Ricerche e studi

Shopping Online: per il 59% dei consumatori europei le abitudini d’acquisto cambieranno

Il lockdown è stato per molti consumatori l’occasione per sperimentare lo shopping online, con risultati più che soddisfacenti: il 56% dei consumatori europei ha fatto shopping online 3 o più volte al mese e il 59% continuerà a comprare in rete anche quando l’emergenza Coronavirus sarà finita. Le evidenze dello studio Capterra

Pubblicato il 07 Ott 2020

Shopping Online

Il digitale è ormai entrato prepotentemente nelle strategie di retail marketing, a livello di esperienza d’acquisto del consumatore e di utilizzo di nuove tecnologie. Durante il lockdow il 56% dei consumatori europei ha fatto shopping online 3 o più volte al mese e il 59% continuerà a comprare online anche quando l’emergenza Coronavirus sarà finita, soprattutto abbigliamento, scarpe ed equipaggiamento sportivo.

Sono queste alcune delle evidenze emerse dall’ultimo studio di Capterra, che ha cercato di rispondere ad alcune domande quanto mai attuali: Come sono cambiate le tendenze d’acquisto dei consumatori europei e italiani durante la pandemia e quali sono le previsioni per il futuro? Cosa guardano i consumatori italiani quando fanno shopping online?

Lo studio ha coinvolto, con delle interviste condotte a luglio 2020, oltre 6mila consumatori di 6 paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Italia ed Olanda). In particolare il panel è così clusterizzato: 55% donne e 45% uomini, 55% dipendenti a tempo pieno, 18% dipendenti part-time, 10% studenti, 7% liberi professionisti, 6% pensionati e 4% costituito dalle persone che hanno perso il lavoro a causa della pandemia (4%).

Come cambieranno i comportamenti d’acquisto in Europa

Lo studio Capterra ha messo anche in luce che il 59% dei consumatori europei ritiene che le sue abitudini d’acquisto cambieranno definitivamente dopo questa situazione di emergenza; la maggior parte infatti pensa che continuerà a ricorrere allo shopping online piuttosto che recarsi nei negozi fisici.

Chiaramente le percentuali variano leggermente da paese a paese, così come le motivazioni che portano gli utenti di ogni singolo paese a voler continuare a comprare online in questo determinato periodo storico.

GermaniaItaliaOlandaSpagnaUKFrancia
1. Si, effettuerò più aquisti online rispetto a prima23%30%22%31%25%30%
2. Si, acquisterò più prodotti online rispetto a quelli che ero solito/a acquistare nei negozi fisici16%27%16%25%24%22%
3. Si, continuerò ad evitare gli esercizi commerciali fisici a causa del rischio d’infezione7%7%8%13%12%12%
4. No, non intendo modificare il mio comportamento d’acquisto online54%36%54%31%39%35%

Com’era prevedibile, i paesi come Germania, Olanda e Gran Bretagna, dove la tecnologia ha già raggiunto un livello di capillarità abbastanza alto, la percezione della necessità di un cambio non è così forte. Al contrario, in Italia, Spagna e Francia la maggior parte dei consumatori modificheranno le loro abitudini d’acquisto propendendo di più per lo shopping online. In tutti e tre questi paesi i consumatori sono concordi nel sottolineare che compreranno di più online in assoluto e che alcuni degli acquisti che prima facevano nei negozi fisici ora saranno più facilmente acquistati tramite canali digitali.

Abbigliamento, scarpe e materiale sportivo: ecco cosa comprano online i consumatori europei

La pandemia e il conseguente lockdown hanno portato un numero consistente di consumatori europei a scoprire lo shopping online. Solo il 45% aveva già acquistato prodotti in rete prima che sopraggiungesse la pandemia. L’interesse ha riguardato in particolare alcune categorie merceologiche, per cui le persone che hanno risposto al sondaggio Capterra hanno mostrato una propensione all’acquisto online anche finita l’emergenza.

Nella tabella sottostante sono mostrate le percentuali riguardanti i 10 prodotti che gli intervistati dei diversi paesi europei hanno dichiarato continueranno a comprare in prevalenza online:

GermaniaItaliaOlandaSpagnaUKFrancia
1. Abbigliamento, scarpe e materiale sportivo38%30%34%44%34%49%
2. Cibo21%18%16%24%16%21%
3. Elettrodomestici e materiali per cucina21%24%19%31%27%22%
4. Giochi, giocattoli e intrattenimento22%19%21%31%24%28%
5. Cosmetica17%20%15%24%12%24%
6. Dispositivi elettronici25%13%17%25%16%19%
7. Libri, riviste e giornali19%21%16%22%14%22%
8. Medicine17%13%7%14%10%10%
9. Materiale di studio (corsi online ecc…)11%13%7%15%15%9%
10. Servizi di telecomunicazione18%14%12%14%15%13%

Da come si evince, alcuni paesi si convertiranno di più allo shopping online, come la Spagna e la Francia, mentre altri continueranno a comprare su internet, ma concentreranno i loro acquisti soprattutto su determinate tipologie di prodotti.

Ad esempio, la Germania si concentrerà su abbigliamento, scarpe e materiale sportivo (38%) e dispositivi elettronici (25%) mentre l’Italia su elettrodomestici e oggetti per la cucina (24%) e abbigliamento (30%).

Le nuove tecnologie per lo shopping online

Oltre alle applicazioni mobili, esistono molte nuove tecnologie digitali che facilitano lo shopping 2.0. Si va dal social commerce, che prevede l’utilizzo dei social media come canale di vendita diretta, allo shopping vocale, che attraverso l’interazione con assistenti vocali come Alexa di Amazon, Siri di Apple o Google Assistant tramite smartphone permette di individuare il prodotto da acquistare.

Tra le new entry figura anche lo shopping via chat (ad esempio, la business app WhatsApp che permette ai commercianti di chattare direttamente con il cliente e di presentare il catalogo dei prodotti o di inviare azioni di marketing) e il Just walk out shopping come Amazon Go, che registra automaticamente gli acquisti senza necessità di fermarsi alla cassa.

Secondo la nostra ricerca, queste tecnologie emergenti godono di una popolarità ancora limitata nella maggior parte dei paesi europei presi in esame, Italia inclusa:

Focus Italia: il 65% dei consumatori si fida delle recensioni online quando deve acquistare un prodotto

Concentrandosi solamente sui dati italiani, gli analisti di Capterra hanno rilevato che negli scorsi mesi gli italiani hanno scoperto un nuovo modo d’acquistare e che si fidano mediamente di più delle opinioni altrui espresse online: il 65% capisce in questo modo se uno shop online è affidabile, posizionandosi al di sopra della media europea (47%).

Da questo si evince che chi decide di aprire uno shop online si deve concentrare su 3 elementi:

  • controllare sempre tramite strumenti di monitoraggio cosa gli utenti dicono del prodotto, tanto su canali proprietari quanto di terze parti. Il suggerimento è quello di concentrarsi sul fornire un buon prodotto e un buon servizio clienti in modo che rimangano soddisfatti dell’esperienza;
  • Non sottovalutare la sicurezza del sito web, controllare che il sito sia in HTTPS e che le modalità di pagamento offerte siano sicure e nel rispetto dei dati e della privacy degli utenti;
  • Curare l’aspetto e l’esperienza utente del sito eCommerce, un sito poco curato o che non abbia un design o un’esperienza utente al passo con le ultime tendenze del settore potrebbe far apparire lo store poco professionale se non addirittura inaffidabile.

Lo studio completo di Capterra Italia è disponibile al seguente link.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2