Supply Chain Management

Logistica, 31 innovazioni su cui puntano utenti e fornitori italiani

Le soluzioni organizzative e tecnologiche avanzate già adottate o che generano più interesse nel settore trasporti, secondo due indagini dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano. I committenti di servizi logistici privilegiano la gestione centralizzata dei flussi e il visibility software, i fornitori la pianificazione multi-cliente, e per il futuro mezzi ibridi, smartphone e Rfid

Pubblicato il 24 Feb 2015

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Quali sono le soluzioni più innovative – sia organizzative che tecnologiche – nel settore italiano del trasporto stradale, sia dal punto di vista dei committenti sia da quello dei fornitori di servizi logistici? A questa domanda ha cercato di rispondere l’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, con due indagini che hanno coinvolto rispettivamente 600 manager (Direttori della Supply chain, della Logistica, delle operations e degli acquisti) di importanti aziende committenti, e 150 aziende fornitrici di servizi logistici operanti in Italia.

Sono emerse 31 soluzioni innovative per i trasporti (vedi tabella in fondo all’articolo), il cui grado d’adozione (30%) suggerisce ampi margini di crescita ed evidenzia una prevalenza delle soluzioni organizzative rispetto a quelle tecnologiche. L’Osservatorio classifica le soluzioni in cinque aree, di cui due organizzative – pianificazione dei trasporti e impostazione del processo di trasporto -, e tre tecnologiche: collaborazione di filiera, sistemi itS (intelligent transportation Systems), mezzi di trasporto e imballi. Le soluzioni organizzative sono adottate dal 52% dei fornitori di servizi logistici e al 35% per i committenti. Le soluzioni tecnologiche dal 38% dei fornitori e dal 24% dei committenti.

Aziende utenti: priorità a pianificazione dei flussi e visibility software

Sul fronte dei committenti si nota una tendenza a centralizzare la pianificazione dei trasporti, anche in presenza di più siti operativi (73% dei rispondenti). Si osserva inoltre un alto grado d’adozione dei sistemi di visibility (57%), ossia piattaforme tecnologiche/tMS con informazioni sull’avanzamento dei trasporti dalla presa in carico del fornitore al punto finale di consegna. In virtù del progresso tecnologico in quest’ambito, molti Direttori della Logistica auspicano una miglior efficacia della tracciatura delle consegne per avere informazioni il più possibile aggiornate in real time.

In prospettiva emerge più disponibilità dei committenti a integrazioni orizzontali con altre aziende (grado di interesse 2,8 su una scala 1-5), sia della stessa industry con stessi punti di consegna che di industry differenti ma complementari (per esempio unendo flussi di trasporto di merce pesante e leggera). Inoltre emerge una crescente disponibilità a rivedere prassi consolidate, quali il valore del lead time di consegna e l’impostazione del processo di riordino (grado di interesse 2,9).

Alcuni produttori stanno infatti rivedendo criticamente insieme ai loro clienti i tempi standard di consegna concordati, cercando di differenziarli ad esempio tra periodi critici (come le festività natalizie o i periodi promozionali) e di minor pressione. In altri casi si sta introducendo la valutazione dei costi di trasporto nella definizione di quantità da riordinare e mix di prodotti: nello scenario più tradizionale ciò non avviene, essendo il costo a carico del fornitore. Un esempio è il caso di un distributore che sta ridefinendo i vincoli sulle quantità minime di riordino delle referenze basso-rotanti per migliorare la saturazione dei mezzi.

I fornitori puntano su consegne multi-produttore e notturne

La crescente disponibilità dei committenti a condividere i volumi di trasporto consente ai fornitori di servizi logistici di cercare economie di scala, pianificando le consegne per più clienti allo stesso tempo (67% dei rispondenti). Una quota rilevante di fornitori (42%) affianca alla pianificazione dei flussi multiproduttore un ufficio di pianificazione centrale come “torre di controllo”, in grado di monitorare in tempo reale la flotta di mezzi e se necessario reindirizzare i carichi.

Si segnala inoltre la revisione delle logiche di gestione dei flussi di trasporto. Concretamente questo può tradursi nelle consegne notturne, ad esempio per i collegamenti fra depositi, con benefici economici e ambientali (44% dei rispondenti). Un’altra possibilità è agire sui vincoli a livello di deposito, modificando gli orari di apertura (41%).

… e per il futuro su mezzi ibridi, smartphone e Rfid

L’alto interesse per nuove soluzioni a supporto della distribuzione in ambito urbano da parte dei fornitori di servizi logistici si evince in primis dal grado di adozione: molte aziende stanno rinnovando il proprio parco veicoli con mezzi ad alta capacità di carico (36% dei rispondenti) e a minor consumo e impatto ambientale (39%), quali bilici “euro 6” ad alimentazione mista (gasolio e metano). Anche per il futuro ha alta priorità l’uso di mezzi innovativi per la distribuzione in città (grado di interesse 3,5), quali i veicoli elettrici o ibridi a media capacità di carico e alta autonomia.

Sempre in ambito “ultimo miglio”, i fornitori mostrano interesse anche per gli strumenti di FFA (Field Force Automation), come smartphone per aggiornare lo stato della consegna in tempo reale o palmari evoluti per gestire anche la fatturazione della merce (grado di interesse 3,1). Forte attenzione emerge anche sugli imballi terziari: viene dichiarato un grado di interesse significativo (3,2) all’applicazione di tag RFid sui pallet. Questa soluzione ha impatti potenziali positivi sull’efficienza di diverse parti del processo logistico. In particolare per il trasporto i maggiori benefici potenziali sono nel controllo della completezza degli ordini in uscita dal magazzino e nella gestione delle banchine di carico e scarico dei mezzi.

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