Le aziende in fase avanzata di digitalizzazione si stanno rivelando più resilienti di fronte alla pandemia e pronte ad affrontare le sfide future. Lo dimostra il caso di AST (Acciai Speciali Terni), che per la digital transformation, nel 2016, ha scelto Quin, la società che offre consulenza e soluzioni per gestire la Supply Chain e le Operations. Il binomio vincente di questa storia di successo è rappresentato dalla lungimiranza del management di AST, che ha avviato un processo di lean transformation con la revisione della propria dotazione di strumenti tecnologici, e dall’approccio di Quin che unisce consulenza manageriale, competenze e software.
In parallelo alla modernizzazione del proprio ERP, il management dell’azienda umbra, uno dei più importanti siti siderurgici europei a ciclo integrato, ha deciso di portare la digitalizzazione nelle aree operative, andando a toccare i processi core per rafforzare la propria competitività sul mercato. È su questi processi (SCM) – come già detto – che AST, dopo un attento processo di selezione, ha scelto Quin, valutandola come l’azienda ideale per una partnership continuativa.
I benefici della digitalizzazione sono stati fin da subito significativi: dapprima generando risultati tangibili sulle performance grazie alla maggior efficienza dei propri processi core, e più recentemente per aver garantito all’azienda di Terni, nonostante un anno buio per il settore dovuto agli impatti del Covid-19, una maggiore “resilienza”.
L’approccio integrato di Quin
Il core business di AST è costituito dai laminati piani in acciaio inossidabile, per i quali è leader di mercato in Italia e tra i primi quattro produttori in Europa. L’azienda produce anche tubi inossidabili elettro saldati, attraverso la divisione Tubificio, e fucinati in acciaio speciale, tra i più grandi al mondo, attraverso la divisione Fucine. «Un’industria, quella dei metalli, con caratteristiche peculiari su cui Quin può offrire competenze specifiche, sviluppate e consolidate in anni di progetti», evidenzia Fabio Valgimigli, managing director di Quin.
Who's Who
Fabio Valgimigli
«AST ha ritenuto di valore la visione e l’approccio di Quin che integra a 360° l’organizzazione dei processi, le competenze e le soluzioni tecnologiche. Sono ingredienti che, fatti lavorare in sinergia, garantiscono il successo del progetto e il raggiungimento degli obiettivi», afferma il Direttore SCM Paolo Zanella.
Who's Who
Paolo Zanella
«Le piattaforme software sono ovviamente la base abilitante», continua Valgimigli, «ma il percorso di digitalizzazione non è solo tecnologico, bensì tocca le persone a tutti i livelli e, ancor prima, la cultura aziendale. La tecnologia fa da supporto al cambiamento e la formazione fa da sostegno alla digitalizzazione».
Gli obiettivi chiave: flessibilità e creazione di valore
Tra le esigenze manifestate da AST ci sono l’aumento della flessibilità e il posizionamento su nuovi segmenti dell’industria dei metalli a più alto margine. Gli obiettivi sono il raggiungimento di una migliore capacità di prevedere la domanda, anticipare le fluttuazioni del mercato e fornire una risposta puntuale abbinando componenti di servizio a valore aggiunto alla qualità del prodotto. Per questo la digital transformation dell’azienda umbra ha comportato necessariamente la revisione di alcuni processi interni. Ragione per cui «il supporto di Quin si è espresso su tutte le direttrici necessarie al cambiamento, culminato con l’adozione di strumenti allo stato dell’arte per la gestione della supply chain», afferma Valgimigli, «ma non senza un focus attento sul miglioramento dei processi e sull’upskill delle persone».
La cultura della pianificazione che spezza i silos
Uno dei maggiori benefici ottenuti da AST è la capacità di strutturare e mettere a fattor comune il know-how presente in azienda, ma non sempre codificato. Altrettanto rilevante è stata l’attivazione di un dialogo tra le aree aziendali, spezzando i silos tra il mondo della produzione e quello della vendita. In particolare, il Sales&Operations Planning è risultato fondamentale per mettere in comunicazione i team che trasmettono le esigenze di mercato e quelli che sono chiamati a produrre in modo efficiente e sostenibile.
«Ancora una volta non si tratta solo di tecnologia innovativa, ma di cultura della pianificazione», osserva Valgimigli, «che unisce le priorità di mercato e le esigenze delle aree produttive e permette di monitorare i flussi di cassa e gli impegni finanziari – altro fattore cruciale per un’azienda che opera in un’industria capital-intensive ma che deve garantire elevati livelli di servizio».
Formazione continua alla base della nuova strategia
Iniziata nel 2016, la partnership AST-Quin prosegue con progetti che uniscono modernizzazione incrementale delle tecnologie, dei processi e della cultura interna. AST si è anche avvalsa dell’offerta di formazione e training on the job del suo partner.
In questo percorso le soft skill delle persone hanno svolto un ruolo chiave, così come il dialogo tra il management di AST (i Business Team e quelli del Supply Chain Manager e dell’Innovation Manager) e gli esperti di Quin, nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento.