Smart business significa un modo più intelligente di gestire cose, mezzi, persone, robot, animali e piante dentro alle aziende e fuori dalle aziende grazie all’uso di una sensoristica avanzata. Nella IoT (Internet of Things), infatti, sono i sensori a rendere ogni cosa connessa e comunicante. A seconda dell’ambito applicativo, grazie all’uso di soluzioni RFID, NFC, SIM o beacon è possibile misurare e registrare in tempo reale una molteplicità di informazioni come, ad esempio, temperatura, umidità, condizioni luminose, livelli di tossicità, stati di movimento e geolocalizzazione.
Identificare, connettere, localizzare, misurare, informare
Dietro alle quinte della IoT, in realtà, non c’è una tecnologia ma un insieme di tecnologie. Un oggetto diventa intelligente quando è dotato di un sensore che viene letto da un dispositivo (fisso o mobile) mentre le informazioni gestite vengono elaborate da un software (middleware) che può essere integrato a qualsiasi sistema gestionale (ERP inclusi). Sotto, tutta un’infrastruttura di connessioni, costituita da sistemi di comunicazione caratterizzati da protocolli diversi a seconda del tipo di servizio attivato. La possibilità di acquisire e analizzare i dati generati da fonti differenti, siano esse sistemi, apparati, cose, animali, piante o persone, offre una serie di insight dai quali possono derivare informazioni utili per migliorare non solo le prestazioni dei dispositivi sensorizzati ma anche la loro capacità di interazione con l’ambiente, favorendo una migliore comprensione che aiuta a rendere più funzionali i processi e i servizi associati.
Smart Business: gli analisti raccontano crescite esponenziali
Le ricerche più recenti confermano come la spesa mondiale relativa agli smart business raggiungerà i 745 miliardi dollari nel 2019, con un aumento del 15,4% rispetto a $646 miliardi spesi nel 2018 (Fonte: IDC Worldwide Semiannual Internet of Things Spending Guide 2019). Gli analisti hanno stimato che il tasso di crescita annuale del comparto sarà a due cifre in tutto il periodo di previsione 2017-2022 fino a superare $1 trilione nel 2022. Secondo IDC, i casi d’uso IoT associati ai temi dell’Industria 4.0 e degli smart services che vedranno i più alti livelli di investimento sono guidati da: Manufacturing Operation ($100 MLD), Asset Management ($44,2 MLD), Smart Home ($44,1 MLD), monitoraggio del Trasporto Merci ($41,7 MLD). Da qui ai prossimi anni, le previsioni stimano una crescita di investimento nell’ambito dell’Airport facility (Trasporti), della ricarica dei veicoli elettrici (Utilities), nonché di sistemi di monitoraggio dell’agricoltura (Agrifood), e di infotaiment contestuale (Retail). Le industrie che spenderanno di più sulle soluzioni IoT nel 2019? Discrete manufacturing ($119 miliardi), process manufacturing ($78 miliardi), transportation ($71 miliardi) e utilities ($61 miliardi).
La spesa IoT che sosterrà il comparto manifatturiero sarà in gran parte focalizzata su soluzioni che supportano le operazioni di fabbricazione e la gestione di tutti gli asset di produzione. In particolare, sul fronte Transport & Logistic più della metà delle spese sarà indirizzata al monitoraggio relativo alla movimentazione delle merci, seguita dalla gestione delle flotte. Gli analisti evidenziano anche investimenti sul fronte delle Utilities: smart grids e smart metering sono aspetti chiave per tutte quelle aziende che operano nell’ambito dei servizi pubblici e privati associati all’erogazione di elettricità, acqua e gas. Le industrie che vedranno i più veloci tassi annui di crescita composta (Compound Annual Growth Rate – CAGR) nel periodo di cinque anni di previsione sono Assicurazioni (17,1%), Governo Centrale (16,1%) e Sanità (15,4%).
Smart business: ecco qualche esempio
La Internet delle cose, generando un flusso di informazioni continuo, da un lato garantisce la tracciabilità e la rintracciabilità dei dati e, dall’altro, permette di migliorare notevolmente le attività di monitoraggio e di controllo. Grazie alla possibilità di effettuare analisi anche molto avanzate utili a migliorare qualsiasi tipo di business, la IoT porta valore in ogni settore: dalla produzione alla distribuzione, dai trasporti all’edilizia, dalla sanità all’Oil & Gas fino a includere la PA, che sulle smart city ha intrapreso ormai numerosi progetti.
