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Social Media: i più attivi sono i responsabili d’impresa

L’equazione social media uguale giovani è nel sentire di tutti. Eppure, in azienda, fra coloro che impiegano di più i social media ci sono loro: i…

Pubblicato il 01 Giu 2012

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L’equazione social media uguale giovani è nel sentire di
tutti. Eppure, in azienda, fra coloro che impiegano di più i
social media ci sono loro: i senior, i dirigenti. Lo evidenzia
uno studio condotto da Millward Brown per conto di Google su
2.700 dipendenti in tutta Europa.
Secondo i risultati della ricerca, il 71% dei manager senior usa
i tool di social media almeno una volta alla settimana, cifra che
scende al 47% se si considerano i dipendenti in ruoli junior. Nel
caso dell’Italia, il divario si allarga: 83% contro il 47%.
Le principali differenze non sono però quelle anagrafiche, ma
fra chi ha responsabilità di impresa e chi no. I manager con
ruoli di guida affermano di usare questi strumenti. E hanno delle
grandi aspettative sul futuro perché “consentono di
prendere decisioni in modo più efficiente e rapido”.

I social media considerati nella ricerca sono stati i classici
Facebook, LinkedIn, Twitter, Google+ e strumenti per la
creazione di social network aziendali quali Chatter o Yammer.

Benefici in quali attività?
Molti dei manager intervistati (il 75%) ritengono che i tool di
social media andranno a modificare le strategie aziendali a
supporto del business. Già ora hanno sperimentato dei benefici
nella condivisione di idee e proposte tra team geograficamente
dispersi (79%), nella produttività (76%) e nel reperimento più
rapido di informazioni, persone e competenze (72%).
Lo studio ha evidenziato che il 32% degli intervistati usa
i tool quotidianamente, in particolare per ricercare
informazioni, persone e skill (41%), collaborazione e
condivisione delle conoscenze (37%), ampliamento della rete di
relazioni personali (34%) e riduzione del numero e lunghezza
delle email (31%).
In genere si registra un aumento della produttività personale,
sia perché ci si mette meno tempo a trovare le informazioni
desiderate sia perché è più facile venire a contatto con le
persone che servono.
Questo incremento di efficienza si traduce in un risparmio di
tempo di circa 3 ore la settimana.
Interessante è che le aziende con fatturato in crescita di
almeno il 10% (2011 su 2010) sono più propense a considerare i
social tool quale componente del loro successo. L’81% degli
intervistati di queste aziende hanno affermato che i social media
hanno favorito la crescita.

Del resto, dalla ricerca è emerso che l'utilizzo di questi
strumenti non solo giova alle aziende, ma giova anche al
lavoratore. Le persone che usano regolarmente i tool di social
media sono più soddisfatti del loro modo di lavorare e si
sentono di consigliarli.

La fotografia in Italia

E in Italia?Il Bel Paese è con la Spagna la nazione che ha
mostrato più entusiasmo verso i social media: il 74% dei 305
intervistati è dell’idea che i nuovi tool saranno in
grado di avere un impatto rilevante sull’evoluzione delle
modalità lavorative.

Circa un terzo ha dichiarato di usare i tool di social media
almeno una volta al giorno. Meno intensivo è pero l’uso di
quegli strumenti più spiccatamente aziendali come Chatter (mai
usati nel 24% dei casi).
In generale, gli italiani hanno manifestato una fiducia superiore
alla media europea nei confronti dei tool di social media.

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