – collaborando con ONG e governi per accelerare la trasformazione culturale e l’innovazione attraverso l’intersezione creativa di persone e tecnologia.

Si tratta, di fatto, di:

  • Trasformare e migliorare la tecnologia utilizzata per interagire con i clienti per sincronizzare le operazioni quotidiane e la pianificazione.
  • Integrare i team nelle organizzazioni dei clienti per l’innovazione congiunta e la risoluzione dei problemi.
  • Utilizzare la tecnologia per modificare il modo in cui i dipendenti si approcciano al lavoro, considerando che le soluzioni digitali consentono ai lavoratori di mantenere la consapevolezza del proprio ambiente, aumentare la produttività, promuovere l’innovazione e la collaborazione.

I 10 top Supply Chain leader

Di seguito un’analisi dei primi dieci Supply Chain leader e delle strategie messe in atto dagli stessi in termini di gestione della filiera.

  1. Schneider Electric – Schneider e i propri fornitori, nell’ambito del progetto Zero Carbon, hanno definito una roadmap per la riduzione delle emissioni di CO2. L’azienda, ha inoltre, fornito formazione, risorse, orientamento e supporto all’implementazione, compresa una comunità digitale per i partecipanti al progetto, al fine di condividere le migliori pratiche. I fornitori di Schneider, a fine del 2022, avevano già raggiunto – in modo collettivo – una riduzione del 10% delle emissioni di CO2. Inoltre, Schneider continua a sviluppare il suo programma STRIVE (Sustainable, Trusted, Resilient, Intelligent, Velocity and Efficiency) per guidare il cambiamento.
  2. Cisco Systems – Cisco, in risposta all’attuale carenza di semiconduttori, sta dando priorità allo sviluppo di capacità che colmino le lacune operative critiche. La funzione Supply Chain dell’azienda, sfruttando la pianificazione degli scenari, ha creato playbook (guide per ottimizzare i processi e i flussi di lavoro) progettati per proteggere l’azienda dai rischi scaturiti da uno senario sempre più volatile. Queste nuove funzionalità e playbook permettono di attuare previsioni pluriennali, pianificazioni a livello di componente, qualificare in modo efficace ed efficiente i fornitori, gestire al meglio i rischi in termini di acquisti e operare altre iniziative chiave che aiutano a garantire la crescita dei ricavi e dei margini.
  3. Colgate-Palmolive – La strategia della catena di approvvigionamento dell’azienda consiste nel dare priorità alla sostenibilità ambientale e al benessere della comunità. Colgate-Palmolive, al fine di creare agilità in un ambiente globale dinamico, applica la segmentazione della Supply Chain end-to-end in progetti modulari e nuove tecnologie.
  4. Johnson & Johnson – La funzione di Supply Chain di Johnson & Johnson, al fine di migliorare la capacità di prendere decisioni in tempo reale ha scalato la torre di controllo digitale end-to-end. Ovvero, ha creato una dashboard di resilienza della filiera e ha istituito una Control Tower per tracciare e rintracciare i prodotti della catena del freddo in tempo reale e, al contempo, garantire la continuità lungo tutta la catena di approvvigionamento.
  5. PepsiCo – Il Gruppo utilizza gemelli digitali e Intelligenza Artificiale nella produzione per acquisire i dati in tempo reale necessari ad anticipare e a risolvere i problemi, oltre che a ridurre i tempi di fermo della produzione. Inoltre, PepsiCo, al fine di supportare e accrescere la collaborazione con i partner di vendita al dettaglio, ha sviluppato una suite di tool digitali come le dashboard POS e gli strumenti di scansione degli scaffali in tempo reale. Ancora, sta approfondendo la collaborazione con fornitori, concorrenti, startup di software/robotica e realtà del settore agricolo per trovare soluzioni utili a ridurre l’impatto dei propri processi e di quelli dei partner.
  6. Pfizer – La società ha fatto tesoro delle lessons learned scaturite dalla pandemia e le ha applicate al proprio portafoglio di prodotti per far progredire le strategie go-to-market e le soluzioni cost-to-serve. Pfizer si caratterizza, altresì, per il focus sull’innovazione del settore attraverso l’iniziativa Accord for a Healthier World, incentrata sulla chiusura del divario di equità sanitaria che persiste tra le nazioni ricche e quelle a basso reddito. Il progetto pilota della Supply Chain di Pfizer in Ruanda è, attualmente, in fase di implementazione in 45 Paesi e contribuisce a fornire antibiotici e altre misure di prevenzione e trattamenti alle persone colpite da malattie infettive mortali, alcuni tumori, malattie rare e infiammatorie.
  7. Microsoft – La società si concentra particolarmente sulla generazione di informazioni fruibili in termini di Supply Chain end-to-end, consentendo un processo decisionale rapido e incorporando la resilienza nelle operazioni. Lo sviluppo da parte della casa di Redmond di una filiera senziente, che consenta visibilità in tempo reale è stato riconosciuto come una pietra miliare della Supply Chain ed è valso alla società l’assegnazione nel 2023 del Gartner Power of the Profession Supply Chain Award.
  8. Lenovo – La funzione di Supply Chain di Lenovo scaturisce da una calibrata sintesi di operazioni snelle e investimenti in agilità e si concentra sul migliorare l’esperienza del cliente. Di fatto, il Supply Chain Intelligence Framework di Lenovo continua a evolversi, sfruttando l’AI per fornire soluzioni di analisi e ottimizzazione in diverse aree, tra cui la previsione della domanda, il rilevamento del rischio operativo e l’ottimizzazione del packaging.
  9. Walmart – La società sta guidando iniziative che impattano sull’intero settore della vendita al dettaglio e, altresì, accelerando l’impatto sull’ecosistema più ampio, mediante l’implementazione di chip Rfid lungo la catena di approvvigionamento. Walmart ha recentemente annunciato investimenti su larga scala nell’automazione della rete in tutti i suoi centri di distribuzione. Inoltre, Sam’s Club, una sussidiaria di Walmart, sta cercando di sfruttare la recente crescita delle vendite di eCommerce, espandendo la sua rete attraverso un processo accelerato di evasione degli ordini e, al contempo, riducendo i costi di spedizione.
  10. L’Oréal – La società ha trasformato le strategie di evasione ordini e produzione per creare centri di distribuzione automatizzati e orientati alla domanda, in grado di offrire un’ampia gamma di servizi a valore aggiunto. L’Oréal stima di raggiungere, entro il 2030, il suo obiettivo di rendere tutti gli ingredienti e gli imballaggi bio-based e tracciabili da fonti sostenibili. La funzione di Supply Chain di L’Oréal continua a investire nell’analisi per consentire sia un processo decisionale in tempo reale, sia il coinvolgimento dei fornitori, così come la collaborazione a livello di ecosistema della Supply Chain.

