Nuovi scenari

Dassault Systèmes: con il virtual twin dal manifatturiero alla Life Science

Le nuove soluzioni della piattaforma 3DExperience estendono le possibilità della simulazione all’healthcare, con la prospettiva di creare un “gemello virtuale” del corpo umano per sviluppare forme di medicina personalizzata, e consentono di raggiungere nuovi obiettivi in termini di sostenibilità ambientale nelle costruzioni, nelle infrastrutture e nello sviluppo di smart city

Pubblicato il 19 Ott 2020

Dassault Systemes

Quali prospettive si possono aprire nel momento in cui siamo nella condizione di disporre di un “gemello virtuale” del corpo umano? Quanto manca per arrivare a una medicina veramente personalizzata? A giudicare dalle prospettive offerte grazie a simulazione e virtual twin ci stiamo avvicinando, esattamente come ci stiamo avvicinando a stabilire un nuovo rapporto tra mondo della produzione e sostenibilità ambientale. Uno scenario che è oggi più che mai concreto e che è reso possibile grazie alla scelta di Dassault Systèmes di portare le possibilità offerte dal virtual twin grazie alle soluzioni che fanno riferimento alla piattaforma 3DExperience direttamente al servizio della persona, della salute e del benessere per stabilire un nuovo rapporto tra il prodotto e la vita con cui è chiamato a confrontarsi.

Siamo davanti a un passaggio fondamentale nello sviluppo delle potenzialità del virtual twin. Da tempo Dassault applica queste potenzialità al mondo del manifatturiero  – dallo sviluppo di prodotti, alla rappresentazione virtuale di processi – ma questa evoluzione permette di allargare i confini e la missione stessa della società verso ambiti nuovi come la Life Science, la salute e la cura della persona. Un’estensione che non si ferma qui ma abbraccia altri settori che incidono in modo altrettanto importante sulla qualità della vita delle persone, come la progettazione di edifici, di infrastrutture e il ripensamento delle stesse città in chiave di smart city.

L’AD Italia Guido Porro: «Armonizzare vita e prodotto»

«Armonizzare vita e prodotto»: questo è il messaggio con cui Guido Porro, Amministratore Delegato Italia e managing director Euromed di Dassault Systèmes sottolinea questa evoluzione: Il «Virtual twin – afferma – è oggi nella condizione di portare i vantaggi delle simulazione, ampiamente utilizzati nel mondo del manufacturing, anche nel mondo biologico o nel mondo dell’architettura, del building, del territorio».

Davanti ai nuovi bisogni e alle priorità che l’emergenza Covid-19 ha contribuito a rafforzare e consolidare, come la sicurezza, l’attenzione alla salute, la qualità della vita e la sostenibilità ambientale, appare sempre più importante disporre di strumenti in grado di mettere in relazione i prodotti con la vita delle persone e con l’ambiente. Ecco che servono soluzioni in grado di verificare e conoscere preventivamente il comportamento e l’impatto dei progetti che si stanno realizzando. Una verifica completa, capace di prendere in considerazione tutte le possibili dimensioni, non più solo nel riscontro delle funzionalità attese, ma comprendendo le relazioni con altri prodotti, con l’ambiente in cui sono collocati e con le diverse possibili condizioni di utilizzo, per avere il quadro preciso del loro impatto ambientale.

La differenza tra digital twin e virtual twin

Porro raccomanda di non confondere il concetto di digital twin che permette la fedele rappresentazione del reale in digitale con quello di virtual twin, che permette di virtualizzare e simulare scenari reali e di disporre preventivamente delle informazioni che pongono il prodotto in relazione “reale” con la vita delle persone e con il contesto nel quale si svolge il suo percorso. Il virtual twin permette alle imprese e alle organizzazioni di disporre di dati precisi per poter intervenire in fase di progettazione avendo ben chiari gli effetti di determinate scelte e attuare forme di progettazione in grado di ottenere il miglior impatto ambientale e sociale possibile.

Il punto oggi è che se queste possibilità offerte dalla tecnologia permettono di ottenere risultati un tempo impensabili non devono essere limitate alle sole applicazioni sui prodotti. Sulla base del principio che punta ad “armonizzare vita e prodotti” Dassault Systèmes porta queste possibilità anche al mondo della Life Science e all’healthcare e Porro parla di Virtual Twin Experience of Human, di creazione, sviluppo e analisi di “esperienze gemelle degli umani”, grazie all’applicazione delle straordinarie competenze maturate nel mondo dell’industria e della meccanica anche al mondo biologico, alla vita e agli ecosistemi che determinano e definiscono la qualità della vita.

