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Passepartout, un 2021 decisamente immune dal Covid-19

Un +6,5% del fatturato, con un picco del +138% dei servizi web, hanno consentito all’azienda di raggiungere gli obiettivi prefissati anche durante l’emergenza Covid. Importante il ruolo della strategia di acquisizioni, che ha visto “l’integrazione” di If Technology e Zerodo, racconta il vicepresidente Mauro Franceschini

Pubblicato il 28 Apr 2022

Immagine di Monster Ztudio da Shutterstock

Traspare grande soddisfazione dalle parole di Mauro Franceschini, vicepresidente di Passepartout, quando parla dei risultati ottenuti dall’azienda nel 2021. «Fa piacere – afferma Franceschini – poter dire che, in un periodo impegnativo come è stato lo scorso anno, il fatturato complessivo è cresciuto del 6,5%, con un incremento della divisione del software per i professionisti del 7,4% e del 2,5% di quella per le aziende. Per noi, è un meccanismo collaudato quello dell’integrazione nativa fra il software dei commercialisti e quello dell’azienda, nel senso che una crescita importante sul mercato dei professionisti ci porta a raggiungere anche svariate aziende».

Un aiuto dal delivery

Cifre di rilievo quelle riportate da Mauro Franceschini. Ma ancor più d’impatto sono le crescite registrate in settori dove, in un periodo di pandemia ed emergenza Covid-19, non ci si aspetterebbe proprio avere. «Il nostro comparto Horeca è cresciuto complessivamente quasi del 20% e le soluzioni per ristoranti hanno avuto picchi addirittura superiori al 30% – dice Franceschini –. Anche il nostro applicativo per gli alberghi, Welcome, ha avuto un aumento importante: è cresciuto del 16%». E tutto questo quando tali strutture erano praticamente chiuse al pubblico.

«Forse è proprio per quel motivo che abbiamo avuto un tale incremento – precisa Franceschini –. Infatti, con il lockdown, o comunque con i locali resi inaccessibili dai vari provvedimenti presi per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, si sono tutti dovuti riconvertire al delivery. Probabilmente è stata questa la ragione che ci ha fatto vendere di più, in quanto il software ha una funzionalità specifica per il delivery. Per contro, il software per la vendita al dettaglio, che si chiama Retail, nel 2020 ha avuto un incremento del 17%, mentre nel 2021 è cresciuto del +7,5%».

Obiettivi raggiunti

Non stupiscono invece le prestazioni di tutte le soluzioni gestionali in cloud, che offrono la possibilità di lavorare anche da remoto: l’aumento è stato del 20%. Colpisce invece l’entità della crescita del servizio Passweb che Passepartout fornisce per la creazione di siti: ha avuto un incremento del 136%. «Sono tutti i numeri che alla base hanno sicuramente la qualità del software e la flessibilità dei nostri gestionali – sottolinea Franceschini –. Tra l’altro, ci eravamo dati come obiettivo per il 2021 di superare le 30.000 installazioni e i 90.000 utenti. E l’abbiamo ampiamente superato perché attualmente abbiamo un totale di 31.436 installazioni e oltre 91.000 utenti. Riteniamo sia un segnale della transizione tecnologica in atto in Italia e che, a un vendor di software come siamo noi, sta portando notevoli soddisfazioni».

Nuovi e strategici arrivi

Il 2021 per Passepartout non è però stato un anno dinamico solo nell’ambito delle vendite. La società si è infatti mossa anche sul versante delle acquisizioni. A tale riguardo Mauro Franceschini sostiene, infatti, che i gestionali proposti dalla società di San Marino sono flessibili e che sono anche disponibili delle piattaforme di sviluppo dedicate ai partner. «Tuttavia, la complessità delle soluzioni tecnologiche che dobbiamo fornire alle aziende impone una crescita per linee esterne. In altre parole, dobbiamo raccogliere competenze per problematiche più specifiche, che rendano il nostro gestionale più efficiente possibile salvaguardandone però il completo controllo e l’integrazione. È questa la motivazione ci ha spinto ad acquisire le quote di maggioranza di due tech company, If Technology di Reggio Emilia e Zerodo di Bari». Due aziende tecnologiche che hanno portato all’interno di Passepartout importanti novità sul versante tecnologico.

