In un mondo in costante accelerazione, stanno cambiando anche le regole della leadership aziendale. Come guidare team e aziende senza soccombere ai nuovi ritmi super-veloci del lavoro? Se lo è chiesto Sophie Devonshire, autrice britannica del saggio “Superfast how to lead at speed”, anticipato in un articolo pubblicato da Business Life, che ha studiato il comportamento di capitani d’azienda di successo, soprattutto del mondo digitale.
La trasformazione digitale è infatti la principale responsabile di questa grande accelerazione nel business: nuove tecnologie e piattaforme, user experience che diventano esponenzialmente più semplici, interi settori sotto pressione per la dilagante disruption, dot com in crescita vertiginosa, senza precedenti: basti pensare a Uber che in 5 anni è arrivata a 78 miliardi di dollari di capitalizzazione, o Whatsapp, che ha raccolto in pochi anni un miliardo di utenti. La velocità per molti è stimolante, adrenalitica, da brivido. Ma per altri, e alla lunga, è solo estenuante. Accelerano le aspettative, ma anche i rischi: sia può cadere altrettanto velocemente. Le aziende stanno scomparendo dal FTSE 100 rapidamente come mai è successo in passato. Altri dati mostrano il livello di stress dei manager britannici (ma da noi non va meglio): 1 su 3 pensa periodicamente di voler cambiare lavoro, e il 71% non riesce a prendere un’ora di pausa pranzo.
Leadership aziendale in velocità: come gestire le pressioni
I leader aziendali combattono ogni giorno per dare a tutti risposte veloci: hanno il fiato sul collo di azionisti e investitori, la pressione della stampa e l’impazienza crescente dei clienti.
«Sono affascinata da come i leader guidano la propria azienda in questo mondo accelerato, da come fanno a guidarla mantenendo velocità e performance – scrive l’autrice -. Per la ricerca per il mio libro ho trascorso del tempo con più di 100 leader, inclusi i founder di startup in rapida crescita e i manager di aziende globali da miliardi di fatturato. Ho scoperto che per tutti loro la preoccupazione principale riguarda l’energia: come alimentarla e mantenerla, per sé stessi e per i loro dipendenti».
L’energia (e non il tempo) è la risorsa più preziosa di ogni manager
La regola aurea è che per muoversi veloce, non bisogna pensare tanto a come gestire il tempo, ma bisogna preoccuparsi di gestire l’energia. È necessario conoscere sé stessi, cosa ci dà energia, in quale momento si è al meglio, e a come procurarsi questo carburante, ad esempio quando e come dormire e fare esercizio. Molti leader superfast sono sportivi e usano il tempo dell’esercizio fisico per pensare, aumentando così anche la resilienza per affrontare le sfide di ogni giorno. Altri usano fare pause e riposare, stendersi, restare inattivi per il tempo necessario per ricaricarsi. L’energia viene anche dalla consapevolezza di dover fare meno. Bisogna ridurre il numero di decisioni prese al giorno per tenere la mente libera e pronta a riflettere. È necessario limitare impegni e obiettivi al minimo. Dire di no spesso – e gentilmente, è dunque la chiave della nuova leadership, ricordando che “puoi fare qualunque cosa, ma non puoi fare ogni cosa”.
Focus sul recruiting: l’energia viene dalle persone giuste
È necessario avere in azienda “radiatori” di energia, ed evitare chi invece la assorbe. Serve selezionare persone che sanno sbloccare i problemi e superare gli ostacoli temporanei. Un consiglio per le direzioni HR nel recruiting? Assumere lentamente, licenziare velocemente. Individuare la giusta tipologia di persone da assumere è un passaggio ragionato, mai frettoloso per l’organizzazione. È importante anche ricercare la diversity: un team vario e con prospettive differenti accende l’ispirazione. Prendendo ad esempio un noto capo di successo, Satya Nadella, CEO di Microsoft, si pone semplicemente due domande sui nuovi assunti: “Trasmettono energia e offrono chiarezza?” Meglio una posizione vacante, che una persona sbagliata in azienda” dice invece Dan Jacobs di Apple. (In inglese: better a hole then an a**ehole).
L’energia si genera se c’è un obiettivo (e un progresso)
Per una leadership motivante, bisogna fissare la propria stella polare, lo scopo della propria organizzazione – il perché –. Questo aiuta a migliorare il processo decisionale (che deve essere rapido) e ispirare innovazione. Serve condividere le storie del progresso dell’organizzazione: il successo infonde fiducia ed energia.
Jeff Bezos, fondatore di Amazon, che può essere considerato uno dei più originali architetti dell’accelerazione del business, afferma: “La velocità è importante nel business, e un ambiente decisionale ad alta velocità è anche più divertente”.
In conclusione, una cosa è certa: il mondo non rallenterà. Meglio trovare l’energia per andare avanti e, si spera, anche il modo per godersi il viaggio.