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FIPAV: quando lo sport è pioniere della digitalizzazione

Dalla dotazione della firma digitale a tutti i legali rappresentanti delle società affiliate per sottoscrivere le pratiche alla sostituzione delle smart card, che richiedono un apposito lettore da collegare a un PC, con le Business Key, ovvero i token di firma USB di Infocert, fino all’adozione della Firma Digitale Remota. Il racconto del percorso di digitalizzazione del processo di iscrizione e tesseramento intrapreso dalla Federazione Italiana Pallavolo

Pubblicato il 30 Ott 2020

Le azzurrine della FIPAV

La Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV) riunisce le società e le associazioni sportive con sede in Italia e praticanti le varie specialità della pallavolo. La capillare organizzazione territoriale rappresenta uno dei maggiori punti di forza della Federazione che – con 21 Comitati Regionali, 67 Comitati Territoriali – coordina l’attività di oltre 4321 società e associazioni affiliate e di ben 407.896 tesserati.

Proprio per velocizzare e snellire le pratiche di affiliazione e tesseramento, la Federazione, già nel 2005, scelse pioneristicamente di avviare un percorso di digitalizzazione, come racconta Luca Eusepi, Responsabile del Settore Tesseramento FIPAV: «Posso dire con orgoglio che, tra le federazioni sportive italiane, siamo stati i primi a credere che, per risolvere le tante criticità connesse in primis alla gestione dei tesseramenti, l’unica soluzione fosse non soltanto quella di ‘passare’ all’online, ma di dotare i Presidenti delle società affiliate degli strumenti necessari a operare in modo completamente digitale e a valore legale, a partire dalla sottoscrizione dei documenti elettronici mediante firma digitale”.

Firma digitale: perché l’organizzazione in campo è il segreto del successo

«All’epoca scegliemmo la soluzione che ci garantiva l’attivazione in tempo reale del certificato di firma, allora su smart card, e cioè quella di InfoCamere – continua Eusepi -. Poco tempo dopo, questa cedette, all’allora appena e appositamente costituita InfoCert, il proprio ramo d’azienda comprensivo, tra gli altri, proprio dei servizi di certificazione digitale: iniziò, così, la proficua collaborazione con InfoCert che dura con reciproca soddisfazione ancora oggi».

Da allora, tutti i legali rappresentanti delle società affiliate sono dotati di firma digitale per sottoscrivere numerose pratiche: dalle affiliazioni al tesseramento di atleti, tecnici e dirigenti, dai vincoli societari degli allenatori a tutti i rinnovi, fino al versamento di tasse e quote d’iscrizione.

«Ricordo bene quanto, prima della digitalizzazione, le procedure con firma autografa fossero non soltanto lente ma dispendiose in termini di impegno del personale e di spese di carta: ogni giorno occorrevano una media di almeno tre ore e circa dieci persone per smistare le richieste pervenuteci via posta, predisporre i documenti di risposta, firmarli, imbustarli e spedire le raccomandate. Per non parlare della grande quantità di moduli di rinnovo da recapitare ogni inizio d’anno…», ribadice Eusepi.

Da smart card a Business Key: in pratica, alzata e schiacciata…

Negli anni, la collaborazione di FIPAV con InfoCert è proseguita all’insegna dell’innovazione costante. Le tradizionali smart card, che richiedevano l’utilizzo di un apposito lettore da collegare a un PC, sono state sostituite con le più funzionali Business Key: sono i pratici token di firma USB di InfoCert che – grazie al pre-installato software Dike – sono immediatamente utilizzabili sul PC senza ulteriori download e, in più, consentono con un unico PIN di custodire tutte le password d’accesso ai diversi servizi web.

«I presidenti delle società affiliate beneficiano di processi di iscrizione e tesseramento semplici e rapidi: dopo la registrazione sul sito della FIPAV, ricevono via Posta Elettronica le credenziali personali e possono subito accedere al sistema di tesseramento – illustra Eusepi –. Una volta collegati alla piattaforma, inseriscono i dati dell’atleta da tesserare, caricano la scansione del suo certificato medico agonistico e perfezionano il versamento della quota d’iscrizione. Dopo il pagamento, che avviane tramite carta di credito, la procedura si conclude con la loro firma, apposta tramite un semplice PIN. E il gioco è fatto!».

Un tesseramento praticamente in tempo reale, come testimoniano i fatti: «È accaduto che una società volesse schierare per un partita un nuovo atleta, tesserandolo a sole due ore dall’inizio dell’incontro. E c’è riuscita tranquillamente. La richiesta e la conseguente operazione di tesseramento online si concludono in pochi minuti. Un servizio di qualità davvero eccellente”.

E con la Firma Digitale Remota, il match point è vincente!

Da luglio è gradualmente in corso la sostituzione delle Business Key con le Firme Digitali Remote, sempre di InfoCert. Con esse non ci sarà più bisogno di alcun dispositivo fisico: le firme potranno essere apposte utilizzando l’applicazione gratuita Dike – da PC, tablet o smartphone – e digitando l’OTP che di volta in volta verrà inviato al numero di cellulare associato al certificato attivo.

«Doteremo i Presidenti della nuova firma digitale remota man mano che i certificati delle attuali Business Key arriveranno a naturale scadenza – conferma Eusepi – Abbiamo già provveduto a dare tutte le disposizioni ai RAO (cioè i cosiddetti Registration Authority Officer, autorizzati da InfoCert al riconoscimento degli utenti da registrare) già presenti sul territorio e ne abbiamo anche formati di nuovi. Il servizio di firma sarà ancora più sicuro e, soprattutto, comodo, visto che sarà accessibile ovunque ci si trovi».

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