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BCG: Apple l’azienda più innovativa, arretrano le europee. «Vince chi si trasforma con il digitale»

Lo studio “The Most Innovative Companies” di Boston Consulting Group conferma al primo posto la casa di Mac e iPhone, seguita da Google, Tesla, Microsoft e Amazon. In grande ascesa Netflix e Facebook. Airbnb e Uber per la prima volta in classifica. Anche Samsung e IBM nella Top 10, dove l’unica realtà “old economy” è Toyota. La lista delle prime 50

Pubblicato il 16 Gen 2017

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La trasformazione digitale incide nel modo più dirompente sulla nuova edizione dello studio “The Most Innovative Companies” pubblicato da BCG (Boston Consulting Group), che conferma ancora al primo posto Apple, per il dodicesimo anno consecutivo, seguita da Google e dalla paladina delle auto elettriche: Tesla. Microsoft è stabile al quarto posto, seguita da Amazon, che scala 4 posizioni e entra nella Top 5.

In grande ascesa Netflix e Facebook, che irrompono nella Top 10 guadagnando rispettivamente 15 e 19 posti, mentre due tipici alfieri della rivoluzione digitale – Airbnb e Uber – entrano in classifica per la prima volta piazzandosi subito rispettivamente al 17° e 21° posto. Nelle prime dieci ci sono anche due colossi storici dell’hi-tech, Samsung e IBM, mentre l’unico rappresentante della “old economy” è Toyota (ottava), seguita appena fuori dalla Top 10 da Bayer (undicesima) e Southwest Airlines (dodicesima).

Viaggi/Turismo e Abbigliamento si segnalano quest’anno come due dei settori più dinamici, il primo trascinato da Expedia, Airbnb e Uber, e il secondo da Nike e Under Armour che si identificano sempre di più con il concetto di “digital fitness company”. Bene anche l’automotive. Per BCG circa il 58% dei consumatori è già disposto a provare una vettura senza conducente e la ricerca e l’elaborazione di progetti che guardano a un nuovo concetto di mobilità sono alla base dei risultati di società come Tesla, BMW (14esima) e Daimler (16esima).

La ricerca è stata condotta a livello globale intervistando più di 1.500 capi d’azienda di diversi settori e combinando le risposte con i risultati finanziari delle società (fatturato, utili, spesa in ricerca e sviluppo, crescita di valore dell’azione e dividendi) negli ultimi tre anni. Una classifica geograficamente variegata quella di questa edizione, con 34 società statunitensi, 10 europee, 6 asiatiche. Purtroppo nessuna italiana, ma non è una novità. Impressionante l’aumento del peso degli USA, che sale dal 44% del 2013 al 68% di oggi.

Per gli autori del report – Michael Ringer, Andrew Taylor e Hadi Zablit, che sono senior partner e managing director di BCG rispettivamente a Boston, Chicago e Parigi – i risultati della ricerca segnalano come la velocità del cambiamento e l’impatto che le nuove tecnologie stanno avendo anche su settori tradizionali stiano rendendo cruciale per le aziende la capacità di trovare il bilancio ottimale tra innovazione generata all’interno e proveniente da fuori. Le aziende in classifica sono capaci di scandagliare, captare ed elaborare con efficienza i segnali innovativi che giungono da mondi diversi e veloci nel portarli al proprio interno.

Ma ecco nel dettaglio le prime 50 posizioni:

1) Apple
2) Google
3) Tesla
4) Microsoft
5) Amazon
6) Netflix
7) Samsung Group
8) Toyota
9) Facebook
10) IBM
11) Bayer
12) Southwest Airlines
13) Hewlett-Packard
14) BMW
15) General Electric
16) Daimler
17) Uber
18) Dupont
19) Dow Chemical Company
20) BASF
21) Airbnb
22) Under Armour
23) Gilead Sciences
24) Regeneron Pharmaceuticals
25) Cisco System
26) Pfizer
27) General Motors
28) JP Morgan Chase
29) Johnson & Johnson
30) AXA
31) Nike
32) Expedia
33) Allianz
34) SpaceX
35) Xiaomi
36) The Walt Disney Company
37) Hilton
38) Renault
39) NTT Docomo
40) Intel
41) Marriott International
42) 3M
43) Dell
44) Orange
45) Siemens
46) Huawei
47) Bristol-Myers Squibb
48) Honda
49) BT Group
50) Procter & Gamble

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