La logistica è un settore in fermento da anni. Considerata per molto tempo un centro di costo da ottimizzare, è diventata un pilastro del vantaggio competitivo aziendale, un asset strategico su cui concentrare buona parte degli investimenti. Le dinamiche imposte dalla pandemia e la poderosa avanzata dell’eCommerce, che nel 2020 è cresciuto del 31% a livello di acquisti di prodotto (fonte: Osservatorio eCommerce B2C, PoliMI), spingono molte aziende alla revisione dei modelli logistici e all’ottimizzazione di tutti i processi di magazzino e produttivi, da cui ottenere saving importanti, una corretta gestione e allocazione di spazi, mezzi e operatori, ma anche la riduzione dei lead time, l’aumento della sicurezza e della sostenibilità. In altri termini, rendere efficienti ed efficaci le operazioni della logistica di magazzino è diventata, per molte aziende, la chiave del successo.
Il ruolo della BU Logistics Solutions di Toyota Material Handling
In un mercato sempre più competitivo, che chiede automazione e tecnologie avanzate a supporto degli operatori, un ruolo cardine è quello del System Integrator, che di fronte ad esigenze specifiche dei propri clienti eroga attività di consulenza e vi fa seguire la progettazione e la realizzazione di sistemi logistici integrati in chiave 4.0, avvalendosi di una rete di partner d’eccellenza con cui condivide expertise, risorse, tecnologie e prodotti.
Questo è il ruolo della Business Unit Logistics Solutions di Toyota Material Handling Italia, la multinazionale giapponese con più 100 anni di esperienza in logistica e punto di riferimento per quanto concerne carrelli elevatori, transpallet, commissionatori e altro. «All’interno di Toyota Material Handling – ci spiega Francesco Pistorello, direttore della BU Logistics Solutions – sviluppiamo due attività: consulenza sulla logistica interna, legata a flussi, processi, movimentazioni e stoccaggio delle merci secondo i principi Toyota; sviluppo e realizzazione di sistemi integrati in modalità ‘chiavi in mano’ basati non solo su prodotti Toyota (il carrello elevatore, ndr), ma anche su tecnologie di terze parti come sistemi automatici, geolocalizzazione e software di supervisione. Con questa Business Unit, Toyota vuole modificare il suo posizionamento nei confronti del cliente: da fornitore di prodotti a partner per la realizzazione di soluzioni integrate».
Who's Who
Francesco Pistorello
Pistorello ci conferma il fermento all’interno del mercato, alimentato dall’esigenza di ottimizzare i processi della logistica interna. L’azienda risponde con sistemi integrati, nei quali cioè tutti i componenti e i sottosistemi interagiscono sinergicamente e sono supervisionati da un software WMS o di tipo Supply Chain Execution System. «Il mercato di oggi chiede una visione olistica, vuole cioè una consulenza esperta che sia in grado di accompagnare l’azienda in un cambiamento che riguarda anche il business. Senza un approccio a 360 gradi, si rischia di sviluppare sistemi inadeguati: molti clienti, per esempio, chiedono più spazio nei loro magazzini, ma a volte basta lavorare sulle stock policy per risolvere il problema. In altri termini: ciò di cui ha bisogno il mercato è un fornitore di soluzioni, non di prodotti: questo è il nostro lavoro».
La Logistica 4.0 e l’automazione dei processi esecutivi
Quello che Toyota e i suoi partner propongono è l’essenza del modello 4.0, fondato sull’integrazione e la comunicazione in tempo reale di tutti i sottosistemi che fanno parte di un’azienda di produzione o di un comparto logistico. Vi rientra senz’altro l’automazione, che però nella visione Toyota non è finalizzata a sostituire l’operatore, bensì ad affiancarlo: «Il modello 4.0 non è automazione ma interconnessione. Non c’è dubbio che l’automazione avrà un ruolo sempre più importante nei magazzini, ma solo per le attività ripetitive: l’operatore umano, collegato al sistema tramite smartphone, terminali di campo, tablet e sistemi RTLS, può essere eventualmente ‘guidato’, aiutato dal sistema, ma avrà comunque un ruolo chiave poiché gestirà le attività meno ripetitive e a maggior valore».
