Fondata nel 1997, Moleskine è un’azienda italiana che negli anni è diventata un punto di riferimento a livello internazionale nella produzione di quaderni e taccuini e agende dallo stile semplice, essenziale e pulito. E oggi rappresenta un esempio di successo di come un marchio con una tradizione così radicata sia stato in grado di adattarsi alle nuove esigenze del mercato digitale.
Il brand ha, infatti, iniziato la sua avventura come produttore di quaderni tascabili, ispirati ai taccuini usati da artisti e scrittori famosi come Vincent van Gogh, Pablo Picasso e Ernest Hemingway. L’idea alla base del marchio era di creare prodotti di alta qualità con pagine resistenti e legamenti durevoli.
Nel corso degli anni l’azienda – che oggi distribuisce le sue collezioni attraverso 80 store monomarca in 110 Paesi in tutto il mondo, a cui si aggiungono i suoi innovativi spazi Moleskine Café, oltre agli intermediari come Feltrinelli e Mondadori – ha ampliato la gamma di prodotti con agende, calendari e accessori per la scrittura, dando anche vita a partnership e limited edition tra le quali spiccano “Alice nel Paese delle Meraviglie”, “Il Piccolo Principe” o “Harry Potter”.
Ma Moleskine è anche una digital company, che include nel suo percorso di innovazione lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti e servizi digitali. Fondendo la tradizione con le esigenze dei consumatori moderni, il marchio ha, infatti, dato vita a Moleskine Smart, una linea di prodotti dotati di una tecnologia digitale che offre soluzioni creative e intelligenti.
Moleskine punta sulla personalizzazione dell’esperienza dei clienti, grazie all’Intelligenza Artificiale
Moleskine Smart, in cosa consiste la linea “intelligente” del marchio
«Quello compiuto con Moleskine Smart è per noi un percorso di innovazione importante e strategico – ha raccontato Davide Nebbia, Chief Information and Digital Officer di Moleskine intervenuto durante il NetComm Forum 2023 -. Abbiamo creato un ecosistema digitale per servire al meglio i nostri Moleskiners. Se carta e penna rappresentano ancora lo strumento migliore per cogliere l’idea, una volta che l’ispirazione è catturata, l’esperienza di creazione può seguire con il digitale sfruttandone, così, i benefici offerti».
Who's Who
Davide Nebbia
La linea “intelligente” di Moleskine è, infatti, realizzata con materiali di alta qualità, proprio come i loro predecessori, ma è dotata di una tecnologia che rende possibile la digitalizzazione delle note. Questa innovazione permette agli utenti di avere il meglio di entrambi i mondi: la sensazione tattile e l’estetica di un quaderno tradizionale, insieme alla praticità e alla condivisione digitale offerta dalla tecnologia.
«Una Moleskine non è un semplice taccuino, è una piattaforma per poter esprimere la creatività umana, è uno strumento potentissimo per catturare l’ispirazione. E Moleskine Smart non è altro che un’agenda cartacea con una particolarità in più: qualsiasi cosa si scriva nelle pagine cartacee viene immediatamente trasportato in digitale e se ne ottiene una copia», ha aggiunto Nebbia.
Allineare eCommerce, Customer Care e Marketing
«I nostri Moleskiners appartengono a target più diversi, sia per età, che per posizione geografica, che per professione ma ciò che li accomuna è l’amore verso Moleskine. È questo aspetto rappresenta un po’ una sfida per noi, perché ci rende difficile contestualizzare il nostro pubblico», continua il manager.
Per questo Moleskine, avvalendosi del supporto di Salesforce, ha ripensato il proprio canale eCommerce, ponendo il cliente al centro e grazie a un impianto che vede store online, Customer Care e Marketing allineati. L’azienda ha, così, migliorato la conoscenza dei propri clienti, offrendo un’esperienza d’acquisto personalizzata e ottimizzando le varie fasi del flusso di vendita.
I risultati sono stati immediati: una riduzione del 50% del bounce rate sul sito e una diminuzione del 40% delle richieste di supporto al Customer Service, click rate aumentato del 40% per le e-mail e open rate raddoppiato.
L’AI può aumentare la creatività
Ma c’è un altro aspetto da considerare, ovvero lo sviluppo dirompente dell’Intelligenza Artificiale Generativa.
«Penso che l’Intelligenza Artificiale non sostituirà la creatività umana, ma molto probabilmente ci spingerà ad essere persino più creativi. Se non siamo creativi nel costruire un input da dare in pasto all’AI, l’output non ha valore. Più l’essere umano sarà creativo nel costruire gli input, più riceverà degli output di qualità che lo aiuteranno a generare valore», ha concluso Nebbia.
