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Human Intelligence al cuore dell’evoluzione della pianificazione finanziaria

Focus sull’utente, ovvero il team Finance, per rendere le operazioni più semplici, intuitive e rapide in un contesto di complessità crescente, in cui i piani finanziari vengono frequentemente modificati. Le novità introdotte da DocFinance nella nuova piattaforma

Pubblicato il 16 Set 2022

Immagine di USJ da Shutterstock

Il carico di lavoro degli operatori del team Finance continua ad aumentare. Le cause sono diverse. In prima battuta il dinamismo crescente dell’ambiente competitivo che impone alla funzione AFC una reattività e un’operatività senza precedenti. A questa complessità di fondo si accompagna il progressivo ampliamento della sfera di competenza del CFO e del suo team, che oggi abbraccia non solo gli aspetti prettamente amministrativi, ma anche quelli più strategici legati a fusioni, acquisizioni e internazionalizzazione del business. La giusta liquidità permette di spuntare condizioni commerciali più favorevoli e investire in modo più aggressivo, ottenendo extra profitti. Ma tutto questo ha un prezzo. Un prezzo sempre più alto in termini di oneri finanziari, ed ecco perché è fondamentale una pianificazione finanziaria oculata.

I vantaggi della specializzazione

La gestione puntuale e ottimizzata dei flussi di cassa permette all’azienda di operare avendo sempre a disposizione la giusta liquidità, riducendo al minimo gli oneri finanziari e scongiurando il rischio di insolvenza. DocFinance ha proprio la gestione anticipata della tesoreria, dei flussi finanziari e del credito nel suo DNA. Grazie alle soluzioni DocFinance e DocCredit, integrate nei più diffusi ERP, è possibile ottimizzare la gestione della tesoreria creando un flusso di lavoro automatizzato e integrato nelle soluzioni di online banking, stimare le performance finanziarie future, programmare al meglio le coperture e minimizzare i costi. Un’area specifica della gestione finanziaria, questa, a cui DocFinance si dedica con un’attenzione quasi maniacale per la User Experience. «L’obiettivo è permettere all’operatore di recuperare tempo e capacità tecniche, per eseguire i suoi compiti in modalità più breve e precisa possibile – spiega il CEO, Mauro Tranquilli –. Siamo molto specializzati e questo è un bene per i nostri clienti, che hanno la certezza di rivolgersi a un partner che fa poche cose, ma le sa fare in modo eccellente. Rifuggiamo dalle scappatoie tecnologiche e ci focalizziamo sull’utente, sulle sue necessità, competenze e formazione, all’insegna di quella che amo definire Human Intelligence». Un concetto in cui la tecnologia rappresenta l’estensione naturale della professionalità e delle capacità dell’operatore. «Bisogna porre l’attenzione sulla persona, perché di fatto è l’individuo che crea l’intelligenza artificiale. Se noi non riusciamo a focalizzarci sulle vere necessità del cliente, allora l’AI finisce per non avere alcuna applicazione pratica. Credo che il beneficio principale dell’AI sia legato alla possibilità di automatizzare con maggior coraggio seguendo anche tutto il processo decisionale e autorizzativo, senza rincorrere le mode ma operando sempre nell’interesse dell’utente».

Una rete per condividere le esperienze

Nella pianificazione finanziaria, per esempio, c’è margine per rendere alcune operazioni più semplici e rapide. Questo vale a maggior ragione nella gestione della tesoreria, «perché c’è un problema serio di formazione degli operatori, che non studiano più la materia delle tecniche bancarie, uscita dai piani di studio nonostante le aziende continuino ad aver bisogno di competenze di questo tipo. Ecco perché nella nuova piattaforma che stiamo progettando, in uscita a dicembre, abbiamo introdotto funzionalità che facilitano la condivisione di esperienze in un’ottica del tutto simile a quella dei social network. I nostri 15mila clienti potranno creare forum, scambiarsi informazioni e consigli sulle problematiche di loro interesse, realizzando un serbatoio di conoscenze condivise. Anche le richieste di assistenza saranno gestite in un ambiente assimilabile a quello di un vero e proprio social network, con un chatbot che si occuperà di soddisfare le richieste più semplici e urgenti».

La tecnologia non è nulla se non è intuitiva, fruibile, se non semplifica la vita dell’operatore. «E infatti nel realizzare la nuova piattaforma ci siamo concentrati in primis sulla UX. Abbiamo ideato una dashboard di sintesi con processi integrati in caroselli chiusi, per cui ogni fotogramma racconta il meglio di un contenuto che l’utente potrà approfondire in autonomia in qualsiasi momento. Non avevamo in mente la coerenza tecnica e il formalismo, volevamo piuttosto supportare al meglio con la nostra soluzione le attività che l’utente sta svolgendo in uno specifico momento. Il focus, quindi, non è sul processo informatico ma sulle esigenze puntuali dell’utilizzatore». Controllo delle condizioni bancarie, cash flow previsionale e consuntivo, posizioni finanziarie previsionali e di cassa, cash pooling… La dashboard offre all’operatore la possibilità di trovare tutte le informazioni salienti, per esempio quelle relative alla posizione finanziaria netta, nella stessa schermata. Questo fa sì che i dati siano «subito visibili e immediatamente utilizzabili, come gli attrezzi posizionati intorno all’auto in un’officina meccanica».

Sul fronte funzionale, la piattaforma integrerà un nuovo tool di pianificazione che offre «una soluzione specifica ai bisogni immediati degli operatori del team Finance». Si tratta di uno strumento che parte dalla dinamica finanziaria del passato e procede con correttivi voce per voce. «Non è nulla di complicato. In concreto, i nostri clienti fanno cash flow previsionale ogni settimana, cash flow consuntivo quando vogliono, e sulla base di questo sarà possibile ottenere una semplificazione smart delle previsioni future, perfezionata sulla scorta delle migliaia di progetti che abbiamo realizzato negli ultimi anni. Si tratta di un training, non di una cosa risolutiva. Io amo definirlo un avvicinamento dinamico, un allenamento in costante evoluzione che permette all’azienda di attuare una pianificazione finanziaria efficace senza stravolgere completamente il lavoro degli operatori. Le aziende ormai rivedono i propri piani ogni settimana, perché ci sono talmente tante variabili esterne e interne che influenzano la pianificazione finanziaria che bisogna intervenire con dei correttivi più spesso di quanto non capitava prima. Grazie a questo strumento è possibile farlo in modo sempre più preciso». «Sono stati introdotti anche dei miglioramenti significativi nella progettazione dei flussi di incasso – conclude Tranquilli –, per ottimizzare i processi attraverso l’automazione e aumentare le percentuali di successo».

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