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Unified Communication and Collaboration, Gruppo Project: così si incrementano agilità e competitività

L’emergenza ha accelerato l’adozione delle pratiche tipiche del Modern Workplace: smart working, team ibridi e uffici diffusi. Ora le aziende chiedono tecnologie e design di qualità capaci di rafforzare il brand e l’experience degli utenti. Le novità in ambito UCC saranno al centro del webinar “Soluzioni di collaborazione Logitech per Microsoft Teams” il prossimo 8 febbraio

Pubblicato il 24 Gen 2022

Group of people working in a modern board room with augmented reality interface, all objects in the scene are 3D

Anche le soluzioni di Unified Communication & Collaboration (UCC) sono cambiate con la pandemia: lo smart working prima, e la cultura del lavoro ibrido adesso, hanno accelerato la spinta verso le tecnologie per la comunicazione integrata dando una nuova definizione della UCC. Non si tratta solo di collegare le persone da casa perché impossibilitati a raggiungere gli uffici, ma di consentire di lavorare in modo semplice e produttivo ovunque ci si trovi.

«Il mondo è cambiato in questi due anni e i clienti hanno alzato l’asticella delle loro richieste», afferma Roberto Vicenzi, Digital Innovation Manager e Amministratore Delegato di Centro Computer, società del Gruppo Project specializzata in tecnologie, servizi e soluzioni IT per le aziende. «In piena emergenza c’è stata la corsa a collegare i dipendenti comunque fosse possibile per continuare a lavorare. Adesso abbiamo capito che il lavoro ibrido è il nuovo modo di essere produttivi e agili ed è qui per restare. Le aziende vogliono strumenti che – vadano oltre la risposta della prima ora. Sono più attente all’avanguardia tecnologica, agli hardware e software di qualità, all’interfaccia utente intuitiva, veloce, soddisfacente».

Lo stato dell’arte dell’UCC sarà il centro del webinar “Soluzioni di collaborazione Logitech per Microsoft Teams” che Centro Computer (qui il link per iscriversi) organizza con il partner Logitech l’8 febbraio prossimo alle ore 11. Verranno illustrate le ultime soluzioni hardware del vendor dedicate alle sale riunioni che rispondono alle nuove esigenze del lavoro ibrido. Un focus speciale sarà su Tap Scheduler, il pannello di pianificazione per le aule meeting che si integra con le soluzioni di Microsoft Teams, Zoom Rooms, Robin e Meetio per indicare la disponibilità a distanza e fornire dettagli sulla riunione da vicino.

Lo Scheduler è un dispositivo digitale che rende più veloce prenotare le sale riunioni in ufficio. Può essere installato all’esterno di qualsiasi sala e aiuta i dipendenti a trovare facilmente la stanza giusta o permette di prenotare una stanza per riunioni informali o programmate. La prenotazione può avvenire dal calendario di Microsoft Outlook (Tap Scheduler può essere facilmente configurato come pannello di Teams) oppure direttamente dallo schermo touch, dove una fascia luminosa verde indica che la sala è a disposizione. Il dispositivo ha anche un look accattivante, in linea con la qualità caratteristica di Logitech, i cui prodotti sono realizzati mettendo al centro l’esperienza dell’utente nell’interazione col digitale e il design.

La UCC oggi vuol dire infatti anche rendere gli uffici fisici più digitali, con una nuova organizzazione degli spazi. «Centro Computer si occupa ovviamente solo delle soluzioni tecnologiche», chiarisce Vicenzi, «ma è anche vero che la riorganizzazione degli spazi fisici e l’impiego di software e hardware sono due aspetti che tendono a convergere, perché il digital workplace può essere Microsoft Teams, Microsoft 365, la sala riunioni virtuale oppure quella fisica. E qui interveniamo noi con un partner come Logitech, che fornisce dispositivi, come le telecamere e i sistemi audio, all’altezza di quello che i clienti ci chiedono».

Tutte le aziende si trovano oggi a dover gestire sale riunioni nel loro lavoro. La videoconferenza ha sempre un suo “bon ton”, dalla scelta dello sfondo all’opportunità di rendere ben visibile il logo aziendale, dalla dotazione tecnologica alla condivisione di contenuti. Per alcune imprese, però, occorre configurare sale molto grandi, per migliaia di utenti. Non basta una soluzione plug-and-play, ma servono progetti dedicati e personalizzati. Qui entra in gioco TECHLIT SCM, società del Gruppo Project, specificamente rivolta ai progetti di communications e collaboration nelle sale riunioni e nel digital signage per clienti enterprise.

«La UCC nel lavoro ibrido è giunta alla fase della consapevolezza. Le imprese sanno che cosa vogliono e ci chiedono tecnologie di qualità, sicurezza dei dispositivi e user experience», sottolinea Luca Fabianoco-fondatore e AD di TECHLIT SCM. «TECHLIT SCM crea per i clienti un’architettura delle infrastrutture che garantisce l’integrazione dei sistemi hardware e software perché non si creino criticità e l’esperienza sia sempre “seamless”, priva di interruzioni».

Centro Computer fonda la sua proposta software sugli strumenti di Microsoft e l’AD Vicenzi sottolinea che nella suite dell’azienda americana non ci sono solo Microsoft 365 e Teams, ma anche la soluzione per la fonia Teams Phone. «Centro Computer ha eliminato il telefono fisso e il centralino in azienda già dal 2015», racconta Vicenzi. «Ma ora tante imprese italiane hanno acquisito familiarità con il cloud, la collaboration e il lavoro da remoto e la fonia di Teams è una soluzione che può essere integrata nel percorso di trasformazione digitale con grandi vantaggi».

Con Teams Phone il centralino aziendale diventa un software esattamente come è Teams per la collaborazione. Il computer portatile o lo smartphone sono il nostro telefono e per comunicare basta una cuffia wireless. Possiamo ricevere le telefonate ovunque ci troviamo e da qualunque device gestendo le call secondo le necessità.

«Nella digital transformation la nostra sfida è accompagnare i clienti in modo che sfruttino al massimo e il più velocemente possibile le tecnologie che proponiamo», conclude Vicenzi. «Anzi, direi che ora possiamo fare un ulteriore salto in avanti nell’implementazione della UCC e cominciare a ritenerla non solo una trasformazione, ma un vero motore di innovazione digitale».

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