Sostenibilità

Uffici più green con la stampa inkjet: la tecnologia c’è, ora tocca alle aziende

La pandemia ha accelerato il trend della stampa, in particolare quella inkjet, una tecnologia che se adottata in Italia potrebbe ridurre complessivamente in modo significativo i costi e potrebbe far risparmiare all’ambiente annualmente la quantità di CO2 assorbita da quasi 5 milioni di alberi

Pubblicato il 02 Ott 2020

multifunzione monocromatico Epson EcoTank ET-M2170 in concessionaria auto

“Cambiare il mondo con la tecnologia inkjet” è la vision dichiarata da Epson Italia nel 2008 e proiettata al 2050 da Seiko Epson Corporation. Una dozzina di anni dopo, quella promessa è realtà. Il 2020 è l’anno del boom delle stampanti e dei multifunzione inkjet con serbatoio o sacche d’inchiostro molto capienti, che assicurano una elevata autonomia sia a chi lavora da casa sia a chi è in ufficio. Secondo le stime di IDC, oggi una stampante su tre fra quelle vendute è una stampante inkjet. Tra 5 anni, questa tecnologia sostituirà gran parte delle laser negli uffici. Oggi i consumi energetici delle stampanti sono particolarmente rilevanti in un panorama misto di lavoro in ufficio e da remoto e prospettare uno scenario in cui la sostituzione della stampa laser con quella inkjet eviterebbe l’emissione della stessa quantità di CO2 assorbita da 5 milioni di alberi, potrebbe aprire prospettive interessanti per molti. I decision maker delle aziende sono pronti ad accogliere questa sfida? La risposta è affermativa stando ai risultati di una recentissima ricerca Epson relativa al mercato B2B che non lascia spazio ad equivoci: secondo i due terzi (65%) degli intervistati, il tema della sostenibilità ambientale sarà sempre più importante per il business anche dopo la pandemia. I più convinti di questa “svolta green” sono i leader dell’IT (il 79%), tra i protagonisti della trasformazione digitale in azienda.

Rifiuti prodotti da laser e inkjet

Epson è una storica alleata dell’efficienza energetica

Dodici anni fa, la vision ambientale di Epson è stata subito tradotta in una promessa commerciale, con il lancio di una linea di stampanti business a uso professionale con tecnologia a getto d’inchiostro in grado di abbattere non solo il 70% dei costi di stampa, ma anche sino al 95% dei consumi energetici. Epson è stata pioniera nell’offrire alle aziende un punto di vista inedito sul tema della sostenibilità ambientale e dell’efficientamento energetico in azienda. Un ambito in cui spesso l’attenzione tende a concentrarsi altrove, sugli impianti di illuminazione o di condizionamento, Epson ha voluto portare alla ribalta, invece, un altro aspetto: le stampanti possono essere un fattore chiave per investire nella sostenibilità energetica di un ufficio, perché rappresentano circa il 10% dell’energia totale consumata (una quota quasi equivalente a quella dei PC). A dirlo sono i dati di un sondaggio commissionato dalla società nel 2018.

Ricaricare i serbatoi delle Epson Ecotank è molto semplice e veloce

Come funziona la tecnologia inkjet Epson

È il sistema “a freddo” Heat-Free la chiave dell’innovazione introdotta dall’inkjet Epson. Mentre le stampanti laser richiedono calore e molta elettricità, per fondere il toner sulla carta, le stampanti a getto d’inchiostro Epson, al contrario, consumano poca energia, perché le goccioline di inchiostro vengono espulse dall’azione di elementi piezoelettrici che si contraggono sotto una piccola tensione. Secondo le ricerche commissionate da Epson nel 2015, rispetto alle stampanti e ai multifunzione laser, su tirature fino a 80.000 copie, alcuni modelli di stampanti inkjet sono in grado di ridurre il consumo di energia del 96% (quasi 50 kWh) e di abbattere i rifiuti prodotti fino al 99% (80 kilogrammi).

Una fase del processo di produzione delle testine di stampa Epson PrecisionCore, utilizzate nelle stampanti WorkForce

Perché l’inkjet aiuta l’economia circolare

Non è solo il minore impatto energetico, però, a rendere green questa tecnologia, ma anche l’attenzione all’economia circolare grazie alla riduzione dell’utilizzo di materiali e quindi della produzione di rifiuti e di scarti. Le stampanti inkjet richiedono meno assistenza e le inkjet Epson per l’ufficio WorkForce Pro RIPS” e “WorkForce Enterprise hanno un vantaggio in più: sono dotate di sacche di inchiostro ricaricabili che arrivano a supportare la stampa di fino a 100.000 pagine, assicurando un’altissima autonomia e minimi fermi-macchina. L’impatto sull’ambiente è bassissimo: niente più rulli e fusori da cambiare periodicamente, niente toner da smaltire. Le sacche e i flaconi occupano pochissimo spazio e non richiedono particolari accorgimenti per essere smaltiti.

