Sogei è l’hub digitale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che traduce le esigenze di innovazione in benefici per i cittadini, le imprese e le istituzioni attraverso l’offerta di soluzioni, competenze e asset.
La sua mission è partecipare con le istituzioni e gli utenti alla modernizzazione e digitalizzazione dei processi del sistema Paese offrendo servizi semplici, veloci e completamente digitali ai propri stakeholder. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda ha recentemente definito un modello etico di sviluppo del software che coinvolge l’intera popolazione aziendale.
Elena Dobrilla, Chief Ethics Officer e Responsabile Organizzazione, Processi e Dimensionamenti, ed Elisa Pietropaoli, Responsabile Qualità e Processi di Sogei, hanno approfondito questo argomento durante il quarto workshop dell’Osservatorio Digital Transformation Academy dal tema “Etica, sostenibilità e inclusione nella trasformazione digitale”, presentando il percorso da loro svolto nella creazione di un modello etico all’interno dell’azienda.
Who's Who
Elena Dobrilla
Etica by Design
“Già dal 2019, forti degli indirizzi del nostro piano industriale triennale, che poggia i suoi pilastri sull’etica e la sostenibilità, abbiamo affrontato questi temi e indagato lo scenario intorno a noi, partendo dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Uomo e dalle Ethics Guidelines dell’UE – ha raccontato Pietropaoli -. Siamo quindi stati ispirati a definire un’Etica by Design. Dal momento che la nostra mission è creare servizi digitali, volevamo portare questo approccio in maniera pragmatica nella vita lavorativa quotidiana. Abbiamo consultato il Principled AI di Harvard, la mappatura che indaga quanto i principi considerati alla base dello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale contemplino l’etica e approcci «rights-based», che ci ha portato ad identificare gli otto temi che accompagnano il nostro modello. Oltre a questo, ci siamo affidati anche all’ADMS (Automated Decision Making System – ndr), lo studio che propone un sistema di principi e due checklist per svolgere un Impact Sssessment a sistemi che vogliono automatizzare decisioni nell’ambito della Pubblica Amministrazione, e questo ci ha permesso di scegliere gli strumenti utili per la parte di execution”.
Who's Who
Elisa Pietropaoli
La genesi del progetto
Il progetto è partito con un’attività di sensibilizzazione da parte di Padre Paolo Benanti, teologo e accademico italiano, che ha stimolato le prime riflessioni e l’inquadramento del tema etico nel contesto di Sogei, affinché i servizi dell’azienda si focalizzassero sul benessere dei fruitori, ovvero i cittadini.
È stata poi somministrata una survey rivolta al Top Management, per comprendere i principi e i valori condivisi da queste figure all’interno di Sogei. Da qui è stata elaborata una Tavola dell’Etica Digitale, sintesi di questi principi e valori, integrata con il dibattito internazionale sul tema. Sono stati, quindi, coinvolti tutti i ruoli del processo produttivo all’interno dei cosiddetti Ethical Labs, sessioni di co-progettazione per individuare requisiti e best practice da seguire durante il processo di sviluppo software, e per creare spazi condivisi in cui vivere l’etica digitale.
“Il risultato di questo lavoro è il Manifesto dell’Etica Digitale, formalizzazione del Modello di Etica Digitale per rendere l’etica un valore aggiunto che accompagna l’intero processo di sviluppo del software”.
I quattro driver del modello di Sogei: Wellbeing, Accountability, Fairness, Explicability
Il modello si può suddividere in tre livelli operativi, correlati a quattro principi fondamentali denominati Ethical Driver: Wellbeing, Accountability, Fairness, Explicability. A ciascuno di questi principi corrispondono determinati valori etici (Ethical Value), che a loro volta fanno riferimento a temi e requisiti etici, ossia ciò che i servizi di Sogei devono garantire. “Il modello introduce temi e requisiti etici ritenuti da noi imprescindibili. Tra questi emerge l’aspetto umano del processo, dal punto di vista sia della responsabilità sia del coinvolgimento. Nel servizio/prodotto la decisione umana è supportata dall’Intelligenza Artificiale, senza però essere esclusa da essa”, ha spiegato la manager.
Un ultimo livello, più trasversale, definisce come viene messo in pratica questo modello. L’approccio è basato su checklist. Dapprima, quella di Triage produce l’identikit del progetto per valutare preliminarmente la rilevanza dei temi etici, evidenziando quando è necessario un approfondimento analitico successivo. A fronte dei temi etici risultati rilevanti nel Triage, segue la checklist di sviluppo da compilare nel corso dello sviluppo del progetto/servizio, al fine di individuare e mettere in atto azioni di risposta e best practice.
Sogei, un equilibrio di innovazione e capitale umano
Sogei rappresenta un esempio virtuoso di come si possa raggiungere un equilibrio tra la spinta esercitata dai trend innovativi e l’attenzione alla componente umana all’interno delle imprese. Temi come l’etica, la sostenibilità e l’inclusione sono sempre più importanti nel contesto attuale: diventa quindi necessario definire e sviluppare progetti innovativi strutturati e pensati per il benessere dei propri stakeholder.
“Ad oggi, Sogei ha attiva la sperimentazione in diversi ambiti progettuali, come giustizia e parità di genere, ed è in corso l’attività di formazione degli Ethical Trustee, figure di riferimento individuate nell’organizzazione per garantire una piena e consapevole adozione del Modello Etico, che assicurino e supportino il processo di sviluppo del software in modo da apporre un sigillo etico sui nostri servizi/prodotti”, ha concluso Pietropaoli.