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Impresoft Group: dall’unione di 5 realtà nasce un nuovo progetto ICT tutto italiano

Impresoft, Formula, 4ward, Brainware e Qualitas Informatica: sono queste le società che costituiscono il nuovo Gruppo, sostenuto finanziariamente dal fondo di private equity Xenon. «Siamo una startup con cinquant’anni di storia, 55 milioni di euro di fatturato e 3mila clienti, che unisce la cultura italiana alla più avanzata tecnologia internazionale», ha sottolineato il Presidente Morina

Pubblicato il 27 Nov 2019

impresoft group

«Un progetto imprenditoriale tutto italiano, giovane e allo stesso tempo innovativo, un raffinato disegno imprenditoriale che riunisce competenze tecnologiche e di processo di cinque realtà diverse». Ha esordito, nel raccontare la nascita di Impresoft Group, Antonello Morina, lo storico fondatore di ESA Software oggi Presidente della nuova azienda nata, con il contributo del fondo Xenon, dall’aggregazione di Impresoft, Formula, 4ward, Brainware e Qualitas Informatica.

Come ha ribadito Molina, «Impresoft Group è una startup con cinquant’anni di storia che unisce la cultura italiana alla più avanzata tecnologia internazionale. Un gruppo italiano al servizio del Made in Italy ma anche di importanti realtà internazionali, e che si rivolge al mondo manifatturiero e alle aziende di servizi e di distribuzione con servizi di prossimità, con un focus sul segmento delle aziende medio-grandi».

L’iniziativa è nata anche per rispondere alla necessità di innovazione che spesso anche le grandi imprese nazionali portano in dote al ritardo cronico del Paese. «Il nostro è un progetto molto ambizioso, nasce oggi, ma si propone un’altrettanto ambiziosa crescita, orientata ad aumentare la base cliente e potenziare il canale», ha detto Morina.

Cinque realtà che si uniscono: la forza di Impresoft Group

Come si diceva, a costituire il Gruppo sono cinque realtà: Impresoft, Formula, 4ward, Brainware e Qualitas Informatica. L’operazione economica è stata sostenuta anche dall’investimento del fondo di private equity Xenon, che oggi detiene il 60% del capitale.

L’operazione si consoliderà nel prossimo mese di gennaio: è prevista, infatti, per l’inizio del 2020  la fusione tra Formula e Impresoft, che detengono il 100% delle altre partecipanti (ogni socio detiene una quota paritetica nell’iniziativa, ndr.). Guardando al futuro ci sono in programma altre acquisizioni, per poi focalizzarsi sulla crescita organica, sull’integrazione e sul cross selling.

«L’offerta del Gruppo adesso spazia nell’ambito delle business applicazioni dall’ERP al CRM, dalle soluzioni BI e Analytics alle soluzioni di corporate performance management e a quelle per il MES. A queste si associano poi le competenze in ambito digital transformation: è questa per noi un’area molto importante, in cui prevediamo di crescere molto, con 4ward che diventerà un polo aggregante», ha ribadito Morina.

Ad oggi, l’unione delle cinque realtà genera un giro d’affari di 55milioni di euro di fatturato, conta 430 specialisti e 50 anni di storia, e una base di oltre 3mila clienti.

Come ha sottolineato il Presidente, gli sforzi del Gruppo sono anche orientati a non snaturare le imprese che sono entrate nel progetto: «Vogliamo non solo mantenere le loro competenze e peculiarità, ma ancora di più valorizzarle», ha detto Morina.

Presente in tutta Italia (ci sono sedi a Torino, nel Triveneto, in Emilia Romagna), il cuore del Gruppo Impresoft è a Milano.

Com’è nato il progetto Impresoft Group

«Siamo partiti dalla considerazione che oggi è sempre remunerativo investire nel mondo dell’ICT in Italia», ha esordito Rossano Ziveri, l’Amministratore Delegato di Impresoft Group. «Non è quindi un caso che tutte le aziende che abbiamo inserito in questa prima fase progettuale offrano prodotti, servizi e soluzioni proprio nei segmenti del mercato ICT, che mostrano dinamiche di crescita maggiori. Si tratta quindi di acquisizioni mirate a un mondo che sta registrando delle crescite interessanti. L’altra considerazione che abbiamo fatto è sul ciclo di vita dell’ERP, per cui nella maggioranza dei casi si prevedono licenze ventennali, con una fidelizzazione del cliente molto lunga. Dopo il grande ciclo di rinnovo legato allo Year 2000, ora siamo vicini a una fase di rinnovo: ecco perché abbiamo pensato a un’offerta in cui ai sistemi operazionali core, l’ERP e il CRM, affianchiamo delle soluzioni verticali, come le soluzioni MES di Qualitas Informatica o le soluzioni CPM di Brainware. Se poi a tutto questo si accompagna una serie di offerte trasversali, che coprono tutti i settori merceologici e che vanno dall’on-premise al cloud, allora possiamo pensare che stiamo costruendo un progetto con buone prospettive di crescita, andando a toccare diversi mercati (dalla PA, al finance, all’ortofrutta, alla sanità) e rivolgendoci a diverse figure CFO, Digital Innovation Manager, HR Manager e CIO».

Guardando il quadro generale di Impresoft Group, oggi opera su due filoni principali: quello delle business application, cui fanno capo Formula, Impresoft e Brainware, e quello della digital transformation, cui fa capo 4ward. A cavallo tra questi due filoni si colloca Qualitas Informatica.

Il portafoglio di Impresoft Group comprende le soluzioni B.com, Star4, Starnet, Formula Sage x3, il MES. La vendita avviene direttamente e tramite un canale di 50 partner, 15 ereditati da Formula e 34 da Qualitas: «Nei prossimi due anni prevediamo di raddoppiare i nostri partner di canale».

E come ha ribadito Roberto Lorenzetti, Chief Marketing Officer della divisione Business Application, «forse la sfida più complessa da portare avanti per Impresoft Group sarà proprio quella del canale: se reclutare partner è relativamente semplice, formarli e poi selezionarli, specialmente nell’ottica che intende adottare Impresoft come system integrator non tradizionale, richiede invece un grande impegno».

Infine, per quanto riguarda i partner, rimarranno quelli che finora hanno accompagnato il percorso di business delle singole realtà che oggi costituiscono il gruppo: Microsoft, Sage, Infor, Tim. «In questo caso il nostro sforzo sarà di non creare mai sovrapposizioni tra le varie tecnologie, specialmente in ambito Erp, dove abbiamo dato priorità a un approccio complementare per le nostre soluzioni proprietarie e allo sviluppo di localizzazioni dei prodotti internazionali», ha sottolineato Lorenzetti.

Una sfida complessa che si vince con i dati

«Mettere insieme tante aziende con un offering diverso può sembrare una sfida complessa – ha ribadito Christian Parmigiani, CEO di 4ward, che in Gruppo Impresoft è Responsabile Brand & Communication -. Non dico che non lo sia. Però bisogna ricordarci che oggi viviamo nell’economia del dato, nella cosiddetta data driven economy, guidata da tre trend: data, cloud e Artificial Intelligence. La strategia del gruppo non è semplicemente mettere insieme questi mondi, ma è cercare anche di fondere le business application e la digital transformation per creare un valore ancora maggiore per i nostri clienti. Come? Mettendo al centro i dati e l’AI, per sbloccare il potenziale che c’è all’interno di ogni singola azienda. Ogni singola soluzione di Impresoft Group è in realtà correlata con tutte le altre se al centro si pone il business decision maker, rivolgendoci a tutte le figure che decidono in azienda».

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