La tecnologia inkjet Epson ha meno parti da sostituire rispetto a un’analoga laser

La rivoluzione sostenibile parte dalle aziende

Quale sarebbe l’impatto complessivo sull’economia e sull’ambiente, con il passaggio dalla tecnologia laser a quella inkjet? Lo scenario prospettato da Epson è di una diminuzione dei costi fino a 134 milioni di euro per l’Europa. Ma è l’impatto sulla sostenibilità ambientale, più che su quella economica, il vero dato da non sottovalutare: l’utilizzo negli uffici delle stampanti con sacche di inchiostro, infatti, porterebbe in Italia a una riduzione di 43 milioni di Kg di CO2. Il potenziale risparmio energetico annuale stimato è di quasi 133 milioni di kWh, una quantità di energia che permetterebbe di alimentare una flotta di 88.000 auto elettriche per un anno. Nel complesso, su scala europea, si prevede invece il risparmio di oltre 1 miliardo di chilowattora nei consumi energetici e una diminuzione di 409 milioni di kg all’anno di emissioni di CO2.

Autonomia di 50.000 pagine con le sacche di inchiostro delle Epson WorkForce Pro monocromatiche

L’impatto del Covid sulle vendite di stampanti inkjet

Con il cambiamento delle abitudini, conseguente alla pandemia, e con l’irrompere improvviso del remote working in azienda, a crescere, secondo i dati Contex è soprattutto la vendita di modelli di stampanti adatte all’ambiente di casa (fino a + 36,3% su base annua). A trascinare questo boom sono i dispositivi con serbatoio d’inchiostro, che sono stati particolarmente apprezzati, e che potrebbero chiudere l’anno con una quota di quasi il 5% in più rispetto al 2019.

Epson che nel 2014 è stata la prima a lanciare in Europa e in Italia stampanti inkjet con serbatoi e flaconi, le EcoTank, è stata subito pronta a proporre alle società e a chi lavora da casa lo strumento adatto in termini di efficienza operativa, ma anche sostenibilità economica, praticità (lunga autonomia senza cambiare le cartucce) e minimo impatto anche ambientale (rifiuti inesistenti).

Un cambiamento anche culturale

L’attenzione da parte delle aziende anche per chi lavora a casa è indice, più che di una tendenza dominante, di una vera rivoluzione in corso anche da un punto di vista culturale: la stampa inkjet per molto tempo è stata considerata una scelta “atipica” per l’utilizzo mainstream e relegata a mercati di nicchia come la fotografia, la grafica o il tessile. Solo di recente si è cominciato a valutare l’utilizzo della tecnologia inkjet anche per le attività di ufficio.

La tecnologia inkjet, in particolare Epson, è in grado di produrre stampe di qualità professionale grazie a un monitoraggio di forma e volume delle gocce d’inchiostro. Una precisione che, oggi, non impatta sulla velocità e sulla produttività: i modelli più recenti sono fino a tre volte e mezzo più veloci nella stampa della prima pagina rispetto alle stampanti e ai multifunzione laser a colori. I nuovi dati potrebbero essere indice di una trasformazione dei bisogni dei diversi target del settore e la conferma di un trend più generale: l’attenzione alla sostenibilità, sia per le aziende che per i consumatori, non è stata spazzata via dal Covid-19. Anzi i dati sembrano dire il contrario.

I comportamenti aziendali sostenibili sono davvero importanti?

Nel luglio di quest’anno Epson ha intervistato oltre 4.000 persone in 26 Paesi europei per comprendere le loro convinzioni e le aspettative sui comportamenti sostenibili dei loro datori di lavoro e dei marchi da cui acquistano.

Il 75% crede che, sulla scia del Covid-19, i propri datori di lavoro dovrebbero prestare maggiore attenzione agli aspetti sociali e ambientali e afferma che questi punti fondamentali non sono stati pienamente integrati nei piani di ritorno al lavoro.

Per il 71% dei dipendenti la responsabilità ambientale è di grande importanza, sia nel lavoro sia nella vita privata, mentre il 78% ritiene che le forti credenziali ambientali e sociali espresse da un’azienda possano influenzare la percezione del brand, la fedeltà al marchio e le prestazioni aziendali.

Da parte loro, i decision maker aziendali concordano e riconoscono un ruolo maggiore agli aspetti ambientali e di impatto sociale, insieme ai responsabili IT che sono tra i leader in questo ambito, con il 79% che dichiara che la sua importanza non farà che aumentare.

Infine, la durata del prodotto, l’efficienza energetica e la riduzione dei rifiuti sono state citate come le caratteristiche più essenziali per il “lavoro a domicilio” e il 70% delle persone ha dichiarato che avere almeno una di queste tre è fondamentale.

I multifunzione Epson WorkForce Enterprice WF-C21000, WF-C20600 e WF-C20750 hanno un’autonomia che arriva a 100.000 pagine

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