Dal 3D Design alla Virtual Twin Experience of Human

Per Dassault Systèmes significa proseguire un percorso iniziato all’inizio degli Anni ’80 con il 3D Design e segnato da tappe fondamentali, come il 3D Digital Mock-up che ha caratterizzato l’industria aeronautica, e che sul finire degli Anni ’90 ha segnato l’approdo al 3D PLM, Product Lifecycle Management, per arrivare nel 2012 alla 3DExperience platform. Ed è proprio con l’evoluzione e la estensione delle potenzialità di questa piattaforma, arricchita con partnership, nuove competenze di dominio e nuove applicazioni, che si arriva alla fase attuale denominata Virtual Twin Experience of Human.

Chiara Bogo, Marketing director Euromed Dassault Systemes, spiega come la piattaforma 3DExperience sia stata arricchita di potenzialità e soluzioni pensando a quattro grandi ambiti: il 3D Modeling, le applicazioni legate alla collaboration, le soluzioni di Information intelligent e le applicazioni dedicate alla simulazione. Un asset, quello della 3DExperience, che permette di fare simulazione spinta grazie a soluzioni per la collaboration, di Intelligenza artificiale e di rappresentazione tridimensionale dei prodotti, dei contesti in cui possono essere collocati e delle tante e complesse variabili che incidono sul loro comportamento.

Il valore del virtual twin al servizio di undici industry di riferimento

In tutti questi ambiti Dassault Systèmes consolida una serie di acquisizioni e di accordi che le permettono di portare il valore della simulazione in 11 industry dove il rapporto tra la vita professionale e sociale delle persone e i prodotti e gli ambienti può essere completamente rivista grazie al virtual twin. Oltre al tradizionale mondo manifatturiero, all’industrial equipment, all’high tech, all’aerospace, alla difesa e alla marina, ecco che troviamo la Life Science, l’healthcare, l’home & lifestyle, l’energy, ma anche le costruzioni, la riprogettazione dei territori e la realizzazione delle Smart City, con tutto ciò che attiene ai trasporti e alla mobilità.

«Pensiamo – mette in evidenza Porro –alle possibilità di creare un gemello virtuale di un nuovo quartiere o di una nuova città e di poter valutare in fase di progettazione l’impatto ambientale e sociale legato alle scelte sulle infrastrutture o sulla mobilità e poter quindi correggere, prima ancora che diventino realtà, determinate decisioni. Entriamo così in un ambito progettuale che permette di creare ambienti “nativamente sostenibili” e nell’ambito della Life Science le prospettive sono quelle di sfruttare l’enorme potenziale di conoscenza che arriva da “The virtual twin of the human body”».

Chiara Bogo sottolinea inoltre come i vantaggi raggiungibili grazie ai virtual twin siano oggi più che mai tra le principali priorità per le imprese. I grandi temi della sostenibilità, della sicurezza, della gestione della salute, nelle sue varie declinazioni e della qualità della vita, sono da ripensare proprio grazie alla possibilità di disporre della conoscenza che arriva dalla simulazione applicata in fase di progettazione di prodotti e servizi.

Misurare e gestire l’impatto ambientale

In particolare, la possibilità di analizzare, valutare e calcolare con precisione l’impatto ambientale rappresenta una risposta alla necessità di ripensare i prodotti in funzione della loro sostenibilità verificando già in fase di progettazione gli effetti delle attività produttive, del trasporto, della logistica, del loro utilizzo o consumo e delle prospettive che attendono il prodotto una volta completato il suo ciclo di vita. La visione di tutto questo percorso avendo la possibilità di intervenire sulla progettazione, mette a disposizione una leva unica per poter raggiungere nuovi livelli in termini di impatto.

Un bell’esempio in questo senso arriva dalla soluzione Reinvent the Sky sviluppata con la piattaforma 3DExperience con cui Eviation Aircraft ha realizzato il primo prototipo di mezzo aereo elettrico destinato a servire tratte regionali, raggiungendo anche nel campo dell’aeronautica l’obiettivo delle zero emissioni. Un percorso, quello della virtual twin, che ha permesso alla startup californiana Canoo di re-immaginare il tema della mobilità in chiave, sia di personalizzazione sia, ancora una volta, di sostenibilità, proponendo non solo una soluzione di mobilità basata su vetture elettriche, ma un nuovo approccio alla proprietà stessa delle vetture, con il modello electric vehicles for subscription.

Ma questa evoluzione di Dassault arriva grazie a un percorso basato su una serie di operazioni che nell’ambito Life Science hanno visto l’acquisizione di Medidata Solutions, che ha portato in casa Dassault Systemes soluzioni in ambito clinico e che permette la creazione di una piattaforma integrata dedicata alla ricerca, alla scoperta scientifica, allo sviluppo e alla produzione e commercializzazione di terapie innovative e di tecnologie per la salute. «La simulazione in questo ambito può permettere di sviluppare forme di medicina personalizzata e può portare – come osserva Porro – verso una medicina sempre più orientata al paziente». Il virtual twin permette creare una cura e una medicina espressamente disegnata sul paziente.

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