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Digital Marketing, 5 macro tendenze dal DMexco 2019 di Colonia

41mila persone e 500 speaker protagonisti del mega evento europeo, che quest’anno ha avuto come motto “Trust in you”, per ricordare il ruolo importante che la fiducia gioca in ogni ambito del digital. Personalizzazione e automazione, gestione dei dati e intelligenza artificiale sono i trend decisivi per i marketer

Pubblicato il 26 Set 2019

Gaetano Polignano

Country Manager, Tradelab

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Si è conclusa DMexco, la più grande manifestazione per l’industria digital in Europa, che quest’anno ha registrato più di 41.000 visitatori provenienti da tutto il mondo – tra marketer, agenzie, fornitori adtech (Advertising Technology) e appassionati di tecnologia e del marketing data-driven – 1.000 espositori e ha visto più di 500 speaker salire sul palco.

Il motto della fiera di Colonia quest’anno è stato “Trust in you”. Infatti, la fiducia gioca un ruolo chiave in molti ambiti dell’industria digitale: collega gli utenti con le aziende che raccolgono i loro dati, ma coinvolge anche brand, gli editori, le agenzie, e i vendor adtech. A differenza degli anni scorsi, dove il Dmexco era più che altro l’occasione per i grandi annunci tecnologici, l’edizione di quest’anno è stata caratterizzata da un maggiore realismo. Questo perché il settore ha acquisito esperienza e il digital marketing sta entrando in una nuova fase di maturità.

Vediamo ora quali sono le tendenze e i grandi cambiamenti nell’adtech emersi durante questa edizione.

Personalization is king, Programmatic is key

Secondo un’indagine svolta da DMEXCO il 56% delle persone pensa che la pubblicità automatizzata, il Programmatic, sia una delle tendenze internazionali più significative. Questo è confermato anche dai numeri che mostrano come la spesa in Programmatic sia in crescita raggiungendo, secondo il report IAB Programmatic AD Spend in Europe, i 16,7 miliardi nel 2018. In cima alla lista troviamo la personalizzazione con il 64% delle risposte. La personalizzazione e l’automazione sono tendenze decisive per i marketer. I consumatori chiedono sempre più esperienze personalizzate perché sanno che i brand possono – e utilizzano – i loro dati. La pubblicità in Programmatic si sta evolvendo con l’introduzione del 5G, i video in Programmatic e il DOOH. La domanda adesso è: possiamo creare esperienze personalizzate ovunque?

Il settore si sta rendendo conto della fragilità della pubblicità basata sui cookie. Recentemente sono arrivati segnali importanti (ad esempio, la decisione di Google di bloccare i cookie di terze parti) che spingono l’industria a pensare a nuovi modi per tracciare, targettizzare, misurare – e quindi personalizzare – la pubblicità, creando un percorso verso un’identità people-based.

Il GDPR sottolinea il legame tra fiducia e privacy

Con la legge europea del GDPR e gli scandali in corso su Facebook, la privacy sarà la sfida più grande dei GAFA (Google, Amazon, Facebook, Apple). I consumatori desiderano poter acquistare sempre e ovunque ma non si fidano del tutto delle piattaforme: “Come useranno i miei dati?” Questa domanda coinvolge tutti i consumatori perché ci sono ancora tanti aspetti di questa legge sono ancora sconosciuti. L’informazione ha un grande valore e le aziende lo sanno bene. Ecco perché la trasparenza e la privacy sono al centro del dibattito. Secondo il GlobalData, la privacy dei dati sarà la prima sfida per i GAFA, che dovranno affrontare l’emergere di nuove normative nei prossimi anni, mentre la privacy degli utenti resterà l’elemento chiave.

Al di là dei GAFA, la privacy è una questione globale che riguarda tutti i player. Qui è in gioco la fiducia degli utenti: troveremo finalmente un equilibrio tra privacy… e il bisogno di tracciare il comportamento dei clienti?

Il potere dei dati

Sono sempre più le aziende che utilizzano i dati nel loro digital marketing: il potenziale dei data è fondamentale per sapere cosa vuole ogni consumatore. Resta però una domanda: come si stanno muovendo le aziende per affrontare questa nuova sfida? Oltre ad acquisire nuovi strumenti, sempre più brand stanno iniziando a collaborare con vendor esperti di adtech per riprendere il controllo del proprio digital marketing. Anni fa, parlavamo dei dati come “l’oro nero” della nostra epoca. Tutti conoscono l’importanza dei Big Data nell’era dell’e-commerce. Ora non si tratta più solo di raccogliere i dati, ma anche di comprenderli a fondo per ridurre i costi operativi, produrre innovazione e migliorare la relazione con gli utenti attraverso un marketing-data driven.

La crescita dei social media

Snapchat non aveva idea di quanto il suo contenuto effimero potesse attrarre i consumatori e anche altri social netowrk. Il trend creato dall’applicazione per caricare immagini è stato seguito da altri social come Instagram, Facebook, WhatsApp e persino LinkedIn, il più professionale dei network, sta pensando di scommettere sul formato. E funziona. Non c’è dubbio che Instagram offra interessanti opportunità per il marketing e per le vendite: il bottone “acquista ora” ci porta nel un negozio online con un solo clic. E per il settore business WhatsApp ha finalmente trovato un nuovo canale per il B2B (in quanto le vecchie soluzioni presenti sul mercato non erano considerate legali). Le aziende devono pensare a come vogliono comunicare con i loro clienti perché le differenze tra un “pubblicità invadente” e un “pubblicità utile” sono sottili e soggettive. In questo contesto vale la pena sottolineare il ruolo della messaggistica privata e la sua funzione attiva nella crescita del business che segnerà un altro nuovo trend per i social media.

Intelligenza artificiale verso la maturità

Alla domanda “Qual è la tendenza principale del settore oggi?”, sicuramente la risposta è ancora l’intelligenza artificiale [AI]. L’Intelligenza artificiale sta trasformando i processi dell’e-commerce, migliorando la user experience e generando maggiori revenue. Applicare l’AI all’e-commerce potrebbe dare un grosso impulso alle vendite dei negozi online. Secondo uno studio di Gartner, il 60% dell’e-commerce utilizzerà soluzioni AI nel 2020, generando un terzo delle entrate.

L’’intelligenza artificiale migliorerà la pubblicità digitale? Brand e agenzie vedono in questa tecnologia una grande opportunità per il settore. È una leva per affrontare nuove sfide e un potente strumento anti frodi web che permette di salvaguardare la reputation web dei brand nelle loro campagne online.

L’Intelligenza Artificiale ha ancora molta strada da fare. Un altro punto che vale la pena di notare è che i dibattiti sull’AI quest’anno sono sembrati molto più realistici rispetto agli anni precedenti. Che l’argomento stia entrando in una nuova fase di maturità?

Non tutto quello che abbiamo visto durante questa edizione era completamente nuovo: quello che abbiamo notato è però un’evoluzione dei temi. La trasformazione in tutti i settori sta avvenendo alla velocità della luce… Ora non ci resta che aspettare il prossimo anno per vedere come le aziende digitali avranno integrato questi trend nelle loro strategie di business.

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