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In leggero aumento l’outsourcing delle attività logistiche in Italia

Si tratta di un settore importante, che cresce grazie all’export – anche se a tassi solo leggermente superiori all’inflazione – e che prosegue nel lento cammino verso una inevitabile maggiore concentrazione. Uno studio della School of Management del Politecnico di Milano

Pubblicato il 09 Nov 2012

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Il settore della Contract Logistics, che comprende tutte le declinazioni dell’outsourcing di attività e processi logistici, dalle decisioni di outsourcing di tipo strategico alle decisioni di outsourcing di tipo tattico, nel 2010 in Italia valeva 73,7 miliardi di euro di fatturato (escludendo i trasporti aereo e navale) e per un totale di ben 110.000 imprese, legate da complesse relazioni di subfornitura. I dati emergono dal rapporto sulla Contract Logistics presentato dalla School of Management del Politecnico di Milano.

Si tratta di un settore importante, in crescita – anche se a tassi solo leggermente superiori all’inflazione e prevalentemente per la tenuta/crescita dell’export italiano – e che prosegue nel lento cammino verso una inevitabile maggiore concentrazione: sono circa 5.000 le imprese in meno tra il 2009 e il 2010.

Sono prevalenti i servizi di logistica più semplici (trasporto e magazzino) spesso acquistati secondo modelli di “Commodity Outsourcing”, mentre sono meno diffusi – pesano per circa il 20% a valore – i servizi di logistica più completi e che corrispondono a scelte più “decise” di “Strategic Outsourcing” da parte dei committenti.

Più in dettaglio, nel 2010 il tasso di crescita è stato pari al +3,5% in termini nominali rispetto al 2009. La crescita in termini reali, ottenuta eliminando l’effetto dell’inflazione, risulta del 2% e conferma una ripresa del mercato – seppur parziale – dopo l’annus horribilis 2009. Tale crescita è legata alla ripresa del PIL italiano (+0,7%) e all’aumento significativo delle esportazioni (+14,1%).

Il numero complessivo di aziende è passato da 114.491 a 108.967, con una riduzione del 4,8%. Le riduzioni più rilevanti hanno interessato gli Autotrasportatori organizzati in società non di capitali (c.d. “padroncini”), con un calo di 5.579 operatori (-6,2%), e gli Operatori logistici, con un calo di 157 operatori (-14,2%). Relativamente a questa ultima tipologia di operatori, è interessante osservare che il fenomeno interessa soprattutto le aziende con un fatturato inferiore a 5 milioni di €.

Per il 2012 e 2013 si prevede una situazione di stabilità, legata alla difficile situazione economica del Paese, solo in parte compensata da maggiori servizi logistici a supporto delle esportazioni.

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