Accedere ai crediti d’imposta di industria 4.0

A beneficiare dell’acquisizione di If Tecnology è stato in particolare il gestionale Mexal. Infatti, il software ha visto l’integrazione nativa del Manufacturing Execution System (MES) di If Tecnology. Questa integrazione permette alle aziende di accedere ai crediti d’imposta di industria 4.0. «Ma, soprattutto, vuole essere un’occasione per le imprese per rinnovarsi tecnologicamente – evidenzia Franceschini –. Ora, attraverso driver proprietari, le macchine possono comunicare con Mexal, incrementando così le possibilità di un puntuale controllo della produzione».

Per ottenere questo risultato, ovvero di dotare il gestionale delle funzionalità MES, Passepartout non ha però eseguito solo una semplice integrazione tra i software. Ha riprogettato ed efficientato il modulo di produzione di Mexal, rendendolo più agile nella configurazione in base ai modelli che possono essere adottati. Ha poi implementato un nuovo conto di lavoro passivo interattivo e un cruscotto per lo stato dei semilavorati, in modo che sia più semplice l’invio ai terzisti dei materiali di rientro. «Con il nuovo cruscotto – precisa Franceschini – il nostro gestionale genera tutti i documenti di movimentazione e di ordine ai fornitori per successive fatturazioni».

Fra le diverse altre novità che ha apportato la revisione del modulo di produzione di Mexal, il vicepresidente dalla società di San Marino cita le funzioni che, attraverso elaborazioni basate su dati storici, consentono di determinare di quale semilavorato e di quale materia prima si generi il fabbisogno in funzione dei lotti di produzione. «Una procedura adottata da diverse aziende che si basano sul concetto di fabbisogno lordo e netto – afferma Franceschini – e che praticamente segue la logica delle previsioni ottenute con l’intelligenza artificiale sulla base di dati storici. Questo ha portato anche a rivedere tutto il planning di produzione e a legare tutte le fasi di lavorazione ai dati raccolti sul fabbisogno. In pratica, permettiamo di automatizzare ed efficientare il lavoro del product manager sinora prevalentemente organizzato in base all’analisi di tabulati».

Soluzioni mobili per le vendite e la logistica

La seconda acquisizione operata nel 2021 da Passepartout riguarda Zerodo, società che ha fornito a Mexal un apporto strategico in termini di sales automation e logistica, con soluzioni mobili per le operazioni di vendita e di magazzino. «Adesso – sottolinea Franceschini – abbiamo applicativi per la raccolta ordini, la tentata vendita e l’assistenza. Ma soprattutto un warehouse management system per gestire ogni fase operativa del magazzino».

Anche questa acquisizione ha indotto Passepartout ad apportare innovazioni funzionali al suo gestionale. «Abbiamo dovuto rivoluzionare tutta la struttura del magazzino – evidenza Franceschini –, fornendo ubicazioni multilivello e una visione tridimensionale del magazzino. Ora abbiamo un magazzino 3D dove è possibile spostare le merci e avere a colpo d’occhio la loro ubicazione. Si può accedere e tenere sotto controllo qualsiasi scaffale o ripiano, con una dettagliata anagrafica articoli. Ed è anche possibile gestire aree di picking, carico-scarico e lo stato della cella di eventuali blocchi per la manutenzione. La soluzione per la logistica Zerodo integra anche la possibilità di effettuare l’inventario tramite palmari».

Nuove acquisizioni e nuovi target

La strategia di Passepartout volta a una crescita secondo “linee esterne” porterà ad altre acquisizioni, molto probabilmente anche entro breve. E questo, anticipa Franceschini, consentirà anche di estendere il suo raggio d’azione dalle PMI alle realtà di dimensioni maggiori.

Tuttavia, vuole precisare il vicepresidente della software house, «lavoriamo per far sì che ogni nuovo modulo colloqui al meglio con il nostro Mexal. Questo ci permette di crescere insieme ai nostri clienti e di permettergli di salvaguardare l’investimento che fanno nel software. Riteniamo infatti sia un importante vantaggio competitivo poter disporre di una soluzione che acquisisce continuamente funzionalità coordinate da un’unica filosofia. Insomma, non sono solo pezzi che si attaccano uno con l’altro come un puzzle, ma reali integrazioni pensate a beneficio del business».

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