Rebranding

Netmind si trasforma in Quanture per affrontare e vincere le sfide del futuro

La società di consulenza IT modenese, con 12 anni di storia alle spalle, cambia nome e rilancia: revisione dell’offering, ulteriore ampliamento dell’organico, l’apertura di una sede a Bologna e la trasformazione da società a responsabilità limitata in società per azioni

Pubblicato il 14 Ott 2022

quanture

Una nuova identità che riflette la crescita e la profonda trasformazione avvenute in questi anni: è questa la ragione che ha portato l’azienda di consulenza IT Netmind a effettuare un rebranding. D’ora in poi, si chiamerà Quanture, nome che deriva dalla crasi delle parole “Quantum” e “Future”. «Abbiamo l’ambizione di guardare al futuro con gli occhi dei grandi studiosi della meccanica quantistica», afferma Simone Ponzoni, CEO di Quanture. È una sorta di metafora che sottintende, però, un chiaro messaggio: Netmind ha subito un’evoluzione radicale in 12 anni di attività.

simone ponzoni foto 2022
Simone Ponzoni, CEO di Quanture

«Oggi, Quanture è una società solida e strutturata, che può servire efficacemente clienti di ogni dimensione con puntualità ed efficacia» precisa Ponzoni. «L’idea è quella di comunicare un’immagine nettamente diversa, che ha raggiunto dimensioni, competenze e capacità che le permettono di affrontare sfide differenti. La scelta di chiamarci Quanture va in questa direzione: puntiamo a un completo rinnovamento, portando ad un livello superiore l’esperienza e la competenza acquisita in questi anni con Netmind».

Un’evoluzione da sottolineare

Non si tratta di rinnegare il passato, tutt’altro: quello che è Quanture oggi lo deve a ciò che ha fatto Netmind in questi anni. Il nuovo nome riflette in modo efficace l’evoluzione avuta nel tempo. «Siamo partiti in un ufficio di pochi metri quadrati, con pochi computer, una connessione internet e una visione – racconta Ponzoni – e da allora abbiamo fatto molta strada. Oggi, siamo un’azienda strutturata con 60 dipendenti, con skill e professionalità diversificate. In questo percorso, giorno dopo giorno, ci siamo trasformati. Le aziende che nel tempo hanno conosciuto la nostra realtà, però, spesso hanno ancora nel loro immaginario l’idea di una società piccola, seppure competente. Ma non è così. È, quindi, arrivato il momento di assumere un’identità che possa permetterci di posizionarci su un determinato tipo di clienti, con una certa tipologia di approccio e un’adeguata autorevolezza, e che trasmetta i nostri valori e la nostra visione in maniera solida sul mercato».

Cambia il nome, si rinnova l’offerta

Non è, però, solo con un nuovo naming che Quanture intende modificare la propria percezione. A supporto del rebranding, si accompagna infatti una serie di attività importanti: un ulteriore ampliamento dell’organico, l’apertura di una sede a Bologna e la trasformazione da società a responsabilità limitata (S.r.l.) in società per azioni (S.p.A.).

È prevista anche la revisione dell’offering con l’integrazione di nuovi servizi. «Tutta l’offerta sarà completamente rinnovata nella forma e verrà arricchita» sottolinea Ponzoni. «Vogliamo strutturare maggiormente i nostri servizi, rendendoli avanzati e adatti alle aziende particolarmente esigenti e innovative».

Quanture si propone dunque come un partner a cui poter affidare la gestione delle infrastrutture aziendali. Per questo, l’azienda si è strutturata per affrontare ogni tipo di tematica, dall’on-premises al cloud, pubblico o privato che sia.

«Lanceremo nuovi servizi che non si limitino all’incident management, ma che prevedono un’azione proattiva e preventiva da parte nostra» aggiunge Ponzoni. «L’obiettivo è permettere ai nostri clienti di esternalizzare una serie di attività importanti che, per mancanza di tempo o personale, sono eseguite solo saltuariamente o non vengono svolte affatto. Come, per esempio, l’aggiornamento tempestivo del software o l’installazione di patch».

Il numero di partner rimane limitato

Pur ampliando offerta e personale, Quanture manterrà l’approccio che ha sempre caratterizzato Netmind: la volontà è continuare a intessere rapporti con un numero limitato di vendor (Microsoft, HPE, Cohesity, PaloAlto, Veeam e CrowdStrike in primis), così da condensare le competenze, anche in maniera molto verticale, sulle loro soluzioni.

«Ampliare troppo la platea di partner sarebbe poco efficace, considerata la qualità e i livelli di competenza che vogliamo garantire ai nostri clienti» spiega Ponzoni. «Le partnership richiedono l’impiego di risorse dedicate e investimenti notevoli in termini di tempo, con un effort importante dal punto di vista tecnico, della prevendita, delle attività commerciali e del marketing. Serve conseguire certificazioni aggiornate, la costruzione di relazioni e la pianificazione di una roadmap di crescita condivisa. Credo sia possibile fare bene le cose solo lavorando con un numero limitato di partner».

Più attenzione alla sostenibilità

Un punto chiave per Quanture è impegnarsi concretamente in un progetto di sostenibilità. «Abbiamo firmato insieme ai nostri partner contratti di sostenibilità che prevedono una serie di obiettivi che vogliamo, e dobbiamo, raggiungere in termini e tempi prestabiliti» conclude Ponzoni. «Per esempio, con Microsoft abbiamo siglato il Partner Pledge, che ci impegna a eliminare entro il 2030 la nostra impronta carbonica e a restituire all’ambiente entro il 2050 le risorse che abbiamo consumato per le nostre attività di business. Non è solo una questione di innovazione e tecnologia, ma un preciso dovere che abbiamo sia come impresa, sia come persone».

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