L'intervento

Forum PA 2021, la via di Colao per la trasformazione digitale del Paese

Collaborazione tra governo centrale e territorio e fra pubblico e privato, formazione e affiancamento, progetti sostenibili: questi e altri i punti della strategia del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale per attuare la trasformazione digitale del Paese, illustrati nella tavola rotonda con Andrea Rangone (Digital360) e Gianni Dominici (FPA)

Pubblicato il 29 Giu 2021

Vittorio Colao ospite al Forum PA 2021

Per mettere in atto la trasformazione digitale del Paese ci vuole un elettroshock culturale e una chiara priorità all’agenda politica. È questa la ricetta che propone già da qualche anno Andrea Rangone, professore del Politecnico di Milano e Presidente di Digital360, e che ha nuovamente condiviso aprendo la tavola rotonda dedicata a questo tema tenutasi all’interno del Forum PA 2021 appena terminato. Un grande evento online che si è protratto per cinque giorni, con 180 ore di diretta, oltre 700 relatori e quasi 200 eventi in streaming dedicati alle azioni necessarie ad attuare le missioni e i progetti del PNRR per far ripartire il Paese.

Ospite d’eccezione della tavola conclusiva il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao. Accanto a lui sul palco, oltre Andrea Rangone, il padrone di casa Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, e la Dottoressa Tiziana Catarci Direttrice del Dipartimento di ingegneria informatica dell’Università degli studi di Roma La Sapienza. A distanza gli interventi di Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici di Milano, Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato di Cisco Italia, e tanti altri.

Tuttavia, è lo stesso Andrea Rangone a far notare che l’elettroshock culturale c’è stato ed è stato proprio indotto dall’evento pandemico che ha prepotentemente messo in risalto la rilevanza digitale, non solo per il rilancio post-pandemia, ma per la costruzione e l’ammodernamento di questo Paese. Così come la pandemia è anche dietro all’arrivo di una chiara priorità dell’agenda politica rappresentata dal Next Generation Eu messo in campo dall’Unione europea che allocherà al processo di digitalizzazione risorse economiche molto importanti.

Vittorio Colao al Forum PA 2021: “dobbiamo entrare in Champions League”

“Non vogliamo solo andare in serie A, vogliamo andare in Champions League. Il nostro obiettivo non è solo essere bravi, ma essere tra i più bravi”. Così il Ministro Colao apre il suo intervento che segue a quello di Rangone. “Abbiamo una grande opportunità oggi – prosegue il Ministro –, quella di sviluppare un rapporto di fiducia tra Stato e i cittadini semplificandone i rapporti per aumentare la produttività e rendere la vita quotidiana più semplice”. A coloro che a Colao hanno fatto notare l’arretratezza del nostro Paese nella transazione digitale il Ministro ha risposto riportando gli ottimi risultati raggiunti in brevissimo tempo dall’introduzione dell’identità digitale SPID, oggi in possesso di un terzo dei cittadini, che 2,5 milioni di pagamenti avvengono attraverso l’App pagoPA, che la App Io ha 11,5 milioni di utenti. “Non siamo più la Serie D, stiamo incominciando ad andare verso la Serie B e forse abbiamo anche il potenziale per entrare in Serie A”, afferma Colao. Questo se la grande macchina della PA sarà in grado di sveltire le proprie procedure, che è poi il timore più grande del Ministro che fa un appello a tutti affinché, ognuno nel suo, ci si impegni a velocizzare al massimo qualunque processo organizzativot, perché i tempi sono essenziali.

“Quello che è successo con i certificati vaccinali è stato un esempio di eccellente collaborazione: i colleghi della Salute, di Sogei, delle Regioni hanno lavorato come dei matti sostanzialmente per 45, 50 giorni e la settimana scorsa abbiamo cominciato a veder fluire milioni di certificati attraverso il sistema”, ha sottolineato il Ministro Vittorio Colao.

Con un’organizzazione centralizzata, ma al tempo stesso diffusa sul territorio, per far fronte alla trasformazione digitale del Paese, Colao mette in campo circa 400 esperti che costituiranno 7 squadre operative, una ogni due regioni circa, affiancate da un comitato che contiene la rappresentanza di tutti: dagli altri ministeri interessati, alle regioni, ai comuni, ai più grossi utilizzatori di IT.

Il sistema funzionerà con “voucher”: i fondi verranno erogati a fronte della realizzazione di alcuni progetti o dell’impegno a realizzarli, e soprattutto verrà data assistenza a chi non ha tutte le competenze per far partire i progetti.

Assistenza e formazione sono infatti fondamentali per la riuscita della trasformazione digitale. Nella consapevolezza che “le persone sono il miglior asset delle organizzazioni”, sì allo sviluppo di nuove competenze all’interno del management pubblico, sì anche all’inserimento di giovani risorse, poiché, sottolinea Vittorio Colao al Forum PA 2021 “La vicinanza dei nativi digitali ai non nativi digitali sui luoghi di lavoro fa miracoli”. Formazione e affiancamento è dunque la ricetta proposta dal Ministro per colmare il digital skill gap.

In merito al partenariato tra pubblico e privato, il Ministro risponde ad alcuni interventi che affermando come “Il partenariato pubblico-privato è uno dei cardini del PNRR. Il partenariato lo avremo anche nel cloud. Tutti possono e devono contribuire, ma i progetti devono essere di alta qualità e anche scalabili. I privati devono imparare a lavorare insieme perché c’è un problema di scala per centrare i progetti”.

Anche sul tema ambientale il Ministro ha qualcosa da dire: “Dobbiamo costruire nel digitale anche degli elementi di sostenibilità ambientale di lungo termine”. Sotto i riflettori spazio anche alla sicurezza informatica: il ministero sta collaborando con quella che sarà l’Agenzia per la sicurezza per creare linee guida per gli operatori della Pubblica Amministrazione. Una cosa è certa, afferma Colao: “Non possiamo permetterci di affrontare questo viaggio nel mondo digitale senza avere una forte struttura di cybersecurity”.

L’ultimissima annotazione di Vittorio Colao riguarda il linguaggio usato dalla Pubblica Amministrazione, praticamente indecifrabile ed impossibile da tradurre in digitale. “Non possiamo fermarci, dobbiamo incominciare a parlare un italiano normale e comprensibile dai cittadini”.

Collaborazione dunque, dal centro alla periferica, da un territorio all’altro, da un professionista ad un altro, un messaggio ben racchiuso nel titolo di questa edizione del Forum PA 2021 “Connettere le energie vitali del Paese”, commenta Gianni Dominici.

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