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Tante innovazioni nel settore del credito: cosa ci aspettiamo dal mutuo del futuro?



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Per migliorare il servizio e rispondere alle nuove esigenze dei clienti, è necessario digitalizzare e rendere più efficiente il canale di erogazione dei mutui. Le nuove tecnologie e l’AI offrono nuove opportunità. L’esperienza di Genio Diligence

Pubblicato il 6 mag 2024

Daniele Giuliani

Ceo di Genio Diligence



mutuo concept
Immagine di JOURNEY STUDIO7 da Shutterstock

Negli ultimi anni, l’erogazione del credito ha vissuto una trasformazione epocale, guidata da tecnologie all’avanguardia che hanno rimodellato il finanziamento del mutuo e del prestito.

In primis è cambiata la clientela che si approccia a questi prodotti. Dalle analisi dei nostri dati interni in particolare nella profilazione degli utenti per una domanda di mutuo è emerso come la fascia più importante sia quella rappresentata tra i 31 e 35 anni. La generazione dei Millenial, più avvezzi sicuramente all’utilizzo di canali digitali, è anche più aperta alla condivisione di dati personali, se consentono di ottenere prodotti finanziari più convenienti e coerenti con le loro necessità.

Da questa premessa, è evidente come si siano sviluppati da una parte una pletora di attori digital native in grado di intercettare il nuovo bisogno e riuscire a rispondere in maniera tempestiva. Dall’altro però permane la presenza di realtà consolidate, più riconosciute sul mercato e sinonimo di sicurezza. Si passa così da un modello tradizionale a un modello aperto alle collaborazioni. Genio Diligence, che opera da oltre 10 anni offrendo servizi rivolti al settore della mediazione creditizia e bancaria, è stata testimone di grandi cambiamenti e sicuramente ha adattato di conseguenza la propria offerta.

Il settore mutui ha bisogno di rinnovarsi

A differenza dei prestiti, che sono stati oggetto di una forte ondata di innovazione, riducendo drasticamente il tempo di analisi del profilo creditizio e quindi l’erogazione quasi in tempo reale, il settore dei mutui ha ancora bisogno di aggiornamenti. Tuttavia, l’aumento dei punti di contattato con il cliente potrebbe aprire la strada a nuove modalità di erogazione.

Da un’analisi di ABILAB, nel 2024 il settore bancario sarà particolarmente sensibile agli investimenti nella sicurezza informatica, nella modernizzazione delle infrastrutture, nell’ottimizzazione della governance dei dati, nel digital onboarding e nell’Intelligenza Artificiale.

Ci ritroviamo pienamente in questa previsione: infatti, da tempo stiamo collaborando con gli attori creditizi che necessitano di digitalizzare e rendere più efficiente il canale di erogazione dei mutui.

Un esempio tangibile è il progetto di digitalizzazione del canale della mediazione creditizia per Credit Agricole, che abbiamo supportato sviluppando una piattaforma hub per la raccolta delle domande di mutuo dalla rete terza convenzionata.

Questo rappresenta un progetto esemplificativo di connubio tra la tecnologia e la consulenza umana, che viene abilitata e rafforzata, con un approccio phygital. Infatti, la clientela manifesta il desiderio di essere accompagnata nelle diverse fasi e simultaneamente può avere facilità di fruizione in completa sicurezza. L’impiego di algoritmi di Intelligenza Artificiale ha garantito un aumento nei livelli di efficienza elaborando in maniera automatica e veloce un’elevata mole di documenti anagrafici e reddituali, evitando operazioni manuali ripetitive. Altro fattore chiave è sicuramente una gestione ottimizzata della data governance che prevede l’impiego di modelli di aggregazione e integrazioni di nuove banche dati ufficiali per fornire indici predittivi e reportistiche accurate. L’importanza della gestione di dati veri e certi è forte, perchè pone il cliente nella posizione di prendere le migliori decisioni possibili.

Un’altra esigenza fondamentale che riscontriamo è la domanda di soluzioni di digital onboarding. Con l’aumentare di servizi erogati da remoto nell’ambito finanziario, questa componente è diventata strategica per garantire una qualità di servizio percepito elevato. Gli istituti creditizi pianificano importanti investimenti su questo fronte per assicurare facilità di esecuzione della delivery del servizio, il monitoraggio dei dati per avere un controllo continuo sulla qualità e sulle opportunità di sviluppo di nuovo business e infine, l’intero modulo dell’antifrode per proteggere dal rischio operativo e creditizio.

Genio Diligence opera nell’antifrode documentale da sempre e ha rinnovato le modalità di analisi dei documenti anagrafici e reddituali per rispondere ai bisogni di verifica e autenticazione del soggetto in molteplici modalità: acquisizione dei dati in automatico con AI, tramite SPID o videconference. Segue un processo di validazione delle informazioni attraverso controlli incrociati con diverse banche dati, quali Scipafi, Agenzia delle Entrate e patrimonio informativo interno. Queste analisi consentono di fornire un indice di confidenza sull’attendibilità del soggetto. Infine, vengono eseguite tutte le verifiche KYC (Know Your Customer) e AML (Anti Money Laundering), necessarie per rimanere conformi ai requisiti normativi. Soprattutto nell’ambito della mediazione creditizia, per i promotori finanziari o nel controllo delle reti terze questi accertamenti continui si rivelano essere di alto valore aggiunto anche per un ritorno di immagine dell’istituto stesso.

Cosa ci aspettiamo dal mutuo del futuro? Il cliente avrà la possibilità di usufruire della consulenza abbinata a piattaforme e tool in grado di facilitare e semplificare drasticamente una richiesta di finanziamento per l’acquisto della casa.

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