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Obbligo PEC, nessuna sanzione fino al 2012

Entro il 29 di novembre, tutte le società dovevano comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata al Registro delle imprese, pena una…

Pubblicato il 02 Dic 2011

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Entro il 29 di novembre, tutte le società dovevano comunicare
il proprio indirizzo di posta elettronica certificata al
Registro delle imprese, pena una sanzione da 103 a 1.032 euro.

In realtà, con la circolare 224402, il Ministero dello
Sviluppo Economico ha invitato le Camere di Commercio a non
applicare la sanzione, vista la mole di richieste arrivate ai
gestori di sistema PEC nel corso delle ultime settimane.

I gestori hanno infatti lamentato l’impossibilità di far
fronte a queste richieste “in tempi compatibili con
il rispetto del termine stesso
”, ovvero il 29
novembre.

E cosi il Ministero invita le Camere di commercio a non
sanzionare gli inadempienti “almeno fino
all’inizio del nuovo anno
”.

Se non è proprio una proroga, poco ci manca. Le imprese se la
sono presa in effetti comoda. La scadenza sull’obbligo
della PEC era stata fissata nel 2008, eppure, secondo i dati
del Sole 24 ORE, sono state oltre 500mila le comunicazioni
di indirizzo PEC arrivate alle Camere di Commercio fra il primo
e il 21 novembre.

Chi deve comunicare l'indirizzo PEC

Ricordiamo che sono tenute a comunicare l’indirizzo di
posta elettronica certificata le seguenti
imprese: società semplici, società di persone e di
capitali, società cooperative,
società consortili,
società estere con sedi in Italia.

La comunicazione deve essere effettuata dal Legale
Rappresentante o da un soggetto da lui delegato.

Pratiche solo in digitale da luglio 2013

Parallelamente, il Governo ha stabilito che dal primo luglio
2013 la gestione delle pratiche fra imprese e pubblica
amministrazione dovrà avvenire solo via telematica.

Per pratiche si intendono le domande, le istanze, le
dichiarazioni. Tutti questi dati verranno dovranno essere
scambiati tramite posta elettronica certificata.

Sono previste sanzioni (a carico dei dirigenti) per chi non
rispetterà questo decreto.

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