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I 4 trend che cambieranno il volto del Procurement: il punto di Luca Gastaldi del Polimi

I 4 trend che raccontano il futuro del Procurement

Dalle tecnologie digitali che rivoluzioneranno il modo di fare Procurement al raggiungimento di una dimensione di processo, passando per la centralizzazione informativa e le nuove competenze disciplinari e il supporto dei Data Scientist, capaci di analizzare l’enorme mole di dati disponibili oggi. Il punto del Direttore dell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano

Pubblicato il 15 Nov 2019

«Per rispondere alla domanda “a che punto siamo con il Procurement oggi?” bisogna prima di tutto parlare del contesto digitale nel quale ci troviamo». È partito da qui Luca Gastaldi, Direttore dell’Osservatorio Agenda Digitale Politecnico di Milano, quando gli abbiamo chiesto cosa sta accadendo nel mondo del Procurement e quali sono gli impatti della Digital Transformation.

«Esiste un indice che consente di rispondere facilmente a questa domanda: si tratta del DESI, l’indicatore compilato dalla Comunità Europea che dice quanto i vari paesi sono digitalizzati e quindi quanto stanno progredendo attraverso un utilizzo sapiente del digitale. L’Italia non è messa benissimo da questo punto di vista, siamo ventiquattresimi su ventotto paesi europei, quindi quintultimi. Questo ci fa capire che prima di tutto bisognerebbe lavorare sulle dimensioni contestuali, affinchè il Procurement dimostri e concretizzi tutte le sue potenzialità».

Che cosa possiamo aspettarci dal futuro? I 4 trend del Procurement

«I processi di Procurement oggi sono investiti da delle vere e proprie rivoluzioni tecnologiche – ha risposto Gastaldi -. Penso in particolare all’Intelligenza Artificiale e alla Blockchain che consentono di presidiare in modo automatico le diverse fasi del processo di Procurement. Vedremo sempre di più intere fasi del processo di Procurement gestite in modo automatico, dove l’operatore umano collabora efficacemente con un robot, con un software. Grazie alla collaborazione tra questi due mondi, si avranno processi di Procurement sempre più efficienti».

Il secondo trend individuato da Gastaldi riguarda l’ampliamento del focus dei processi di Procurement: «Si sta passando dall’occuparsi del ristretto ambito del ciclo attivo a guardare in modo sistematico tutto il processo di approvvigionamento, dall’analisi dei fabbisogni a quello della spesa».

Il terzo trend riguarda la possibilità di avere a disposizione un più cospicuo volume di informazioni, a seguito dell’adozione delle tecnologie digitali: «Tutto questo porta a utilizzare in modo più produttivo le conoscenze di Procurement, negoziare meglio con i fornitori e a creare più valore aggiunto», ha sottolineato Gastaldi.

L’ultimo trend riguarda le nuove competenze: «Le competenze di Data Scientist e Analisi di dati sono oggi indispensabili e devono essere affiancate alle conoscenze processuali legate al mondo del Procurement».

«In estrema sintesi – ha concluso Gastaldi – vedo 4 trend nel futuro del Procurement: la rivoluzione tecnologica, la centralizzazione informativa, la disponibilità di tante informazioni con un focus dei processi di Procurement sempre più trasversale e nuove competenze che saranno indispensabili per questo settore»

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