Sulla medesima lunghezza d’onda è Stefano Cudicio, CEO di Stesi, partner di Toyota Material Handling Italia e azienda riconosciuta sul mercato per Silwa, il software di supervisione di sistemi logistici integrati: «Gli oggetti hanno iniziato a mandare segnali dal campo, e con il 5G lo faranno ancora di più. Ci sarà una sempre maggiore interconnessione tra i sistemi, con segnali che saranno disponibili anche in streaming, e questo permetterà un controllo sempre maggiore da parte dei supervisori. Alcune attività possono essere eseguite dalle macchine, altre molto meno: certo, c’è l’AI, ma anche su quel fronte la strada da percorrere è lunga e, al momento, l’intervento dell’essere umano e della sua capacità cognitiva è insostituibile».
Who's Who
Stefano Cudicio
Cudicio spiega poi che la richiesta del mercato di oggi è principalmente quella di digitalizzare i processi esecutivi, rendendoli indipendenti dalle persone. È dunque la definizione, il coordinamento e l’ottimizzazione del processo a passare dalla persona al sistema di controllo, che oggi diventa sempre più centrale nell’ecosistema. Ecco perché i moderni WMS, MES o SCES (Supply Chain Execution System) sono un elemento cardine della logistica 4.0: al di là della robotica, degli AGV, dei droni e dei trasloelevatori automatici, sono loro che coordinano le attività e guidano i processi esecutivi in modo indipendente dalle persone.
Per quanto concerne il prossimo futuro, Toyota prevede un ulteriore rafforzamento dell’eCommerce, da cui modelli logistici ad hoc basati su ordini sempre più piccoli e frazionati, spedizioni dirette al consumatore finale e un’attività di picking in crescita esponenziale. Inoltre, si assisterà senz’altro a un incremento dell’automazione (con tutte le precisazioni di cui sopra, ndr) e un’attenzione sempre maggiore alla logistica interna da parte del mondo manufacturing.
La grande sfida del System Integrator e la partnership tra Toyota e Stesi
Nessuna azienda al mondo, neanche un colosso come Toyota, è in grado di realizzare tutti i componenti di un magazzino moderno ed efficiente. Le richieste sono molto eterogenee, le tecnologie migliorano di giorno in giorno e vanno seguite, integrate e valutate, così da essere sempre pronti con la soluzione migliore per esigenze specifiche. La grande sfida del System Integrator dipende proprio da questo: riuscire a creare attorno a sé una rete di partner d’eccellenza e sviluppare forti sinergie tra prodotti, competenze ed expertise, indirizzandole verso le esigenze del mercato. «Adottiamo questo approccio da sempre – spiega Pistorello – e siamo costantemente alla ricerca di aziende che crescano con noi, che affrontino il mercato con noi. Su queste basi è nata, diversi anni or sono, la partnership con Stesi, un rapporto nato da un’affinità di visione, di interessi e di obiettivi, e ai quali abbiamo deciso di unire anche le competenze. Grazie a questa visione comune abbiamo sviluppato insieme soluzioni altamente evolute e integrate che semplificano la connessione tra l’uomo e il sistema, proponendole poi con successo al mercato». La partnership tra le due aziende nacque nel 2013 e il primo risultato fu lo sviluppo di un sistema software di guida assistita per i mezzi di movimentazione, un navigatore – basato su tecnologie RTLS – che guida l’operatore nelle attività di magazzino ed è governato dal supervisore (WMS) Silwa di Stesi. «Condividiamo da sempre la visione – aggiunge il CEO di Stesi – la progettualità e anche l’attenzione per il cliente, che mettiamo sempre al centro. Abbiamo iniziato tempo addietro a proporre il sistema di guida assistita e da lì è nato un meccanismo virtuoso di realizzazione di progetti insieme, con Toyota nel ruolo di System Integrator e Stesi come partner per il software di supervisione dei sistemi logistici. Al momento abbiamo realizzato insieme tra i 25 e i 30 progetti nei settori merceologici più disparati, dal retail al packaging, e siamo in grado di modellare e plasmare soluzioni altamente efficienti e perfettamente in linea con le esigenze di un mondo sempre più 4.0».