Sicurezza al lavoro

Contact tracing: Houston Health App di Bizmatica tutela la salute in azienda

Houston Health App è l’applicazione aziendale pensata da Bizmatica durante l’emergenza Covid-19 per essere perfettamente integrabile con il sistema gestionale interno, e attivabile in appena 15 giorni. Una soluzione per le aziende, complementare all’app governativa Immuni, che usa la tecnologia bluetooth per il contact tracing nel rispetto della privacy

Pubblicato il 16 Lug 2020

Contact Tracing Bizmatica

Le applicazioni di contact tracing studiate per le imprese devono essere, al pari di qualsiasi altro strumento digitale aziendale, integrabili nell’universo di tecnologie gestionali già presenti in azienda. Un esempio di questo approccio è dato da Houston Health App, un’applicazione mobile di contact tracing creata da Bizmatica, che tiene traccia delle interazioni tra i lavoratori, segnalando tempestivamente al dipendente il potenziale rischio di contagio in seguito all’avvenuto contatto precedente con una persona risultata positiva al Covid-19. È una nuova normalità che va gestita. Oltre alla tecnologia, infatti, serve l’esperienza gestionale per offrire soluzioni che siano poi effettivamente utili nella quotidianità aziendale», commenta Andrea Piol, Executive and Board Member di Bizmatica Econocom, che aggiunge: «Molti clienti al momento stanno selezionando piattaforme di questo genere: prevale ormai il buon senso su questo tema. Siamo in una fase in cui fortunatamente possiamo fare delle scelte più oggettive».

Come funziona l’app di contact tracing per aziende di Bizmatica

Houston Health App consente il tracciamento dei contatti tra persone grazie alla tecnologia Bluetooth LE, rilevando informazioni tramite un trasmettitore, il beacon, anche in caso di allontanamento dell’utente dallo smartphone. Per mantenere l’anonimato, vengono trasmesse chiavi univoche. Si tratta quindi di un sistema codificato che non permette di risalire all’identità del dipendente. Una volta entrati in azienda, le persone sono tracciate all’interno del perimetro della rete aziendale definita e avvertite, tramite un sistema di notifiche, in caso di contatti con persone risultate infette. In caso di rilevata positività, il lavoratore può richiedere un numero di protocollo all’ufficio HR; questo codice di protocollo, una volta confermato dal lavoratore stesso, spingerà il server centrale a trasmettere il codice dell’utente risultato positivo a tutte le app, che possono così verificare, ognuna singolarmente, se questi codici risultano tra quelli con cui la propria app è entrata in contatto nei giorni precedenti. Risiedendo le informazioni relativi all’associazione solo in locale, il server centrale gestisce i codici e le notifiche senza avere visibilità della loro appartenenza, garantendo quindi l’anonimato e il rispetto della privacy. L’applicazione è in grado di rilevare i contatti a rischio secondo diversi parametri, quali vicinanza e tempo di permanenza e può prevedere anche la possibilità di gestire avvisi e notifiche per il rilevamento del distanziamento sociale, funzione utile in particolari contesti aziendali.

«Una soluzione in cui i dati sono salvati all’interno del software e non all’esterno»

«Le applicazioni disponibili a livello governativo non sono attualmente in grado di garantire la stessa efficienza e trasparenza di un’app costruita nativamente per le aziende, come quella di Bizmatica per il contact tracing. Le cause sono da collegarsi alla possibilità di scelta sull’adesione, delle limitazioni date dalle caratteristiche tecniche del device utilizzabile e da un processo di gestione privacy molto complesso – spiega Piol –. «Abbiamo ideato Houston Health prima dell’app governativa Immuni, in un momento in cui il dibattito a livello nazionale era ancora aperto e si era creata molta confusione sull’utilizzo e sulla conservazione dei dati. Noi abbiamo scelto da subito di sviluppare una soluzione in cui i dati fossero salvati all’interno del software e non all’esterno. Abbiamo poi modificato l’app per adattarla agli spazi aziendali e abbiamo pensato quindi di utilizzare i beacon attaccati al badge: una volta usciti dall’azienda non si viene più tracciati. Al di là del contesto emergenziale, è bene evidenziare che l’identificazione del collaboratore che entra in azienda è una pratica comune che ci permette di normalizzare il tema della gestione dei dati personali. Nel momento in cui ad essere gestiti sono dati sensibili, come quelli relativi alla salute, l’attenzione è sicuramente più alta, ma la tecnologia ci permette di mantenere l’anonimato e i dati raccolti, inoltre, sono solo minimi e indispensabili per la finalità di ricostruzione dei contatti».

