le priorità dei cio nel 2013

L’innovazione di Amadori in cerca di nuovi percorsi

Per la genesi dell’innovazione, il Gruppo, che da 40 anni commercializza carni avicole, sta sperimentando nuovi percorsi poco strutturati che riguardano sia i processi interni sia la relazione con il consumatore, per produrre risultati concreti. Assumendosi i relativi rischi. Intervista a Gianluca Giovannetti, Direttore Sistemi Informativi, Organizzazione ed attuazione Strategia

Pubblicato il 11 Feb 2013

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Gianluca Giovannetti, Direttore Sistemi Informativi, Organizzazione ed attuazione Strategia, Amadori

Il Gruppo Amadori, una delle principali aziende europee di produzione e commercializzazione di carni avicole (pollo e tacchino), ha intrapreso un importante percorso di innovazione che sta trasformando la società, nata 40 anni, in un prestigioso Gruppo alimentare italiano. Questa trasformazione coinvolge anche la Direzione ICT e richiede un certo livello di rischio “a cui la community ICT non è abituata” sottolinea Gianluca Giovannetti, Direttore Sistemi Informativi, Organizzazione ed attuazione Strategia dell’azienda. “Siamo però costretti a questo rischio per proporre sempre asset di innovazione, che producano risultati misurabili su cui è possibile confrontarsi con il Business. Intraprendiamo così percorsi poco strutturati, difficilmente definibili, adottando quasi una logica di start-up interna, integratore di nuovi servizi e nuovi processi”.

All’interno dell’azienda si sta quindi seguendo un processo di genesi dell’innovazione in direzione sia interna sia esterna: si ricorre alla digitalizzazione dei processi, tanto di base quanto core, che mixano per esempio temi di smart working e consumerizzazione. Tale orientamento è d’altro canto in linea con gli orientamenti del consumatore, che ripone la sua fiducia su di un’azienda che in passato lo ha soddisfatto: “con il cliente dalla propria parte, per un’azienda come Amadori risulta quindi più facile osare di più in sfere di carattere relazionale”. Nell’innovazione verso l’esterno il tema principale è invece la sfida del 2013 per diventare un’azienda b2b2c. Si tratta di un processo in via di evoluzione al fianco del Marketing e del Trade Marketing, unità con cui la Direzione ICT condivide l’assunto che l’esperienza nel mondo digitale aiuti e in alcuni casi rafforzi quella nel mondo fisico.

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