Analisi

Supply chain, quando la chiave è il data management

Tre aree da presidiare per capire quando è il caso di consolidare la gestione di dati e processi, e quali elementi valutare per decidere

Pubblicato il 22 Gen 2013

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Una supply chain è quel complesso insieme di processi, attività, risorse, dati che consente di mettere a disposizione un determinato prodotto o servizio all’utente finale. Con le tecnologie di oggi è necessaria una distribuzione organizzata di informazioni e risorse umane e informative, che richiede la massima collaborazione da parte di tutti gli operatori coinvolti: dati e materiali devono rispettare tempi molto precisi, e in ogni azienda della catena ci sono talmente tanti processi contemporanei che la loro organizzazione è decisiva. A fronte di ciò, spesso i sistemi di data process management nelle imprese non sono adatti a gestire tutti i diversi tipi di domanda di dati. Da dove partire quindi? Consideriamo i 3 aspetti chiave.


Che cosa consolidare
Il primo passo è capire che cosa conviene consolidare. Ogni azienda è diversa, e quindi di volta in volta sono diversi i processi che è meglio consolidare.

Per una banca potrebbe essere il caso di unire gli estratti conto mensili di gruppi di clienti diversi, e processarli sullo stesso server invece che su due server diversi. Per una catena retail, potrebbe essere meglio processare i dati di vendita dei singoli prodotti due volte alla settimana invece di una, per evitare di sovraccaricare i server.

Dipende tutto dalla situazione specifica, ma è importante fare una valutazione ben ponderata perché questo tipo di decisioni di solito richiede molte informazioni e consulti con altri manager, e ha forti impatti economici. Fondere i processi sbagliati o fonderne troppi può peggiorare la situazione invece di migliorarla: a volte la cosa giusta è sollevare da alcuni compiti delle persone troppo cariche di responsabilità.


Capire tutti gli impatti
Una volta deciso quali processi consolidare, occorre capire gli impatti di questa decisione in termini di sistemi di data management. Non è detto che consolidare, in termini di dati di processi, significhi necessariamente ridurre il personale. La conseguenza più frequente è una concentrazione dei compiti, che limita il numero di persone che hanno a che fare con una certa area di supervisione.

D’altra parte consolidare i dati di processo significa anche consolidare software e applicazioni, e questo facilita la persona che deve controllare più processi.

La decisione di consolidare ovviamente comporta la necessità di un’analisi costi/benefici delle conseguenze sulla supply chain. Quali saranno gli impatti sui fornitori? E sui clienti? Non sarà soltanto un rimedio di corto respiro? Un consolidamento comunque deve portare a un miglioramento della comunicazione nella supply chain, e a benefici di lungo termine. Se avete dubbi su questo punto è meglio che ritorniate al primo punto.


Il cambiamento va supportato dall’intera organizzazione
Il peggior scenario per una supply chain è una situazione confusa. Se si decide di implementare un sistema alternativo di data management, bisogna poi essere coerenti fino in fondo con questa decisione. Tutta l’azienda lo deve essere, e così tutti i fornitori coinvolti nella supply chain. Un consolidamento di processi e risorse crea aspettative e pressioni: è inevitabile.

I sistemi di data management sono pensati per semplificare la gestione delle informazioni. Se diventano un problema, è ora di consolidare. E’ vero che qualsiasi cambiamento che coinvolga i dati di un’azienda comporta un rischio, ma questo è inevitabile. Un sistema informativo, e in particolare un sistema di data management, può ottimizzare una supply chain, ma può anche affondarla.

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