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Le PMI motore dell’occupazione in Europa

Lo Small business rimane la spina dorsale dell’industria europea anche sotto il profilo occupazionale. Almeno così è stato negli ultimi anni secondo…

Pubblicato il 08 Feb 2012

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Lo Small business rimane la spina dorsale dell’industria
europea anche sotto il profilo occupazionale. Almeno così è
stato negli ultimi anni secondo uno studio della Commissione UE.

Dal 2002 al 2010 le piccole e medie imprese del Vecchio
continente hanno contribuito per l’85% alla creazione di
nuovi posti di lavoro
. Un ritmo di crescita dell'1%
contro lo 0,5% registrato da quelle di maggiori dimensioni.

Il rapporto
“Do SMEs create more and better jobs”, che ha
coinvolto imprese dei 27 stati membri e dei 10 paesi del
Programma competitività e innovazione (Cip), ha stimato nel 67%
il peso sull’occupazione totale della UE per lo Small
business nel periodo che va dal 2002 al 2010. Un dato che sale
all’85% per quanto riguarda la creazione netta di posti di
lavoro in Europa. Eccellente è la performance delle
imprese più piccole
(1-9 addetti), che hanno
contribuito nel periodo di riferimento per il 58% alla creazione
di nuova occupazione. Fa eccezione solo il settore commerciale
dove l'occupazione è aumentata nelle PMI dello 0,7%
l'anno contro il 2,2% delle grandi imprese.

Le microimprese hanno registrato il maggiore incremento medio
annuo con 631.000 posti di lavoro (+1,3%). I nuovi occupati sono
arrivati soprattutto dai servizi, in particolare delle utilities
(acqua, luce e gas; +3,0% annuo), e dal settore immobiliare
(+4,5%). In calo, invece, manifatturiero e minerario per le
imprese con meno di 10 addetti.

Lo studio rivela che a creare occupazione sono state soprattutto
le nuove imprese (con meno di cinque anni di vita). Le nuove
aziende che operano nel settore dei servizi alle imprese hanno
creato infatti oltre un quarto (27%) dei nuovi posti di lavoro,
mentre quelle che hanno contribuito di meno appartengono ai
trasporti e alle comunicazioni (6%).

Anche l’Italia rientra nel trend continentale. Le
piccole e medie imprese della Penisola
, che
numericamente valgono circa il 95% del tessuto industriale
italiano, hanno aumentato mediamente il livello
occupazionale dello 0,8%
, mentre le grandi imprese si
sono fermate ad una crescita annua dello 0,4%. Anche in Italia le
microimprese hanno dimostrato la loro importanza con una
variazione media annua dell’occupazione dell’1%.

La crescita dell’occupazione dello Small business
va di pari passo con buoni risultati dal punto di vista
economico
. Le aziende fino a 20 dipendenti esportano di
più di quelle tra 250 e 500 dipendenti, tanto che in una decina
di nicchie merceologiche la crisi sembra già finita.

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