Piattaforme digitali

Intesa Sanpaolo unisce offerta delle startup innovative e domanda di tecnologie delle PMI

Al via Tech-Marketplace, piattaforma digitale proposta inizialmente a 2000 aziende del Nord-Est. Algoritmi di matching e meccanismi di ricerca facilitano i contatti, da cui possono nascere partnership, accordi commerciali o acquisizioni, supportati dalla banca con consulenza e prodotti finanziari dedicati

Pubblicato il 16 Lug 2015

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Innovazione e tecnologia oggi è una combinazione di fattori irrinunciabili, soprattutto per le piccole e medie imprese. Riuscire però a trovare le necessarie soluzioni, competenze e risorse può essere molto complicato. Va in questa direzione Tech-Marketplace, un’iniziativa proposta da Intesa Sanpaolo, e pensata a diventare un luogo di incontro tra domanda e offerta di tecnologie attraverso una piattaforma digitale proposta inizialmente a una selezione di 2000 aziende nel Nord-Est.

In questo modo si vuole «stimolare e al tempo stesso sostenere le imprese nell’esplorazione di tecnologie e soluzioni utili ad affrontare i nuovi scenari», spiega l’istituto di credito in una nota. In particolare, l’attenzione è rivolta alle startup e alle PMI del comparto hi-tech, per aiutarle a trovare potenziali interlocutori all’interno di un network selezionato.

In pratica sia le imprese interessate a soluzioni tecnologiche innovative sia quelle che le offrono devono iscriversi al portale, e poi algoritmi di matching e meccanismi di ricerca facilitano l’incontro tra domanda e offerta, da cui possono nascere partnership, accordi commerciali o acquisizioni, supportati da Intesa Sanpaolo con consulenza e prodotti finanziari dedicati.

Al momento Tech-Marketplace può già contare su una prima selezione di alcune centinaia di nominativi, 50 dei quali situati nello stesso Nord Est, in grado di offrire soluzioni per i diversi settori industriali, dall’agro-alimentare alla meccatronica, dall’energia e ambiente al fashion e design.

Sviluppata dal Centro per l’Innovazione di Intesa Sanpaolo, l’iniziativa Tech-Marketplace si inserisce nella strategia di incentivazione dell’innovazione tecnologica sul territorio del Gruppo, e fa leva su StartUp Initiative, piattaforma di accelerazione di Intesa Sanpaolo focalizzata su nove cluster tecnologici e settori industriali: Digital & Mobile, Biotech & Healthcare, Cleantech, Nanotech & Materials, Social Ventures, FoodTech, Fashion & Design, Automotive & Transportation, Smart Building & Construction.

La scelta del Triveneto come base per avviare l’iniziativa è supportata dalle cifre. Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono ai primi posti in Italia per il tasso di innovazione delle imprese: circa il 58% del totale delle aziende di queste regioni compete sul mercato grazie a prodotti innovativi.

I relativi investimenti hanno inoltre effetti importanti sulla crescita e sulla redditività. Le imprese venete con in portafoglio almeno un brevetto hanno infatti mostrato una crescita più marcata. E anche un miglior margine di redditività, arrivato all’8,6% nel 2013, ossia 1,4 punti percentuali in più rispetto alle imprese senza brevetto, chiamate invece nel periodo considerato a fronteggiare un’erosione dei margini.

Da uno studio condotto su un campione di circa 10.500 imprese trivenete, risulta inoltre come le aziende più attive sul fronte dell’innovazione siano più presenti sui mercati esteri con operazioni di export (70,8% contro 34,2% con raggio d’azione invece nazionale), marchi (38,9% contro 7,9%) e partecipazioni in filiali produttive e commerciali (33,5% contro 6,9%).

In particolare le imprese industriali venete che hanno sviluppato nuovi prodotti nel 2013 prevedevano assunzioni di personale dipendente nel 26% dei casi; questa percentuale si fermava al 13% nel resto del tessuto produttivo. Le imprese venete innovative inoltre, prevedevano assunzioni di personale con alto livello di istruzione (62,1% di persone laureate o con diploma a fronte del 52,2% delle imprese non innovative).

Gli investimenti in innovazione producono inoltre effetti importanti sulla crescita e sulla redditività. Le imprese venete con in portafoglio almeno un brevetto registrato all’EPO (European Patent Office) hanno infatti mostrato una migliore evoluzione del fatturato e della redditività.

Quanto ai benefici per Intesa Sanpaolo, dal punto di vista di un istituto di credito la crescita di imprese innovative è uno scenario ideale per sviluppare il giro d’affari, anche in considerazione dei limiti da superare. Il Triveneto come abbiamo visto guida la classifica italiana per quota di imprese innovative, ma il potenziale di crescita è ancora alto per questo territorio, che nel confronto con le principali economie europee evidenzia un significativo ritardo nella propensione a brevettare. Diventa quindi importante rafforzare l’impegno, anche attraverso una maggior interazione con il sistema innovativo regionale e nazionale (centri di ricerca, università, startup innovative) e tra le imprese.

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