Video intervista

Giovanditti, CEO Alterna: «Il digitale è diventato la chiave per abilitare la resilienza adattiva del business»

Giovanditti, CEO Alterna: il digitale è la chiave per la resilienza adattiva del business

Le tecnologie sostengono l’evoluzione del nuovo modo di lavorare e interagire. «Semplificare e automatizzare il più possibile sarà il nuovo mantra. Grazie agli algoritmi, all’AI e alle applicazioni low-code si potrà accelerare l’attività tradizionale a ritmi prima inimmaginabili», sottolinea il CEO in questa videointervista in cui racconta i nuovi scenari, il ruolo centrale che hanno i system integrator come Alterna e i progetti che sta portando avanti con Altea Federation

Pubblicato il 09 Giu 2021

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un’accelerazione del processo di digitalizzazione, che ha creato nuove opportunità per le imprese e nuovi modelli di business. Imprese che però devono adattarsi velocemente per non perdere terreno, focalizzandosi sugli elementi centrali del questo cambiamento e individuando i giusti partner con cui portare avanti un percorso di crescita.

Di tutto questo abbiamo parlato in questa video-intervista con Matteo Giovanditti, CEO di Alterna, Cloud Solution Provider e Società di consulenza, player di riferimento delle tecnologie e delle soluzioni applicative di Microsoft, che ha come mission quella di armonizzare le tecnologie, i processi e le persone per accompagnare l’evoluzione delle imprese.

Quali sono oggi i temi più urgenti che le aziende devono affrontare? Qual è il ruolo del digitale?

Nell’ultimo anno abbiamo assistito a un’ondata dirompente di “nuova trasformazione digitale“, indotta dalla pandemia. È stata travolgente, per ogni azienda e settore. Questo ha guidato un cambiamento reale e strutturale, che ci farà vivere in un modo diverso, anche quando questo periodo sarà solo un ricordo.

La tecnologia digitale è diventata universalmente la chiave per abilitare la resilienza adattiva in termini di trasformazione agile del business, di capacità di sostenere antifragilità nel tempo.

Nel Retail abbiamo assistito alla nascita di nuovi modelli di business sempre più orientati al phygital. Nel mondo dell’assistenza sanitaria stiamo assistendo all’avanzare della Telemedicina, che rientra anche tra le voci prese in considerazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Anche nel Manufacturing, finalmente, abbiamo assistito all’automazione pervasiva, al potenziamento della capacità di simulare attraverso l’utilizzo del Digital Twin.

In questo quadro dobbiamo sempre ricordarci che il 60% del lavoro di oggi è fatto di interazioni sociali, svolte sia nelle sedi fisiche che in remoto e questo ha influito anche sul modo di fare business e sulle relazioni con i clienti.

Le tecnologie rappresentano il sostegno all’evoluzione del modo di lavorare e interagire. Semplificare e automatizzare il più possibile sarà il nuovo mantra. Grazie agli algoritmi, all’intelligenza artificiale e alle applicazioni low-code si potrà accelerare l’attività tradizionale a ritmi prima inimmaginabili.

Low-code è la nuova frontiera per fare innovazione associata alle potenzialità dell’AI e anche Microsoft, con Power Platform, ne è protagonista insieme ad Alterna che sta investendo in questo approccio tecnologico realizzando App a valore per il cliente.

In questo panorama avremo a che fare con business applications come ERP e CRM sempre più easy, intelligenti e con automatismi, per favorirne l’adozione; gestire ogni processo end to end e sfruttare l’analisi dei dati per consentire alle imprese una vera e propria conoscenza del loro modello di business che le porterà a nuove scelte e nuovi modelli.

Una trasformazione che le imprese più visionarie devono essere pronte a cogliere.

Il processo enterprise tradizionale sta lasciando il passo a modelli evoluti supportati dalle tecnologie emergenti, come si colloca in questo scenario Alterna?

Bisogna partire da una considerazione: in tutti i settori non è più sufficiente che le organizzazioni si limitino ad adottare la tecnologia. Parafrasando la visione con cui Satya Nadella tra traghettando Microsoft in questa nuova era, oggi più che mai c’è la necessità di costruire tecnologia propria, per competere e crescere. Questo equivale a dire che il digitale deve entrare prepotentemente nell’abilitazione di una trasformazione costante del business delle aziende. Questo, da un lato, significa per le aziende investire in persone e nuove capacità, per creare nuove soluzioni che possano sostenere le sfide di un’economia che è in rapida evoluzione, dall’altro richiede una grande fiducia nella tecnologia, per sostenere un allineamento adaattivo al proprio modello di business.

