L'EVENTO

Cloud and AI Forum by IBM: le 5 aree-chiave della trasformazione data-driven

Modernizzazione delle applicazioni, sicurezza, automazione dei processi, gestione dei dati e AI sono gli elementi della digital transformation basata sul valore dei dati per l’innovazione e la crescita. Tutti questi elementi sono abilitati dal Public Cloud di IBM, ibrido, privo di lock-in, aperto al multicloud, sicuro e enterprise-grade. Le testimonianze dei clienti IBM all’evento Cloud and AI Forum

Pubblicato il 25 Nov 2020

Cloud IBM

IBM Cloud e Watson AI possono aiutare le aziende a estrarre tutti i vantaggi dalle tecnologie più innovative con una strategia personalizzata. Se ne è discusso al Cloud and AI Forum by IBM che si è tenuto live dall’IBM Garage di Milano in un formato di talk show che ha incluso le testimonianze delle aziende clienti. L’evento si è snodato attraverso una sessione plenaria e 20 approfondimenti su 5 aree chiave: Modernizzazione delle applicazioni, Sicurezza, Automazione dei processi, Gestione dei dati e AI e Public Cloud, abilitatore della trasformazione digitale.

«Multicloud, edge, servizi applicativi basati sull’Intelligenza Artificiale e servizi di digital transformation portati da IBM Services possono essere capitalizzati solo se poggiano su uno stesso ecosistema, ibrido, aperto e sicuro. Questo è IBM Public Cloud», ha affermato Alessandro La Volpe, Vice president IBM cloud & cognitive software, IBM Italia.

Significativa la decisione di trasmettere l’evento dall’IBM Garage: «Un concetto più che un luogo», ha sottolineato La Volpe, «dove IBM fa sperimentazione e prototipizzazione per i clienti e insieme ai clienti, con un approccio che applica la velocità e agilità delle startup al mondo enterprise».

IBM Public Cloud: pronto alle applicazioni mission-critical

«La caratteristica unica di IBM Cloud è di essere completamente ibrido, privo di lock-in, aperto al multicloud, sicuro e enterprise-grade, ovvero pronto a ospitare applicazioni mission critical», ha affermato La Volpe. «L’architettura ibrida consente di costruire una strategia di digitalizzazione e di trasformare le aziende in data-driven companies, capaci di generare innovazione e competitività grazie all’estrazione e all’analisi dei dati e alla loro ‘infusione’ nei processi di business».

Forte delle tecnologie e competenze acquisite con Red Hat e di partner come Blue Reply, IBM guida i clienti nel loro approccio al cloud in un’evoluzione che passa per il modello ibrido e arriva al multicloud. Ciò permette una risposta altamente personalizzata e sicura alle loro esigenze, come dimostrato dal caso di G-Evolution, che porta sul cloud l’insurtech. «Quello di IBM è l’unico cloud pubblico che permette al cliente di trasferirvi le sue chiavi e mantenerle in suo possesso: nemmeno IBM può accedervi», ha sottolineato La Volpe.

Modernizzazione delle applicazioni

La base di partenza per migrare sul cloud sono i dati o, meglio, la capacità di estrarli e analizzarli per capire quali servono agli obiettivi di business, come hanno dimostrato i casi di successo di Banca Popolare di Sondrio e SDGGROUP.

Per essere veramente efficace la strategia di adozione del cloud deve inoltre poggiare sulla modernizzazione delle applicazioni. Questa permette di usare il più possibile le funzionalità e i dati esistenti nelle nuove applicazioni e portare i vantaggi di nuovi processi, prodotti e tecnologie nelle applicazioni più datate. La modernizzazione delle applicazioni permette di estrarre il massimo della flessibilità dal multicloud dando maggiore velocità allo sviluppo di nuovi servizi e all’innovazione.

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Automazione dei processi

L’utilizzo massiccio dei dati e l’adozione dell’Intelligenza Artificiale abilitano un’automazione spinta dei processi. Si parte da una fase “Learn”, ha evidenziato La Volpe, in cui si raccolgono i dati per studiare gli schemi ricorrenti e i comportamenti replicabili, per capire quali processi si possono automatizzare e con quale priorità. Si passa poi alla fase “Action” in cui l’automazione viene attuata per snellire e velocizzare i processi e aiutare le persone nel loro lavoro. È il caso della chatbot implementata da Angelini nel suo portale per le farmacie. Con questa funzionalità l’azienda cliente di IBM ha potuto rendere disponibili non-stop tutte le informazioni di interesse per i farmacisti.

Gestione dei dati e AI

L’adozione dell’Intelligenza Artificiale aiuta a potenziare il valore strategico dei dati; un esempio, illustrato da Autostrade, è il monitoraggio degli asset e la manutenzione predittiva e proattiva delle infrastrutture.

Molte delle aziende intervenute durante l’evento di IBM hanno citato l’utilizzo di Watson AI Ops per analizzare enormi insiemi di dati e estrarne conoscenza. L’AI consente anche di estendere l’integrazione di sistemi attuali e sistemi nuovi al di là dell’organizzazione interna verso un ecosistema più vasto. Così le aziende riescono più facilmente a armonizzare le risorse presenti e future in un corpo unico che evolve agilmente, portando i servizi nel cloud in base alle priorità strategiche, facendo dialogare software legacy e nuovi, gestendo il multicloud e cogliendo i vantaggi dell’inserimento dell’Intelligenza Artificiale nelle operazioni IT.

Competenze e personalizzazione

Se il cloud ibrido di IBM unito a Watson AI Ops è l’abilitatore dell’innovazione per le aziende di ogni settore, la pianificazione e gestione della strategia cloud e le competenze restano essenziali. «Solo il 24% del patrimonio applicativo è stato portato in cloud negli ultimi dieci anni e molte aziende possiedono dati il cui potenziale rimane nascosto e inespresso», ha evidenziato La Volpe. «Per questo la vera sfida in azienda è la trasformazione dei processi e delle competenze. Ma è anche una grande opportunità».

Fondamentale, infine, la collaborazione tra Sviluppo e Operations, nel modello DevOps, che permette di operare in un contesto cloud-first e guidare la creazione di microservizi distribuiti su container ospitati nel cloud. «IT e operazioni sono fortemente correlate, non più in maniera sequenziale come prima, ma esponenziale», ha affermato La Volpe. «Business e tecnologie si influenzano in maniera continuativa e lavorano su volumi di dati che possono evolvere nel tempo. Di qui la necessità di disporre di flessibilità e resilienza grazie a un’architettura, come quella di IBM Cloud, capace di lavorare in ecosistema».

Cloud & AI by IBM, gli Speaker della sessione plenaria

Alessandro La Volpe, Vice President IBM Cloud&Cognitive – IBM Italia

Michele Adamo, Enterprise Architect – G-Evolution
Giancarlo Baglioni, Chief Operating Officer – AON
Pietro Berrettoni, Digital and Innovation Head – Angelini Holding

Francesco Del Greco, CIO and Digital Transformation – Autostrade

Alessandro Guerra, Head of Technology Solutions and Operations – Banca IFIS

Milo Gusmeroli, Vice Direttore Generale e COO – Banca Popolare di Sondrio

Joska Lot, Global Solution Architech – Electrolux
Massimiliano Silano, Head of Augmented Analytics – SDGGROUP

Pasquale Starace, Direttore Operativo – Notartel
Marco Ternelli, Responsabile Sviluppo Applicativo – Credito Emiliano

Federico Vietti, Partner – Blue Reply

Moderatore Andrea Cabrini, Direttore ClassCNBC

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