mercato del lavoro

Esperti del software in cima alla lista delle professioni difficili da reperire

Fra i laureati, quattro delle prime dieci posizioni riguardano il corso di Ingegneria informatica. In generale, mancano soprattutto i “dottori” con indirizzo scientifico, matematico e fisico. La stima di Unioncamere e Ministero del Lavoro

Pubblicato il 28 Nov 2013

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Ogni cento assunzioni 13 riguardano professionalità molto difficili da reperire per un totale di 47mila persone. E’ la stima di Unioncamere e Ministero del Lavoro che segnala però la diminuzione del dato. Nel 2008 infatti erano 217mila i lavoratori “impossibili” da trovare e l’anno scorso si parla di 65mila persone. E fra i laureati quattro delle prime dieci posizioni riguardano il corso di Ingegneria informatica.

Tra i livelli di istruzione, la difficoltà di reperimento si concentra anche quest’anno soprattutto sui laureati. Dei quasi 59mila “dottori” che le imprese intendono assumere nel 2013 con un contratto non stagionale, uno su 5 è considerato difficile da trovare, pari a 11mila unità. Rispetto allo scorso anno, in valore assoluto la domanda di laureati mostra un contrazione esigua (-600 le assunzioni non stagionali previste) e, la quota di assunzioni con difficoltà di reperimento scende di un solo punto percentuale.

Per i diplomati superiori (160mila le assunzioni non stagionali previste nel 2013), le difficoltà si concentrano su quasi 21mila unità (il 12,9%). Al calo della domanda delle imprese (6.500 i diplomati richiesti in meno quest’anno rispetto al precedente), corrisponde una riduzione del tasso della difficoltà di reperimento di quasi 3,5 punti percentuali.

In testa alla graduatoria ci sono gli esperti software (260 le assunzioni difficili su 550, pari al 47,4% del totale); al terzo posto gli analisti programmatori (250 su 690, pari al 36,4%), al sesto i 570 sviluppatori di software (su 1.930, pari al 29,8%), al decimo i 370 programmatori informatici (su 1.570 assunzioni non stagionali previste, pari al 23,4%).

Difficoltà superiori o pari al 35% riguardano anche gli esperti per la gestione aziendale, professione per la quale sono richiesti prevalentemente laureati in Scienze economico-aziendali (350 su 930 quelli difficili da trovare) e i progettisti meccanici, profilo al quale si accede con la laurea in Ingegneria meccanica e navale (490 su 1.420). Quest’anno, inoltre, le imprese segnalano di aver difficoltà a trovare sul mercato il 30% degli operatori commerciali con l’estero (richiesti soprattutto i laureati in Scienze economico-aziendali), e il 27% dei 1.510 tecnici commerciali richiesti in possesso di una laurea in Scienze economico-aziendali (410 unità).


Considerando le prime tre posizioni della classifica delle lauree difficili da reperire, mancano soprattutto i “dottori” con indirizzo Scientifico, matematico e fisico (pari al 30% delle 1.430 assunzioni non stagionali programmate) per i quali le le aziende lamentano una carenza sul lato delle competenze esperienziali e formative. In merito agli Ingegneri industriali (che quest’anno presentano una difficoltà di reperimento pari al 28,2% delle 4.600 entrate non stagionali previste), il 10,7% è motivato da un gap di competenze, seguito dal gap di offerta (9,1%). Il problema più percepito riguardo agli Ingegneri elettronici e informatici (2mila le assunzioni difficili, pari al 26,5% delle 7.600 entrate non stagionali programmate) ridove prevale la scarsità dell’offerta.

Per quanto riguarda i diplomati, complessa, a giudizio delle imprese, sarà la ricerca del 34,6% degli sviluppatori di software e il 29,3% dei disegnatori tecnici.

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