Professioni

Ancora poche le aziende italiane che utilizzano LinkedIn per il recruitment

Lunga è la strada per diventare social. La ricerca dei talenti delle grandi imprese italiane passa poco per la Rete intesa come Linkedin. Una ricerca di Lundquist, società di consulenza, spiega che fra le cento principali aziende della Penisola solo una trentina possono vantare una presenza attiva sul social network professionale

Pubblicato il 20 Set 2012

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Lunga è la strada per diventare social. La ricerca dei talenti delle grandi imprese italiane passa poco per la Rete intesa come Linkedin. Una ricerca di Lundquist, società di consulenza, spiega che fra le cento principali aziende della Penisola solo una trentina possono vantare una presenza attiva sul social network professionale.

Edison, Eni, Indesit, Fiat, StMicroelectronics e Telecom Italia è la pattuglia di aziende che utilizzano Linkedin per il recruitment. In totale sono circa 115 mila i dipendenti con profili collegati alle pagine delle prime cento imprese.

Circa 330 mila sono invece i follower che seguono le pagine aziendali, anche se non è che queste brillino per quantità e aggiornamento delle informazioni. 12 società, fra le quali anche un nome come Nestlé, non possiedono neanche una pagina autonoma.

Si tratta soprattutto di multinazionali che fanno riferimento alla sola pagina della casa madre, mentre altre come Esselunga, Cattolica Assicurazioni, Saras e Tod’s non presentano alcun tipo di informazioni. E il bello è che qualche azienda possiede anche un network di oltre diecimila persone che la segue su Linkedin senza avere prodotto nessun intervento.

Mentre si è fatta strada la gestione dei cv tramite sistemi online, le società sono ancora renitenti a instaurare un dialogo con una comunità professionale. Possibilità di attrarre talenti e accrescere la reputazione aziendale sono le chance principali offerte da un social network come Linkedin che nel mondo vanta 161 milioni di utenti.

Il problema è che Linkedin non può essere considerato solo un canale per il recruitment, ma uno degli elementi che contribuiscono a costruire online l’immagine della società. Però al momento è sottovalutato. 12 società lo utilizzano per cercare candidati inserendo le nuove posizioni aperte, sette premettono l’autocandidatura, nove offrono aggiornamenti non automatici sfruttando solo le possibilità del l’account gratuito.

Fra i virtuosi, Telecom Italia offre aggiornamenti sulla vita interna della società e gli eventi istituzionali e Indesit riporta anche le testimonianze dei dipendenti oltre al contatto diretto del responsabile delle risorse umane. Una delle informazioni più difficili da trovare sulle altre pagine.

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