digital marketing

Il CMO di MaxMeyer: così aiutiamo i clienti a scegliere sul Web colori e soluzioni

Il sito web del noto produttore di vernici è un tassello di una strategia di evoluzione basata sulla digitalizzazione diffusa. Con un occhio particolare agli utenti in mobilità, l’azienda offre servizi e supporto differenziati per i due target privato e professionale. Ne parliamo con il direttore marketing Maurizio Angeleri

Pubblicato il 08 Giu 2017

colori-170608163125

Maurizio Angeleri, direttore marketing Cromology Italia

Secondo le ultime ricerche condotte da King Fisher (in particolare su un campione di oltre 17mila persone distribuite in 9 paesi europei), l’86% degli adulti si occupa di fai-da-te con un 40% di essi che si dedica in particolare a progetti che interessano il mondo della pittura o della decorazione. Stando poi alle rilevazioni di eMarketer, i professionisti del settore, progettisti e applicatori, utilizzano sempre più spesso il web come fonte principale per identificare le soluzioni migliori per i loro progetti. Lo sa bene Maurizio Angeleri, direttore marketing Cromology Italia, azienda di cui fa parte MaxMeyer, il brand più conosciuto e riconosciuto in Italia nel settore delle vernici per edilizia, fondata dall’italiano Max Meyer all’inizio del 900. Lo abbiamo intervistato in occasione del lancio del nuovo sito web aziendale.

Da dove è partita l’esigenza di rinnovo del sito web di MaxMeyer? Quali erano le necessità aziendali e gli obiettivi (di comunicazione e di business)?

Angeleri: Le motivazioni che ci hanno spinto a rinnovare il sito erano di due ordini diversi. In primo luogo era necessario adottare una piattaforma tecnologicamente più avanzata e search engine friendly, per massimizzare i risultati dei nostri investimenti in contenuti e ottimizzazioni. In secondo luogo, considerate le numerose ricerche online per soluzioni vernicianti e di decorativi per gli interni, abbiamo voluto presentare la nostra offerta con percorsi guidati che facilitassero gli utenti. Così, al posto di una semplice vetrina prodotti suddivisa per categorie merceologiche e nomi commerciali dei prodotti, abbiamo sviluppato un modo di presentare le nostre soluzioni in base alle esigenze del cliente, come decorare, proteggere o risolvere delle problematiche specifiche. Dalle ricerche effettuate nei motori di ricerca non emergeva infatti una conoscenza specifica e precisa di tutte le soluzioni nel mondo delle vernici per edilizia e architettura, ma piuttosto una necessità di individuare informazioni a supporto della scelta corretta. Questo lavoro di strutturazione dei contenuti in base alle esigenze del cliente è stato sviluppato per i nostri due gruppi principali di utenti: i privati e i professionisti (tra cui progettisti, imprese, rivendite specializzate).
 Secondo delle recenti indagini, MaxMeyer è in Italia il marchio con la maggiore notorietà, quindi obiettivo di tutto il progetto di comunicazione è rafforzare ulteriormente sia la rinomanza del brand che le nostre quote di mercato.

Uno degli aspetti sui quali avete puntato è la capacità del sito di essere responsive dando quindi una risposta alle esigenze degli utenti in mobilità; qual è la vostra “mobile strategy”?

Angeleri: Tutti i siti della nostra azienda sono responsive: dalle analisi compiute osserviamo infatti che ormai circa il 50% degli accessi ai nostri siti internet avvengono da mobile. Era quindi uno dei nostri intenti strategici principali quello di allineare tutte le risorse web per consentire la migliore fruizione possibile in mobilità. Per quanto concerne gli utenti esterni, specialmente dei nostri siti che offrono soluzioni per un utilizzo professionale, abbiamo messo a disposizione numerosi strumenti di lavoro via web: manuali, schede tecniche, capitolati, oggetti BIM [Building Information Modeling per la progettazione 2D e 3D – ndr], e-book. Sappiamo che spesso i nostri utenti si collegano in mobilità e direttamente dal cantiere, abbiamo voluto quindi dare loro la possibilità di accedere a tutte le informazioni immediatamente, ovunque si trovassero.

Viviamo nell’era della cosiddetta “we generation” dove utenti/consumatori vogliono essere sempre più partecipi e coinvolti nella “vita” di un brand. Come si riflette questo scenario su un brand come MaxMeyer?

Home Page del sito MaxMeyer

Angeleri: Siamo pienamente consapevoli dell’opportunità preziosissima che viene offerta alla nostra azienda da una comunicazione brand/mercato non più unidirezionale e meramente pubblicitaria. Per questo motivo il piano di lavoro dei prossimi tre anni prevede per MaxMeyer una interazione continua con gli utenti, basata su contenuti e strumenti utili per loro e che consentono a noi di comprendere meglio quali siano le reali esigenze di professionisti e privati. 
Il professionista oggi è molto più attento alla qualità delle soluzioni che propone e anche alla necessità di differenziarsi rispetto ad una concorrenza numerosa: con MaxMeyer questo è possibile grazie a percorsi di formazione e consulenza dedicati e ad una offerta di prodotto che viene innovata costantemente. Per i progettisti abbiamo sviluppato un percorso di formazione sulla progettazione del colore fruibile direttamente online, anche in mobilità.
 Il privato già da tempo, con l’avvento delle nuove tecnologie, si è abituato a non “subire” le scelte compiute da progettisti e imprese per la costruzione, ristrutturazione o decorazione della propria casa. È un utente evoluto che si informa e influenza le scelte, il nostro obiettivo è quello di aiutarlo a scegliere al meglio. Non a caso la campagna che ha segnato l’inizio di questa nuova strategia è accompagnata dall’hashtag #NONSBAGLIARECOLORE.

Di fronte a queste sfide, qual è il peso delle tecnologie all’interno del Marketing?

Angeleri: La digitalizzazione è un fenomeno che non riguarda solo il nostro modo di comunicare con l’esterno. Tutti i tintometri MaxMeyer presenti in Italia, ad esempio, sono collegati in rete con la nostra sede centrale, per potere garantire ai nostri clienti dei Centri Colori e quindi, tramite loro a privati e professionisti, delle soluzioni immediate a qualsiasi esigenza. Allo stesso modo marketing, commerciale e rete vendita sono in costante dialogo grazie a CRM e tool di collaborazione evoluti. Come accennavo prima, sapendo che anche il mondo della progettazione sta vivendo una svolta epocale, abbiamo digitalizzato anche i nostri prodotti e messo a disposizione degli oggetti BIM integrabili nei più moderni software di progettazione. In definitiva, la digitalizzazione è un processo che riguarda l’intera azienda, sia all’interno sia verso l’esterno.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4