Service desk

Una migliore gestione degli end point per Gruppo ILLVA Saronno

La società sta progressivamente sostituendo il parco macchine con nuovi device basati su tecnologia vPro, con l’obiettivo di migliorare il monitoraggio da remoto. Grazie alla soluzione implementata da CBT, il tempo necessario per risolvere le problematiche tecniche si è ridotto dal 30 al 90%. Il costo orario di intervento è passato da 80 a 56 euro.

Pubblicato il 22 Mar 2013

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Il Gruppo ILLVA Saronno, con i suoi oltre 1.000 dipendenti e 23 società controllate in Italia e all’estero, è una delle più grandi multinazionali italiane a forte diversificazione di business: alcolici quali Disaronno – distribuito oggi in 160 Paesi -, Rabarbaro Zucca e Artic Vodka, TIAMARIA; vini di qualità tra cui Corvo, Duca di Salaparuta e Florio; semi-lavorati per gelati e prodotti da forno.

Le esigenze
Il Gruppo pone tra i propri obiettivi il perseguimento dell’eccellenza anche in ambito IT, con particolare attenzione alla razionalizzazione dei tempi e dei costi, limitando al massimo gli interventi on-site e quindi massimizzando il tempo di disponibilità dei dispositivi.

Da qui la spinta a identificare una tecnologia in grado di gestire i propri end point – si parla di 1.170 device e circa 650 postazioni di lavoro distribuite su tutto il territorio nazionale – che nel contempo potesse ridurre i costi complessivi e standardizzare tutto il processo, dalla delivery fino alla disponibilità di un service desk specializzato.

La soluzione
Con la consulenza di CBT – Gruppo che con l’offerta EasyWare gestisce in outsoucing i sistemi informativi di ILLVA Saronno – alla fine la scelta è ricaduta sulla tecnologia vPro di Intel.

I motivi di questa scelta partono dalla considerazione che le problematiche legate agli end point non riguardano più tanto la parte hardware, sempre più affidabile, quanto gli strati sovrastanti.

In questo senso, la tecnologia vPro consente di avere visibilità su tutti i componenti delle macchine ed effettuare da remoto, in maniera centralizzata, il monitoraggio, l’aggiornamento, la diagnosi e la riparazione dei device, anche se il sistema operativo è in crash. Di fatto, è possibile mantenere sempre aggiornati gli applicativi che insistono sulle diverse macchine, inclusi i software di sicurezza, andando a intervenire al di fuori degli orari di lavoro.

Sempre in tema di sicurezza, la tecnologia vPro attiva dei meccanismi di protezione a livello hardware in caso di furto. La protezione può essere innescata da remoto e permane anche se si reinstalla il sistema operativo o si sostituisce il disco rigido

Date queste considerazioni, la scelta è stata quindi di sostituire le macchine giunte al termine del ciclo di vita con nuove soluzioni – fisse e mobili – basate su processori Intel Core i5 vPro.

I benefici
Con la progressiva sostituzione degli end poi obsoleti, gli operatori del Service Desk possono ora intervenire sulle nuove macchine del Gruppo da remoto, ovunque si trovino gli utilizzatori, purché abbiano accesso a una connessione di rete LAN, WAN o Wi-Fi.

Già dai test effettuati alla fine della prima implementazione, i risultati sono stati soddisfacenti. “In generale il tempo necessario per risolvere le problematiche tecniche sugli end point è stato ridotto dal 30 al 90%”, ha dichiarato Antonio Pisano, CIO del Gruppo ILLVA Saronno. Un risparmio che ovviamente si traduce anche in termini economici visto che, in media, il costo orario di un intervento, per CBT, è sceso da 80 a 56 euro circa.

Il tempo necessario per fare l’inventario di 100 PC è diminuito del 97%, quello per l’installazione di un nuovo applicativo su 20 PC del 99%, la diagnosi dei problemi software dell’83%, il downtime per la risoluzione delle problematiche hardware on site dell’83% e per quelle hardware del 70% circa.

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