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SAS Forum 2018, in scena la realtà straordinaria creata dall’Intelligenza Artificiale

L’evento annuale di SAS come sempre spinge l’analisi verso nuovi confini: quest’anno si è parlato di innovazione e tecnologie digitali come mezzo per ispirare e attuare nuovi scenari fuori dall’ordinario in vari ambiti, dalla medicina allo sport, puntando sulla relazione collaborativa tra uomo e macchina

Pubblicato il 21 Mag 2018

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2000 partecipanti quest’anno per il SAS Forum 2018 dedicato all’Intelligenza Artificiale e le nuove tecnologie analitiche, e in particolare alla relazione e collaborazione tra persone e tecnologie e a un modo “straordinario”, di percepire e vivere la realtà grazie all’innovazione.

Marco Icardi, Regional Vice President SAS e CEO SAS Italy ha spiegato il tema sottolineando che «La tecnologia ormai è “umanità” e oggi ci troviamo a vivere una rivoluzione inedita dove è la collaborazione tra uomo e macchina a rendere possibile qualsiasi “nuovo straordinario”, cioè qualsiasi nuova incredibile idea e possibilità ci venga in mente».

Sono Intelligenza ArtificialeMachine Learning, Advanced e Big Data Analytics, IoT e Industry 4.0 i temi di fondo di tutta la manifestazione, con alcune importanti focalizzazioni: «Intelligenza Artificiale e IOT rappresentano oggi l’espressione massima dell’empowerment delle tecnologie rispetto all’inarrestabile evoluzione dell’uomo», sottolinea Icardi. «Un connubio inedito che estende oltre confini inimmaginabili il pensiero umano “consapevole”; non dobbiamo dimenticare che la tecnologia porta un valore se sfruttata nel rispetto di temi come fiducia, trasparenza, etica e sicurezza».

Non è un caso dunque che Icardi sceglie il palco del SAS Forum 2018 per annunciare due nuove divisioni, ovvero quella dedicata all’Internet of Things e la nuova divisione internazionale SAS Fraud & Security Intelligence per aiutare le organizzazioni nella lotta contro le frodi: unità che oggi conta 400 persone in 25 paesi tra America, Europa e Asia.

Il fìl rouge della visione e degli annunci è unico, il dato, attorno al quale SAS ha costruito l’intera cultura aziendale cercando di trasferirla ai clienti: «i dati senza analytics rappresentano un valore non ancora realizzato. Senza dati non c’è intelligenza; i dati senza analytics non hanno senso di esistere – spiega Icardi  -. Attraverso i dati, il loro corretto utilizzo e la loro analisi, l’Intelligenza Artificiale può diventare lo strumento più straordinario che ci sia per il problem solving».

Tre i pilastri attorno ai quali è stato costruito il messaggio dello “straordinario possibile attraverso la collaborazione uomo-macchina” del SAS Forum 2018: Think, Imagine e Act.

Il “momento Think” ha portato in scena la psicologia e la matematica, due elementi grazie ai quali si sono esplorati i nuovi scenari evolutivi dell’innovazione. Nel primo caso, è stato Marco Zorzi, Professore di Psicologia ed Intelligenza Artificiale all’Università di Padova, intervistato sul palco da Emanuela Sferco, Regional Marketing Director di SAS, a portare al pubblico qualche riflessione: «capire quanto l’Intelligenza Artificiale impatterà sulle nostre vite personali è il primo passo per sfruttare al meglio queste tecnologie all’interno di un contesto etico, sociale e psicologico che permetta alle persone di vivere l’AI – Artificial Intelligence come uno “strumento” per aumentare le nostre capacità e non per soppiantarle».

A Milano ha fatto poi il suo ingresso Hannah Fry, Matematica e Docente presso il Centro per l’Analisi Spaziale Avanzata dell’University College di Londra, già relatrice all’evento che SAS ha organizzato lo scorso autunno ad Amsterdam, che ha ripercorso alcuni dei temi “a lei cari”, come l’applicazione dei modelli matematici per scoprire relazioni/nessi utili a spiegare certi fenomeni (persino le relazioni umane); analisi attraverso la quale si possono poi trovare vie innovative, magari anche con l’utilizzo del Machine Learning, per risolvere problemi.

Il “momento Imagine” ha portato sul palco lo straordinario possibile nel campo della medicina, della diagnostica e della prevenzione in particolare. Enzo Grossi, Direttore Scientifico Fondazione Villa Santa Maria, parlando di Intelligenza Artificiale al servizio della medicina di precisione, ha portato sul palco del SAS Forum 2018 un futuro dell’healthcare olistico e illuminante. Un futuro dove, attraverso l’analisi avanzata e sofisticata dei dati abilitata da Intelligenza Artificiale e Machine Learning, «i medici ritrovano il tempo per le relazioni, l’ascolto, il supporto umano ed emotivo ai pazienti, dove diagnosi e cure possono essere definite in tempi più rapidi e dove la medicina aiuta le persone a stare bene. Infondo, è sempre questo a cui ha aspirato l’essere umano!», sono le parole di Grossi.

L’immaginazione che trova spazio e dimensione reali grazie alle tecnologie è ciò che ha mostrato Bibop G. Gresta, Co-founder e chairman of Hyperloop Transportation Technologies, società che sta sviluppando e mettendo in pratica l’idea che Elon Musk (che non fa parte della società!) ebbe nel 2012 (il cui progetto Hyperloop fu poi condiviso e messo in open source) sviluppando un treno a levitazione magnetica superveloce capace di collegare le città in tempi fino ad oggi impensabili, Milano-Roma in 22 minuti, per esempio. «Non si tratta solo di sviluppare treni super veloci ma di ridefinire il concetto stesso di viaggio – è uno dei passaggi di Gresta durante il SAS Forum 2018 -. Innanzitutto non è la velocità l’elemento chiave del progetto ma l’efficienza energetica: attraverso pannelli solari e altri fonti rinnovabili come quelle basate sul geotermico Hyperloop è in grado di generare fino al 30% in più di energia rispetto a quella che consuma. Inoltre, per tornare all’esperienza di viaggio, la blockchain è la tecnologia su cui stiamo puntando per ridefinire l’esperienza di acquisto dei biglietti, la gestione dei pagamenti, il controllo delle identità dei passeggeri… il tutto in modo molto più sicuro di oggi».

E’ con il “momento Act” che si è poi tornati con i piedi per terra, per capire come aziende e startup stanno oggi cercando di mettere in pratica, attraverso concreti casi di utilizzo, le applicazioni di Intelligenza Artificiale e Machine Learning. Tra gli esempi più “curiosi” c’è sicuramente quello del mondo dello Sport, in particolare dello Sport Tech. Ottavio Crivaro, Founder e CEO di Moxoff e Adriano Bacconi, Allenatore e giornalista, esperto in match analysis, hanno parlato di “The Virtual Coach”, Artificial Intelligence & Cognitive Analysis applicati al mondo del calcio. Grazie all’utilizzo di avanzati modelli matematici è possibile sfruttare al meglio i big data disponibili e spostarsi sul piano dell’analisi cognitiva. Il risultato è un virtual coach in grado di fornire quindi a tecnici, addetti ai lavori e, perché no, agli stessi tifosi, indicazioni strategiche fondamentali su come ottimizzare il modello di gioco e quindi supportare gli allenatori nella definizione di una più efficace strategia.

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