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La Supply Chain resiliente? Intelligente, customer-centrica e sostenibile

Big data e analytics predittivi, AI, automazione e azzeramento dei silos aziendali: aiuteranno a vincere la sfida del Coronavirus e a ottenere un vantaggio competitivo per il futuro. Un sondaggio condotto da Oxford Economics porta alla luce le caratteristiche dei “Leader” della supply chain e le tecnologie avanzate che stanno già implementando

Pubblicato il 28 Apr 2020

Supply Chain resiliente

L’emergenza Coronavirus ha messo in drammatica evidenza l’importanza di avere una supply chain resiliente. Le aziende con robuste strategie di customer-centricity, analisi dei dati, sostenibilità e applicazione di tecnologie intelligenti riescono più facilmente a vincere questa sfida. Lo sottolinea una ricerca SAP realizzata in collaborazione con Oxford Economics su 1.000 executive delle funzioni aziendali legate ai diversi elementi della catena logistica. Quella che viviamo oggi, con la pandemia di Covid-19, è a tutti gli effetti una crisi di scala globale, che, inevitabilmente, impatta la Supply Chain. Tuttavia la capacità di execution di chiari obiettivi strategici e l’impiego di tecnologie avanzate – dagli analytics all’intelligenza artificiale – permette di gestire le complessità e mitigare i rischi.

L’esempio dei “Supply Chain Leader”

La ricerca ha esaminato le pratiche dei “Supply Chain Leader”, ovvero quel 12% di intervistati che ha fatto mostrato di avere una supply chain più resiliente, livelli più elevati di innovazione e soddisfazione di clienti e dipendenti e un tasso di crescita del business superiore alla media degli intervistati.

I Leader della supply chain si distinguono per quattro caratteristiche: basano la maggior parte delle decisioni riguardanti la value chain del prodotto sulle esigenze dei clienti; tengono conto della sostenibilità in tutte le fasi, dalla progettazione del prodotto fino alla consegna; acquisiscono informazioni in tempo reale e su queste basano le loro azioni, spesso utilizzando l’intelligenza artificiale o l’analisi predittiva; implementano tecnologie avanzate (come IoT, blockchain o realtà aumentata) su vasta scala all’interno delle loro organizzazioni.

Gli elementi chiave della resilienza

Il 76% dei Leader della supply chain dice di avere dipendenti agili capaci di reagire a eventi imprevisti (contro il 52% dei non Leader). Il livello di collaborazione con i team che si occupano di risk management e compliance è più alto (75% contro 63%). I Leader hanno anche più visibilità nelle loro catene logistiche e hanno spezzato i silos interni all’organizzazione (84% contro circa il 65% dei non leader). Questo permette una collaborazione fluida tra le varie funzioni interne, come Manufacturing, R&D, Risk Management. Questi elementi lavorano a favore della resilienza delle loro supply chain anche se, riguardo alla rottura dei silos, resta spazio di miglioramento perché la cooperazione non è altrettanto efficiente con le funzioni Customer Service, Finance e HR.

I Leader della Supply Chain hanno anche strategie più sofisticate di customer-centricity. Mettono l’accento sul supporto lungo l’intero ciclo di vita del prodotto (28% contro il 15% dei non Leader), cercano l’interazione con il cliente anche dopo la vendita e la consegna e sono in sintonia con le loro esigenze e valori.

Non a caso i Supply Chain Leader sanno sfruttare più efficacemente i Big data, estraendo conoscenza in tempo reale e usandola per agire tempestivamente (lo riferisce il 49%); il 51% usa l’AI e gli Analytics predittivi (51%). Questo consente ai Leader di rispondere meglio ai cambiamenti repentini, che siano le interruzioni sulla catena logistica o le critiche di alcuni clienti. La disponibilità di dati in tempo reale è cruciale anche per mantenere visibilità su tutta la supply chain.

I Leader sono anche più impegnati sul fronte dell’approvvigionamento etico (il 32% contro il 21% dei non Leader): effettuano un collegamento cruciale fra centralità del cliente e sostenibilità del prodotto e tracciabilità delle materie prime. L’86% dei Leader afferma che una supply chain sostenibile è un differenziatore competitivo, contro il 68% dei non Leader.

Le tecnologie intelligenti guardano al futuro

Molte organizzazioni hanno già lo sguardo al futuro e applicano tecnologie intelligenti. L’obiettivo strategico primario per la supply chain resiliente citato dai Leader è “usare l’automazione per i compiti ripetitivi” (lo dice il 47% contro il 23% dei non Leader). I Leader stanno inoltre integrando l’AI e il machine learning per migliorare la conoscenza in tempo reale che estraggono dai dati, sostenere gli obiettivi di customer-centricity, sostenibilità e resilienza. I Leader implementano queste tecnologie intelligenti nelle supply chain su vasta scala, al contrario dei non Leader (un terzo dei quali non ha nemmeno cominciato il roll-out).

I Leader ricorrono inoltre alle tecnologie emergenti come IoT (usata dal 76% in alcune aree contro il 20% dei non Leader), Big data e predictive analytics (64% contro 15%) e RPA (48% contro 14%).

Le tecnologie individuate da SAP e Oxford Economics come cruciali per la resilienza delle supply chain non sono solo un elenco di soluzioni digitali, ma parte di una strategia complessiva che risponde alle sfide di oggi e prepara a vincere quelle di domani. La complessità della logistica odierna richiede anche altri elementi, come pensiero strategico, flessibilità e personale attivamente partecipe. Ma la capacità di mettersi un passo avanti al mercato è la base fondante: la ricerca dimostra che la vision e l’innovatività dei Leader garantiscono reattività nei periodi di crisi e maggiori possibilità di successo in generale.

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