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Formazione: i corsi di IAB Italia per i professionisti dell’era post-cookie

L’associazione propone per il 2022/2023 un ampio palinsesto di corsi su tutti i temi più innovativi del digital marketing e della pubblicità online, per fornire a team aziendali, professionisti e studenti le competenze utili a vincere le sfide del futuro

Pubblicato il 11 Lug 2022

Immagine di Melica da Shutterstock

Nel 2023 inizierà una nuova era, quella del post-cookie. Dall’anno prossimo, infatti, cesseranno anche su Google Chrome i tracciamenti legati ai cookie di terza parte su cui si basa in gran parte la pubblicità digitale: si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma per il settore. In un contesto di mercato dove le regole evolvono frequentemente, la formazione e l’aggiornamento continuo sono fondamentali. IAB Italia, il chapter italiano dell’Interactive Advertising Bureau fondato nel 1998 – la più importante associazione nel campo della pubblicità digitale a livello mondiale – si pone al fianco delle aziende per offrire loro le competenze e conoscenze utili ad affrontare con successo questo cambiamento, così come altri, in ambito digitale.

Tra i corsi offerti da IAB Italia, uno è dedicato proprio alla scomparsa dei cookie di terza parte: lanciato lo scorso maggio, è subito seguita una seconda edizione a giugno, andata sold-out, e l’appuntamento torna nuovamente a settembre. Il corso rientra tra le IAB Masterclass, uno dei format proposti all’interno della nuova offerta formativa dell’associazione, che prevede lezioni dalla durata di 6 ore – suddivise in tre parti da due ore ciascuna – su temi caldi per il settore come la tecnologia blockchain, il martech e appunto l’era post-cookie. Altri corsi dedicati a temi verticali sono gli IAB Immersive Bootcamp, che approfondiscono tematiche come Metaverso, NFT e Token. Si colloca a sé invece il percorso Digital Marketing Skills Plus (DMS+) che ha una durata complessiva di 48 ore – suddivise in 4 moduli da 12 ore, fruibili anche singolarmente – e affronta tutte le discipline legate al marketing e alla comunicazione digitale. Nello specifico, si compone di:

  • Un modulo su Digital Branding Advertising, che si focalizza sulla pubblicità digitale mirata al miglior posizionamento e all’awareness di un brand. Il corso verte in concreto sulle modalità con cui i marchi devono lavorare sui canali digitali, in sinergia con gli altri touchpoint.
  • Un modulo su Digital Performance Advertising, che si concentra sulle tecniche pubblicitarie finalizzate sia alla costruzione di un database di clienti potenziali che alla vendita di prodotti o servizi online.
  • Un modulo su Content e Storytelling, che spazia dalle basi teoriche dello storytelling sino alla definizione di una content strategy e ai principi di User Experience Design e di ottimizzazione dei contenuti in chiave SEO.
  • Un modulo su Adtech, Programmatic e Data, che approfondisce le tecnologie a disposizione per erogare pubblicità online e tracciarne i risultati.

Un test conclusivo permette il rilascio di un badge IAB Certificate, che attesta il superamento con successo del percorso di apprendimento e può essere pubblicato sul proprio profilo LinkedIn. Per ogni iscrizione, IAB Italia include anche un biglietto per il prossimo IAB Forum – Decoding Change, in programma all’Allianz MiCo di Milano il 15 e 16 novembre 2022. Il primo modulo del percorso DMS+ partirà nell’autunno 2022 e proseguirà per tutto il 2023.

L’offerta formativa di IAB Italia affianca quindi approfondimenti monografici a corsi strategici più orizzontali. A tal proposito, Chiara Mauri, Education e Content Development Manager di IAB Italia, spiega: «Il cambiamento va affrontato con approcci diversi, per cui occorre sviluppare sia competenze verticali, che trasversali. Queste ultime sono difficili da far crescere, ma si rivelano cruciali, in quanto il mercato del lavoro richiede sempre più flessibilità e visione d’insieme delle strategie di comunicazione digitale».

I destinatari della formazione di IAB Italia sono in primis i soci: 200 aziende attive nella pubblicità digitale. Ma non solo: «Ci rivolgiamo anche ai professionisti – un network che abbiamo costruito grazie allo IAB Forum, che organizziamo ogni anno a novembre – e agli studenti, patrocinando dei master in marketing digitale nelle principali università italiane», racconta Mauri.

Quest’anno i corsi di IAB Italia hanno cambiato pelle, complice la pandemia: «Prima, i corsi venivano erogati solitamente in aule fisiche, che abbiamo da marzo 2020 convertito in aule virtuali replicando le dinamiche delle precedenti. Le lezioni, infatti, si tengono in live streaming a numero chiuso – con un massimo di 20 partecipanti – alla presenza di un docente coordinatore e con l’intervento e le testimonianze di altri docenti e di professionisti del settore. Questa modalità permette di raggiungere un maggior numero di studenti e di annullare i tempi di spostamento con i relativi costi», evidenzia Mauri.

In questo modo, tutti i vantaggi della formazione di IAB Italia restano garantiti. Una formazione, dunque, che è innanzitutto superpartes e indipendente dagli interessi delle singole realtà attive nel mercato. In seconda battuta, IAB Italia rilascia certificazioni per i suoi corsi, come nel caso del badge IAB Certificate del DMS+, previo superamento dei test di verifica finali. Infine, l’associazione lavora con docenti professionisti e con esperti del mercato, coinvolgendo nei corsi anche gli stessi soci con testimonianze e casi aziendali, in modo che la formazione erogata sia sempre aggiornata e vicina alle esigenze reali delle aziende.

Sergio Amati, direttore generale di IAB Italia, conclude: «In un mondo della comunicazione digitale sempre più complesso e articolato, sono molte le leve diverse da conoscere, saper governare e far lavorare in sinergia per raggiungere obiettivi di marketing e di business sempre più sfidanti. Crediamo molto nel nostro modello di formazione, indipendente e capace di mettere a sistema competenze sia settoriali che extra-settoriali, per offrire ai partecipanti una visione completa sul panorama della comunicazione attuale e di prossima previsione. È un tassello fondamentale nella nostra missione di semplificare la complessità del digitale, perché la sua adozione e uso siano facilmente accessibili e di reale beneficio per tutti».

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