Le imprese dovranno quindi maturare sempre più confidenza verso le nuove tecnologie abilitanti e questo percorso non possono farlo da sole, non tutte hanno la giusta massa critica. Devono potersi fidare di partner che hanno padronanza delle tecnologie digitali e sono in grado di accompagnare l’impresa nell’adozione delle stesse per evitare l’effetto “disillusione” che si crea dopo l’entusiasmo iniziale spesso creato “da tech-trend di moda”, come ad esempio in alcuni contesti è avvenuto con il cloud.

La confidenza verso le tecnologie emergenti va allenata: avere la patente di guida non significa saper condurre un’automobile al meglio delle sue potenzialità.

Le imprese si aspettano da un System Integrator, come Alterna, la capacità di accompagnarle e seguirle nei percorsi di digital transformation attraverso consulenza vera e conoscenza del loro modello di business, e non più conoscenza del semplice “prodotto” se pur innovativo.

Non dobbiamo metterci nelle condizioni di padroneggiare l’AI e le piattaforme low-code e basta ma dobbiamo reimmaginare il nostro essere System Integrator tra 3/5 anni. Focalizzarci negli ambiti a valore, nei nuovi approcci metodologici, nelle nuove competenze, nel time to deploy, per poter traghettare il cliente verso un’automazione sempre più spinta. Sarà poi l’Hyperautomation che avrà il compito di automatizzare davvero, attraverso RPA, Machine Learning, Deep Learning. E quando ci riferiamo all’Hyperautomation, più l’imprenditore avrà una visione coerente e solida in merito alle potenzialità dell’automazione, maggiore sarà il consenso e l’entusiasmo che otterrà dall’intera azienda, facilitandone il percorso verso il successo.

Alterna è parte integrante dell’ecosistema Altea Federation, con cui sta portando avanti il programma Road to Be Interactive, di cosa si tratta?

Alterna è parte integrante e integrale di tanti nuovi percorsi che stiamo portando avanti in un ridisegno complessivo della nostra proposta, in ottica sempre più inclusiva e capace di esaltare le competenze diffuse e molto verticali che ci sono in Altea Federation. Road to be Interactive è il programma che propone un nuovo paradigma di lavoro ad alta responsabilizzazione ed interazione attraverso il connubio di metodologie e tecnologie avanzate. Ma è qualcosa di molto più profondo di quello che traspare.

Noi abbiamo parlato spesso di interazioni sociali, che hanno caratterizzato in modo diverso, nell’ultimo periodo, le nostre capacità di stare insieme e lavorare, in fisico e digitale. Proprio a partire dalla fase di “react” della pandemia, ci siamo interrogati su come poter trasferire alle aziende del nostro Paese un framework che potesse abilitare la capacità di estrapolare il valore nascosto che risiede nell’interazione fuori dai sistemi tradizionali per potenziare la capacità di prendere le migliori decisioni sui task e sui processi che normalmente sono gestiti attraverso le applicazioni enterprise, il CRM, le soluzioni di Supply Chain.

Si tratta della capacità di mettere in contatto il “Tangibile”, vale a dire i dati e le informazioni transazionali tipicamente insite, ad esempio, nell’ERP e CRM e governare soprattutto “l’Intangibile”, ovvero tutto ciò che transita fuori dai processi enterprise tradizionali.

Ed è proprio in questo ambito che Alterna, attraverso una sua società partecipata, IWG (Information Workers Group), si inserisce nel programma Road to be Interactive, sostenendo le aziende in un percorso di cui noi parlavamo già quattro anni fa, lo Smart Working, concetto oggi centrale in virtù di quello che abbiamo vissuto negli utlimi mesi, che noi abbiamo affinato con un connubio diverso di metodologie e di tecnologie, attraverso Microsoft Teams e Viva, che consentono alle imprese di gestire le interazioni e le integrazioni tra i diversi sistemi in modo semplice, collaborativo e scalabile.

Non è quindi un caso anche partner come SAP abbia scelto di integrare Microsoft Teams nel suo portafoglio di soluzioni applicative per supportare i nuovi modi di lavorare, collaborare e interagire in azienda e abilitare un mindset culturale low friction, l’impresa più resiliente, che supera e previene gli attriti nei processi organizzativi, nel business e nelle relazioni con il cliente.

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