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Accesso al credito, parte il monitoraggio del Governo

L’accesso al credito delle piccole e medie imprese rimane un problema. Per questo il decreto legge sulle commissioni bancarie approvato dal Consiglio dei…

Pubblicato il 19 Apr 2012

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L’accesso al credito delle piccole e medie imprese
rimane un problema
. Per questo il decreto legge sulle
commissioni bancarie approvato dal Consiglio dei Ministri
"prevede l'introduzione di meccanismi di monitoraggio
dell'accesso al credito, con particolare riguardo alle
PMI".

"La misura – si legge in un comunicato di Palazzo Chigi –
viene incontro all'esigenza avvertita nel tessuto produttivo,
e in particolare da parte delle piccole e medie imprese, di
rendere più efficienti le procedure di erogazione dei
finanziamenti da parte delle banche. A tale scopo, si è
delineato un tipo di verifica non invasiva su questa fondamentale
attività bancaria, prevedendo l'istituzione di un ufficio
pubblico, tecnicamente qualificato".

"L'osservatorio, che si avvarrà delle strutture
ministeriali già esistenti, può attivarsi per richiedere, se ve
ne sono gli estremi, un riesame da parte della stessa banca di
sue decisioni negative; può formulare raccomandazioni volte a
migliorare i processi di verifica del merito del credito, in
relazione agli specifici contesti in cui operano le singole
filiali; può segnalare all'Autorità per la concorrenza
ipotesi di intese o pratiche concordate, se ne riscontra gli
indizi".

"Sono stati inoltre disciplinati il potere di richiedere
informazioni alle banche e la possibilità di avvalersi della
collaborazione della Banca d'Italia”.

Le difficoltà di finanziamento

Intanto un’altra indagine certifica le difficoltà delle
aziende nell’ottenimento del credito. Secondo un sondaggio
effettuato da Confapi Milano, nell’ultimo anno
oltre il 56% delle piccole e medie imprese ha richiesto un
ampliamento dei propri affidamenti
: di queste il 36% li
ha ottenuti solo in parte, il 33% con difficoltà, il 12% senza
difficoltà, mentre il 19% non li ha ottenuti.

“A fronte dei problemi di liquidità vissuti dalle PMI – ha
spiegato Paolo Galassi, presidente di Confapi Milano – il
49% degli imprenditori prevede di non dare vita nel 2012 a
investimenti. La recessione economica comprime gli utili delle
aziende e alimenta il circolo vizioso dei mancati o ritardati
pagamenti che fanno venir meno la liquidità per affrontare
l’ordinaria gestione”.

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