Si deve al matematico Clive Humby l’espressione secondo cui i dati sono il nuovo petrolio. Nonostante i 17 anni trascorsi dal suo conio, la validità di fondo di questa frase non è mai stata messa in dubbio. Allora come oggi semmai occorre un metodo e delle tecnologie ad hoc per estrarre e trasformare in carburante l’“oro nero”.
Fuor di metafora, servono delle soluzioni per gestire i dati, sviluppare modelli e portare in produzione i cosiddetti insight. Queste soluzioni, che solitamente appartengono al campo del Data Management, consentono di accedere ai dati provenienti da diverse fonti e di integrarli in funzione degli obiettivi di business dell’azienda.
Lungo questo itinerario, il ricorso all’Intelligenza Artificiale (AI) rappresenta una possibilità sempre più ricercata in tutte le fasi del processo. Da quella iniziale di data preparation, che può essere semplificata grazie a motori di raccomandazione, a quella di modellazione in cui gli algoritmi di machine learning aiutano a prendere decisioni più pertinenti, fino all’automazione delle attività una volta rilasciato il progetto. Se questo è vero in generale per qualsiasi settore di mercato, lo è ancor di più per quelli in cui la quantità di dati e la loro eterogeneità rendono particolarmente complesse l’“estrazione” e la “trasformazione”, ovvero l’ETL (Extract, Transform, Load).
L’utilizzo dei dati in sanità: il caso azienda ospedaliera di Alessandria
Uno di questi è sicuramente il settore sanitario che, complice la pandemia e sulla spinta delle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, sta provando a cambiare pelle. Basti pensare che in Italia il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) ormai è una realtà con un totale di 57.663.021 attivazioni. Il che non corrisponde all’effettivo utilizzo, visto che ogni Regione si muove in regime di “concorrenza” rispetto allo Stato in base alla riforma del titolo V della Costituzione che risale al 2001.
Ciò non toglie che il legislatore stia puntando a garantire l’interoperabilità tra sistemi regionali FSE per evitare la sussistenza di barriere nell’accesso degli italiani alle cure e all’assistenza di cui hanno diritto. Uno stimolo ulteriore per tutti gli enti sanitari territoriali affinché repository e registri locali di dati e documenti vengano standardizzati.
L’Azienda Ospedaliera di Alessandria, ad esempio, sta sfruttando tecniche avanzate di analisi, di machine learning e di Intelligenza Artificiale per raggiungere questo scopo. Per farlo si avvale della piattaforma SAS Viya che permette di «processare autonomamente milioni di dati, documenti e informazioni, nonché di trovare automaticamente elementi di transcodifica e identificare un vocabolario comune, che andremo poi a inserire all’interno dei nostri sistemi applicativi e del nostro sistema informativo ospedaliero» spiega Dario Ricci, Direttore Area ICT dell’Azienda Ospedaliera piemontese.
La mole di dati che l’Azienda Ospedaliera di Alessandria è chiamata a gestire è enorme. Per questo occorrono strumenti in grado sviluppare un vocabolario unico che rispetti gli standard FSE nazionali.
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Dario Ricci
In che modo Iveco Group impiega SAS Viya e AWS per i suoi dipendenti
Nella selezione delle piattaforme per il Data Management generalmente i fattori dirimenti sono 2, tempo e costi. SAS, per certificare i livelli di performance della sua tecnologia, ha incaricato Futurum Group di mettere a confronto Viya con soluzioni analoghe, conducendo più di 1.500 test.
I risultati dello studio, consultabili qui, attesterebbero una velocità in media 30 volte superiore a paragone dei competitor e una riduzione dei costi operativi del cloud pari all’86%. Che oggi il cloud sia la strada maestra per l’innovazione di molte organizzazioni, lo si ricava da diverse indagini, a cominciare da quella condotta ogni anno dall’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano.
Tra i clienti di SAS si può citare Iveco Group. Il noto gruppo specializzato nella progettazione, produzione e vendita di veicoli commerciali, ha scelto SAS Viya su AWS per migliorare il design dei veicoli e la diagnostica remota per i suoi camion. L’opzione del cloud è stata dettata dal fatto che attualmente le sedi produttive di Iveco in tutto il mondo ammontano a 29 e che il gruppo coordina 31 centri di ricerca e sviluppo.
In totale, sono 35 mila le persone che lavorano per l’azienda. Motivo per il quale «un prerequisito era avere un singolo strumento condiviso che riunisse tutti i nostri dati in un unico luogo. Implementando SAS nel cloud, siamo in grado di rendere i dati e i report appena creati disponibili ai dipendenti di tutto il mondo» sottolinea Stefano Rozzi, Telematics Quality and Field Analysis Manager di Iveco Group.
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Stefano Rozzi
Comelit Group, dall’on premises al Cloud per l’analisi e la gestione finanziaria
Un altro caso indicativo del binomio di SAS Viya con il cloud è quello di Comelit Group. Azienda italiana che opera da 67 anni nell’ambito della citofonia e della videosorveglianza con oltre 900 dipendenti e 6 centri di ricerca, è un cliente storico di SAS. «Nel corso del tempo abbiamo notevolmente ampliato non solo le modalità di utilizzo dell’analisi SAS, ma anche la base di utenti aziendali che ne beneficiano» afferma Gianantonio Carli, CIO della società, evidenziando che oggi «la piattaforma SAS Viya è il cuore tecnologico del nostro dipartimento finanziario che sfrutta il potere dell’analisi dei dati sia per l’amministrazione sia per il controllo di gestione».
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Gianantonio Carli
Comelit Group ha ampliato man mano il proprio business, aggiungendo al suo portafoglio classico anche gli allarmi antifurto, insieme ai sistemi di domotica, di controllo accessi e di prevenzione antincendio. Una complessità che ha reso sempre più necessaria la capacità di analizzare grandi quantità di dati in chiave contemporanea. «In pochi anni siamo passati dalla storica piattaforma SAS on-premises alla versione di SAS in cloud. Con SAS Viya su Google Cloud possiamo sfruttare appieno il potenziale del cloud insieme a moderne tecnologie di machine learning e Intelligenza Artificiale» sostiene Renato Ferraresi, COO di Comelit Group.
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Renato Ferraresi
Questo caso, analogamente agli altri 2 ricordati in precedenza, dimostra in che modo il Data Management impieghi cloud e AI per accelerare la trasformazione del petrolio in combustibile. Una trasformazione che, a prescindere dal comparto in cui avviene, richiede piattaforme come SAS Viya per diventare effettiva.