Digital Transformation

Blockchain, digital twin, e AI: l’innovazione trasforma la catena alimentare e la rende più sostenibile

La supply chain dell’industria alimentare vivrà profondi cambiamenti nel corso dei prossimi cinque anni. I ricercatori sono all’opera per trovare soluzioni a supporto dell’intera catena alimentare, e scongiurare i rischi dovuti a sovrappopolazione e cambiamenti climatici. I progetti di IBM

Pubblicato il 14 Feb 2019

sicurezza alimentare

L’innovazione tecnologica corre in aiuto della supply chain alimentare e si mette al suo servizio. Nei prossimi cinque anni la nostra catena alimentare sarà infatti messa a dura prova: già logorata dai cambiamenti climatici e dalla limitata disponibilità di risorse idriche, dovrà fare i conti con la costante crescita della popolazione della Terra, che supererà per la prima volta il tetto degli otto miliardi.

In questo scenario, scienziati, ricercatori e i grandi player del settore tecnologico sono all’opera per trovare valide soluzioni: nuovi algoritmi di intelligenza artificiale, dispositivi collegati al cloud, progressi nei settori della chimica e della microbiologia e modi completamente nuovi di considerare la sicurezza alimentare vengono in soccorso di una sempre più stressata supply chain alimentare.

Anche i ricercatori di IBM Research stanno lavorando per cercare soluzioni per i diversi processi che interessano la catena alimentare. Gli interventi riguardano diversi piani d’azione: si va dall’aiuto offerto agli agricoltori per massimizzare la produttività dei raccolti all’ottimizzazione dei servizi di trasporto e distribuzione, fino al contenimento della tendenza allo spreco che distrugge il 45% delle nostre forniture alimentari, dalla creazione di una rete di sicurezza per catturare gli agenti patogeni e contaminanti prima che siano in grado di causare malattie nelle persone fino all’invenzione di nuovi metodi per riciclare la plastica.

I progetti in cantiere sono 5, e sono stati presentati ieri in occasione del Think 2019 a San Francisco in uno Science Slam: a ciascun ricercatore è stata data la possibilità di esporre in cinque minuti gli aspetti essenziali del lavoro condotto, raccontando come potrebbe essere diverso il mondo tra cinque anni. Dal seme, al raccolto, agli scaffali, alla tavola, ai rifiuti: è questo il filo conduttore del progetto di IBM.

Dal seme: Twinning e l’applicazione del modello “digital twin”

L’applicazione nel settore dell’agricoltura del modello “digital twin”, che prevede l’utilizzo di copie perfette di un determinato processo che interagiscono tra loro nel mondo digitale – aiuterà ad alimentare la popolazione in crescita utilizzando meno risorse. Un digital twin di terreni coltivabili, attività agricole e risorse agricole sarà disponibile per tutti gli agricoltori, fornitori di attrezzature agricole, distributori di generi alimentari, dipartimenti di agricoltura e salute, banche e istituti finanziari, organizzazioni umanitarie di tutto il mondo: in questo modo si darà vita a un’economia in grado di condividere risorse e aumenterà la produttività agricola e la sicurezza alimentare, con un minore impatto ambientale.

Al raccolto: la tecnologia blockchain eviterà l’aumento dello spreco di alimenti

Nel giro di cinque anni, con l’utilizzo diffuso della tecnologia si assisterà alla scomparsa di molte delle costose incognite presenti nella supply chain alimentare. Dagli agricoltori ai fornitori di generi alimentari, ogni partner della filiera saprà esattamente quanto piantare, ordinare e spedire. Le perdite alimentari diminuiranno molto e i prodotti finali che finiranno nei carrelli dei consumatori saranno più freschi, quando la tecnologia blockchain, i dispositivi utilizzati nell’ambito della cosiddetta Internet of Things (IoT, internet delle cose) e gli algoritmi di intelligenza artificiale uniranno le forze.

Agli scaffali: la mappatura dei microbioma ci proteggerà dai batteri dannosi

Nel giro di cinque anni, gli ispettori incaricati della sicurezza alimentare di tutto il mondo potranno utilizzare milioni di microbi per proteggere ciò che mangiamo. Una nuova tecnica permette di analizzare il costo del corredo genetico in modo efficace: i microbi ci dicono molto della sicurezza di ciò che consumiamo.

Alla tavola: sensori AI a caccia degli agenti patogeni di origine alimentare

Nel giro di cinque anni, gli agricoltori, le imprese del settore alimentare e i negozi di generi alimentari – insieme ad un miliardo di cuochi – potranno rilevare la presenza di pericolosi contaminanti negli alimenti, con un telefono cellulare o un piano d’appoggio con sensori basati sull’intelligenza artificiale. I ricercatori IBM stanno studiando la creazione di sensori AI portatili in grado di rilevare la presenza di agenti patogeni di origine alimentare dovunque possano svilupparsi. I sensori mobili di batteri aumentano la velocità dei test sugli agenti patogeni da giorni a secondi, permettendo ai singoli soggetti nella catena alimentare di rilevare l’esistenza del batterio escherichia coli e della Salmonella prima che scoppi un’epidemia.

Ai rifiuti: un processo di riciclaggio darà nuova vita alla plastica usata

Il processo di smaltimento dei rifiuti e la creazione di nuovi oggetti di plastica saranno completamente trasformati entro i prossimi cinque anni. Dai cartoni del latte ai contenitori di dolci, dalle borse della spesa ai contenitori nel quale è avvolto il formaggio, tutto sarà riciclabile e le società di produzione di prodotti in poliestere saranno in grado di recuperare i rifiuti e trasformarli in qualcosa di utile. Questo passaggio sarà reso possibile da innovazioni come VolCat, un processo chimico catalitico che trasforma alcuni materiali plastici (chiamati poliesteri) in una sostanza che può essere direttamente riutilizzata nelle macchine per la produzione della plastica per realizzare nuovi prodotti.

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