Software ERP

Passepartout, il cloud sostiene il modello di crescita interna

La software house compie 25 anni puntando più decisamente su microimprese e commercialisti con l’offerta in software-as-a-service, che presto comprenderà anche un pacchetto-base venduto direttamente via web. Barbara Reffi, Amministratore Delegato: «Il nostro punto di forza è la ricerca e sviluppo»

Pubblicato il 11 Giu 2014

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Barbara Reffi, AD Passepartout

Passepartout ha recentemente festeggiato a San Marino, dove ha sede, i 25 anni di attività. Traguardo raggiunto con un fatturato in crescita del 5% nel 2013, circa 27000 clienti di cui 21mila PMI, oltre 3000 commercialisti e più di 3000 Horeca (hotel, ristoranti, centri benessere) e negozi, 250 partner in tutta Italia (una cinquantina i più attivi) e 137 dipendenti.

La software house ha annunciato recentemente novità importanti sia per l’evoluzione dei prodotti sia nelle scelte strategiche e commerciali, per sostenere un modello di business da sempre basato sulla crescita interna. Ne abbiamo parlato con Barbara Reffi, Amministratore Delegato di Passepartout. «Siamo prima di tutto un’azienda “tecnica”, il nostro punto di forza è la ricerca e sviluppo, e tutto ciò che è nelle nostre soluzioni è realizzato interamente da noi: anche il database è proprietario. Questa scelta ci ha consentito di rimanere indipendenti sia dal punto di vista tecnologico che commerciale, e ci ha premiato in termini di fedeltà dei clienti».

Un’altra scelta è stata di puntare sempre sulle piccole e medie aziende: «Questo ci ha permesso di non dipendere in tempi di crisi dalle sorti di pochi grandi clienti: in quest’ottica abbiamo voluto diversificare, puntando anche su soluzioni verticali soprattutto nel Retail, con un prodotto che si distingue sul mercato perché è integrato con il gestionale, e quindi unifica la gestione del backend amministrativo e del front end dell’hotel o negozio».

Per reggere in uno scenario di mercato come questo, Passepartout sta evolvendo i suoi principali prodotti Passepartout Mexal (PMI), e Businesspass (commercialisti), e dal punto di vista commerciale punterà più decisamente su microimprese e commercialisti. «Il primo è un target che finora abbiamo coperto marginalmente ma che non possiamo più trascurare, perché sta erodendo il segmento delle piccole imprese, colpito da migliaia di fallimenti, e si sta arricchendo con la nascita di molte startup».

L’idea quindi è di fare ancora più leva sull’offerta Cloud, lanciata un anno fa e basata sull’erogazione in software-as-a-service dalla server farm di Passepartout di Mexal e Businesspass, nonché prossimamente di un pacchetto base che sarà venduto via web.

«Il bilancio dell’offerta Cloud è molto positivo, sono prodotti nati per essere fruiti via web con i classici vantaggi che vanno dall’eliminazione degli investimenti hardware, software e IT all’automatizzazione di sicurezza e upgrade». Quanto al pacchetto base da vendere online, l’obiettivo sono soprattutto le microimprese. «I nostri tecnici ci stanno lavorando, è quasi finito il portale di e-commerce e stiamo definendo con le banche il pagamento con carta di credito».

L’idea di questo prodotto, conclude Reffi, è nata dall’analisi delle disdette: «Spesso i clienti rinunciano al software perché fanno gestire le fatture dal commercialista, o perché vogliono un software di basso costo solo per fare bolle e fatture. Per indirizzare tali esigenze il pacchetto deve costare poco, e quindi va venduto online e direttamente: non ci sono margini per i partner».

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