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In crescita la diffusione delle soluzioni di Unified Communication & Collaboration nelle PMI

La Unified Communication & Collaboration rappresenta un ambito innovativo, in cui player dell’offerta provenienti da diversi segmenti continuano a…

Pubblicato il 12 Lug 2011

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La Unified Communication & Collaboration rappresenta un
ambito innovativo, in cui player dell’offerta provenienti
da diversi segmenti continuano a lanciare nuovi prodotti e
soluzioni, e dove le aziende della domanda hanno già realizzato
molte iniziative e continuano a effettuare investimenti. Le
soluzioni includono le infrastrutture
abilitanti
, in particolare per la migrazione della
telefonia su rete IP (VoIP) e per tutti i servizi riguardanti la
voce; i servizi applicativi, quali instant
messaging/ chat, servizi di presence, web/video conference,
strumenti di coediting documentale/slides, strumenti per la
condivisione di documenti. Si tratta di servizi e applicazioni
aziendali multicanale, accessibili tramite pc e
dispositivi mobile (palmari/smartphones, netbook, notebook).


Le ragioni del successo sono molteplici. A livello organizzativo,
si tratta di strumenti che danno risposta ad un’esigenza
sempre più sentita da parte delle aziende di recuperare
efficienza
consentendo alle persone di
collaborare efficacemente anche a distanza,
senza i tempi, i costi e le rigidità organizzative legate
all’esigenza di trovarsi tutti nello stesso posto.

Dal punto di vista culturale, inoltre, le persone sono sempre
più abituate anche nella loro vita privata, a restare
“connesse” e interagire con il proprio network di
conoscenze in modo virtuale, mantenendo attraverso la rete
relazioni sociali e livelli di interazione sempre più
intensi.
Dal punto di vista tecnologico, infine, la capillarità della
rete e la diffusione di device mobili, sempre più potenti e
pervasivi, offrono la possibilità di avere un’interazione
e di fruire di informazioni e contenuti in qualunque luogo e in
qualsiasi situazione, con livelli di semplicità e performance in
precedenza inimmaginabili.


Non mancano tuttavia gli ostacoli che possono
limitare la diffusione di iniziative di Unified Communication
& Collaboration all’interno delle organizzazioni. Per
le PMI, in particolare, una ricerca della School of Management
del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) evidenzia
che nel 44% dei casi viene evidenziata la difficoltà ad
identificare e valutare i benefici economici, nel 34% la scarsa
conoscenza delle potenzialità e nel 25% la scarsa
usabilità delle applicazioni
.


I fornitori di soluzioni di UC&C sono di natura molto
eterogenea
, perché queste racchiudono al loro interno
tecnologie e servizi che fino a poco tempo fa venivano offerti in
maniera separata da tipologie diverse di vendor che con il tempo
hanno progressivamente allargato la propria offerta di prodotti e
servizi. Il 31% delle PMI del campione coinvolto afferma
di rivolgersi ad un fornitore hardware e software che offre già
servizi informatici all’azienda
. Chi,
diversamente, si è rivolto a nuovi fornitore, si orienta verso
un system integrator, un carrier telefonico o una software
house.
Oltre che dal convergere di diverse tipologie di fornitori,
il mercato dell’offerta di soluzioni di UC&C si
caratterizza oggi anche per la nascita e la diffusione di nuovi
modelli di offerta “as a Service”
in grado
di soddisfare le crescenti esigenze delle aziende in termini di
flessibilità e velocità di implementazione.


Per quanto riguarda l’infrastruttura
abilitante
, rispetto alla soluzione tradizionale che
prevede la presenza di un centralino di proprietà collocato
all’interno della propria sede e che è tuttora preferita
dal 87% delle PMI, cresce il numero di piccole aziende che
ricorre ad una soluzione “Managed” con centralino
presente sulla rete del cliente ma gestito dal fornitore (13%),
mentre il modello “Hosted” – con centralino presente
nella server farm del fornitore e fornito come servizio – è
stato adottato finora prevalentemente da grandi aziende.


Coerentemente, in termini di modelli di delivery delle
soluzioni applicative si rileva una tendenza a
privilegiare ancora di tipo “On Premise” con software
installato sull’hardware del cliente a cui sono demandate
implementazioni e aggiornamenti (76% delle PMI), cresce però lo
spazio di soluzioni “Hosted” con software accessibile
on-demand, con installazioni personalizzate per ogni cliente
(12%) e Software as a Service con software accessibile on-demand,
con architettura multi-tenant, dove più clienti condividono la
stessa versione dell’applicazione (12%).
Complessivamente la qualità dei fornitori più
apprezzata e ricercata dalle aziende clienti di ogni dimensione
è la capacità di integrazione tra soluzioni diverse
(75%)
, capacità che solo nel 30% dei casi trova un
effettivo riscontro nella pratica.

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