Ecco qualche esempio di smart business:
#1 Smart manufacturing: più intelligenza in produzione
Nell’ambito del manufacturing l’uso dei sensori connessi agli impianti di produzione, porta maggiore controllo, ottimizzando la gestione degli impianti, della logistica nonché di tutto il ciclo di vita del prodotto (Product Lifecycle Management). La IoT, infatti, consente di monitorare ogni fase della produzione, aiutando a identificare anomalie e inefficienze, contribuendo ad abbattere i tempi di fermo macchina, migliorare i tempi di sviluppo e la qualità dei processi, riducendo gli scarti della produzione a tutto vantaggio del time-to-market e della marginalità.
# 2 Smart agrifood: non solo tracciabilità e rintracciabilità
Lo smart business si applica anche al settore agro-alimentare: attraverso i sensori connessi, infatti, si garantisce la tracciabilità della filiera agroalimentare, abilitano la cosiddetta agricoltura di precisione, potenziando i livelli di controllo di terreni e coltivazioni, per consentire di aumentare produttività ed efficienza per ettaro. L’uso dei droni associato ai sensori e integrato a un sistema di analisi, ad esempio, consente di monitorare in tempo reale la coltura per rilevare informazioni preziose come vigore del fogliame, stress idrico o l’insorgere dei più comuni attacchi parassitari. Il drone può eseguire successivamente dei micro-trattamenti su aree specifiche.
# 3 Smart utilities: controllo e qualità sostenibile
Con la progressiva sostituzione dei contatori tradizionali con sistemi di smart metering, che consentono la telelettura e telegestione dei contatori di energia elettrica, gas, acqua e riscaldamento, il gestore può effettuare in modo automatico e a distanza la lettura con maggiore frequenza e precisione in merito al calcolo dei consumi da inserire in fatturazione. I sensori aiutano a rendere più efficiente la rete, aiutando a impostare gli interventi di manutenzione in chiave preventiva e proattiva. La tracciabilità dei rifiuti associata ai sensori, inoltre, risolve la raccolta differenziata, favorendo i cittadini più virtuosi, ma anche la gestione delle flotte in transito, con un’ottimizzazione dei percorsi. Perché lo smart business è legato anche a politiche di sicurezza e di controllo più evolute.
# 4 Smart building: quell’automazione che porta efficienza e sicurezza
Lo smart business applicato a nuovi concetti costruttivi è una progettazione di edifici sempre più intelligenti nella gestione degli impianti di condizionamento, illuminazione e riscaldamento. I sensori consentono di modulare gli ambienti in maniera adattiva, in base alle persone che occupano uno spazio, alle condizioni luminose e alle temperature esterne. Anche la gestione degli accessi e i sistemi di sorveglianza vengono potenziati da una nuova intelligenza di sistema che consente di attivare servizi di identificazione e di controllo che potenziano la sicurezza e la salute di cose, animali e persone.
# 5 Smart city: nuovi servizi per il Citizen Relationship Management
Le città intelligenti garantiscono ai cittadini una qualità della vita e del lavoro migliori attraverso nuovi criteri di progettazione e di gestione improntati a principi ecosostenibili, efficienti e socialmente innovativi. I sensori aiutano a gestire tutti i servizi legati all’illuminazione ma anche al traffico e alla viabilità (Intelligent Transport System – ITS) per favorire una mobilità sostenibile e condivisa, permettendo di ridurre i consumi energetici, ma anche di incrementare i livelli di sicurezza e di migliorare ogni tipo di servizio rivolto alle aziende e ai cittadini.
# 6 Smart retail: tecnologie visibili e invisibili dal prodotto al consumatore
Le tecnologie IoT portano nel mondo della distribuzione un ventaglio di servizi che aiutano i brand a gestire al meglio non solo i prodotti ma anche (e soprattutto) i consumatori. I sensori, infatti, aiutano a mappare i comportamenti dei clienti all’interno e al di fuori degli store e di personalizzare la comunicazione attraverso un approccio omnicanale capace di coniugare il meglio del mondo fisico e del mondo digitale. Dalle virtual fitting room al carrello intelligente, dai chioschi e totem interattivi ai beacon, il punto vendita si rinnova per garantire un infotainment a valore aggiunto in termini di ingaggio e di fidelizzazione. Smart business, infatti, è sinonimo di informazione contestuale, puntuale e a valore aggiunto.