Analisi e ricerche

Supply Chain Top 15 di Gartner, in Europa dominano Unilever e le “fast fashion”

Larghissima la prevalenza di produttori di beni di largo consumo. Le aziende premiate si distinguono per la capacità di gestire moltissimi codici prodotto adattando l’offerta ai vari mercati locali, e inoltre per l’attenzione alla sperimentazione delle tecnologie digitali, e per la compatibilità ambientale

Pubblicato il 20 Ott 2015

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Basandosi su una combinazione di parametri di carattere sia finanziario sia empirico, abbinata alle valutazioni dei propri analisti, Gartner redige ogni anno la graduatoria delle 15 aziende con sede in Europa alle quali riconoscere la migliore organizzazione a livello di supply chain. Presentata come da consuetudine nel corso della Supply Chain Executive Conference 2015, la scorsa settimana a Londra, la classifica presenta alcune interessanti novità, anche se solo dai piedi del podio in giù, e purtroppo nessuna azienda italiana.

Al vertice infatti, si conferma Unilever, ottimamente piazzata anche a livello mondiale, con la terza posizione. Subito dietro, Inditex (famosa per il marchio Zara) e il rivale diretto, la norvegese H&M. Come spiega la stessa società di ricerche in una nota, le valutazioni hanno preso in considerazione pratiche e sfide comuni incontrate dalle principali organizzazioni di supply chain in Europa. In particolare, la volontà di investire e sperimentare nuove tecnologie e modelli di business digitali, hanno dato un vantaggio in termini di collaborazione di miglioramento della segmentazione e della reattività alle aziende che sono risultate migliori. «La ragione per cui le prime tre aziende della classifica sono rimaste le stesse, è la capacità di ribadire sul mercato le proprie potenzialità superiori alla media a livello di organizzazione distributiva», è il commento di Gartner.

Se il podio quindi resta immutato rispetto all’anno scorso, nelle posizioni successive come accennato si incontrano diverse novità. In particolare, tre ingressi tra i primi quindici, con anche un marchio legato al mondo IT. Prima della coppia British American Tobacco e AB InBev, rispettivamente alle posizioni 12 e 13, si incontra infatti in decima posizione Schneider Electric. Evidente la soddisfazione dell’azienda, secondo la quale il risultato raggiunto è da attribuire «alla capacità di garantire che i clienti a livello globale sperimentino i benefici di un approccio alla catena di distribuzione su misura, mirata a soddisfare esigenze specifiche». Da segnalare anche la presenza di Volkswagen al quindicesimo posto, in piena bufera per la vicenda del software di misurazione delle emissioni truccato, che verosimilmente per questo motivo uscirà dalla Top 15 l’anno prossimo.

Più in dettaglio, dalle informazioni ricavate per stilare la classifica, Gartner ha inquadrato alcune tendenze nel corso dell’ultimo anno. Una riguarda proprio l’aspetto sottolineato da Schneider Electric. Pur alle prese con migliaia di codici prodotti e relativi fornitori, le aziende prese in esame sono organizzate in modo tale da consentire flessibilità per adattarsi ai rispettivi mercati locali. In particolare, viene premiato chi attua catene segmentate per creare un portafoglio di modelli standard in grado di soddisfare le diverse esigenze degli utenti finali, senza trascurare priorità come nuove categorie di prodotti, mercati emergenti, e distribuzione multicanale.

Si fa inoltre sempre più strada l’avanzata delle tecnologie. Oltre l’86% delle aziende prevede di potersi definire un’azienda digitale entro il 2020, con strumenti quali l’applicazione di sensori o la stampa 3D. Inoltre, largo spazio alla collaborazione sfruttando tutti i mezzi adatti a raggiungere l’obiettivo, da una maggiore attenzione a vendite e pianificazione, fino a un effettivo forum decisionale tra le funzioni all’interno della catena di distribuzione. Attenzione quindi agli investimenti in tecnologia, ormai comunemente riconosciuta come fattore abilitante. Di pari passo però, aumenta il valore della persona, chiamata a ottenere il meglio dagli strumenti It.

Spazio infine anche alle tematiche più attuali. Le principali società europee stanno infatti iniziando a mettere in atto strategie di maggiore compatibilità ambientale. In previsione del 2020, il tema della sostenibilità è evidenziato in molte programmazioni. Per quella data, le aziende quotate in borsa saranno chiamate a fornire relazioni annuali su politiche, rischi e risultati in relazione a impatti sociali, ambientali e dei diritti umani, diversità e lotta contro la corruzione.

Graduatoria Gartner delle 15 aziende con sede in Europa alle quali riconoscere la migliore organizzazione a livello di supply chain

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