La salute in azienda è il tema del futuro

La salute dei lavoratori sta diventando sempre più un tema culturale oltre che organizzativo: prendersi cura dei dipendenti ha a che fare con la responsabilità sociale dell’azienda e riflette la visione del futuro di un management che investe sulle persone per ripartire dopo un periodo di crisi. Ecco perché anche l’investimento delle aziende in soluzioni di tracciamento dei contagi può essere letto non in un’ottica emergenziale, ma come una soluzione manageriale che entra nella quotidianità della vita dei lavoratori in punta di piedi. «La salute dei dipendenti è un tema di cui le aziende si fanno già carico e che continuerà ad avere sempre più importanza – prosegue Piol –. Bizmatica offre ai clienti una soluzione di contact tracing che deve essere letta in un’ottica non emergenziale, ma in prospettiva futura. Il successo di qualsiasi strumento dipende sì dalla capacità di inserirsi nella cultura aziendale presente, ma anche dalle potenzialità di evolverla questa cultura, per farsi trovare più pronti domani».

Sicurezza e privacy in azienda, la soluzione di Bizmatica

Immuni è stata scaricato da circa 4 milioni di persone. Un numero troppo basso secondo gli esperti perché il sistema di tracciamento dei contagi possa essere efficace. La riapertura delle aziende ha intanto costretto i datori di lavoro a organizzarsi autonomamente. «L’adesione delle comunità aziendali a un’iniziativa nuova, come un’applicazione da scaricare sul cellulare per tracciare il contagio, dipende molto dalla capacità dell’azienda di creare delle leve in grado di favorire la condivisione di informazioni da parte di chi è risultato malato», commenta Piol. Un esempio di attività che possono aumentare l’efficacia dell’app è l’esistenza di un supporto sanitario dedicato in caso di potenziale positività. Il lavoratore ha bisogno, infatti, di sentirsi accompagnato in un percorso di tutela della propria salute sul posto di lavoro. Il tracciamento dei contatti e la promozione dei comportamenti più corretti da tenere in azienda rientrano infine nel più ampio tema della sicurezza sul luogo di lavoro, che in questo caso viene coniugata con la libertà individuale grazie all’utilizzo di tecnologie che rispettano pienamente la privacy.

Un’applicazione per la salute in tutte le aziende

Il settore dei servizi, del commercio al dettaglio e il manifatturiero inglobano la maggior parte dei professionisti più esposti ai contatti interpersonali e quindi alla possibilità di contagio da Covid-19 secondo l’INAPP. La pandemia ha però avuto un impatto generalizzato sull’organizzazione della vita aziendale, modificando l’approccio al tema della salute dei dipendenti in tutti i settori industriali e portando allo sviluppo di soluzioni, come le app di tracciamento del contagio, che sono spesso state recepite come disruptive, ma che in realtà si integrano facilmente con i sistemi gestionali delle aziende. «L’applicazione di Bizmatica è adattabile alle esigenze di qualsiasi tipo di azienda, indipendentemente dalle dimensioni. Il successo delle app sviluppate da Bizmatica, che nasce come system integrator e può contare su competenze organizzative e di processo, viene probabilmente dal fatto che le soluzioni offerte rispondono innanzitutto ai nostri bisogni interni e sono testate sulla nostra azienda prima di essere proposte ai clienti», conclude Piol. Una soluzione semplice da attivare e da personalizzare: Houston Health è disponibile per tutti i principali sistemi operativi e la sua attivazione richiede solo 15 giorni di tempo.

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