I 4 Supply Chain master leader

Il report di Gartner segnala altresì i primi quattro master leader. Si tratta di realtà comparse per almeno 7 volte nel periodo 2013-2023 nella classifica top 25 Supply Chain leader. Si tratta di:

  • Amazon La società si è distinta per il focus costante sui criteri ESG. In particolare, una nuova sede in California promette di essere il primo sito al mondo in grado di raggiungere il traguardo di emissioni zero di CO2 e ottenere la certificazione dall’International Living Future Institute (ILFI). La società prosegue anche il proprio processo di digitalizzazione e riduzione delle ridondanze organizzative.
  • Apple – La società è particolarmente focalizzata sulla diversificazione e la resilienza della catena di approvvigionamento e continua a migliorare i criteri ESG. In particolare, Apple ha registrato un +30% di energia pulita utilizzata in un anno. Inoltre, oltre 200 fornitori si sono impegnati a ridurre di 1 milione di tonnellate le emissioni di CO2 entro il 2025. Particolare attenzione è rivolta alla mitigazione del rischio attraverso un processo di ristrutturazione organizzativa.
  • P&G – La società ha dimostrato particolare impegno nell’attuare la trasformazione digitale, nel garantire la produttività del portafoglio e l’eccellenza operativa attraverso una segmentazione deliberata e una governance rigorosa. P&G promuove l’innovazione interna, riconoscendo formalmente i contributi individuali e di squadra in termini di obiettivi ESG. L’iniziativa di equity e inclusion di P&G del 2023, presso lo stabilimento di Goa, è stata riconosciuta come dirompente ed è valsa all’azienda l’assegnazione del Gartner Power of the Profession Supply Chain Award.
  • Unilever – La società ha riprogettato la propria catena di fornitura al fine di garantire una crescita sostenibile, dando priorità a prodotti specifici e considerando nuove categorie in espansione. Inoltre, Unilever ha creato divisioni più piccole, per garantire una maggiore velocità e qualità del processo decisionale. Ancora, la società si distingue per la propria posizione di leadership in termini di sostenibilità. In particolare, nel 2022, ha registrato progressi del 13% rispetto i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra previsti per il 2030.

Non c’è maggior valore senza sostenibilità

Il report di Gartner evidenzia come la sostenibilità assuma sempre maggior importanza, a tal punto che si ritiene che, entro il 2030, sarà integrata nelle operazioni end-to-end della Supply Chain.

Considerando il processo di digitalizzazione e innovazione in atto, e il fatto che le catene di approvvigionamento, oggigiorno, non possono permettersi ulteriori interruzioni, se ne deduce che i responsabili funzionali dovranno sempre più considerare l’implementazione di principi di Risk Management, Business Continuity e Cybersecurity per garantire non solo l’eccellenza operativa, ma anche l’innovazione. Serviranno a questo scopo strategie chiare e dinamiche, in grado di far fronte alle sfide contingenti e future.

Si tratta, di fatto, di raggiungere la necessaria agilità e resilienza, garantendo crescita commerciale, adempimento autentico degli impegni ESG, esecuzione in tempo reale ed esperienze lavorative flessibili lungo tutta le operazioni della filiera.

Pertanto, la futura Supply Chain si caratterizzerà per la propria capacità “as a service“, offrendo una serie di servizi consolidati e, al tempo stesso, modularità e flessibilità del modello operativo per affrontare le sfide scaturite dagli scenari altamente dinamici e volatili attuali.

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