Smart working

Whirlpool, un ambiente di lavoro più flessibile e collaborativo

Nuovi strumenti di collaborazione, spazi fisici più informali, cultura del digitale: la società cambia l’organizzazione del lavoro. Per abbattere le distanze e favorire l’innovazione

Pubblicato il 18 Ott 2013

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Whirlpool passa a Google. Una scelta che non è solo tecnologica, ma coinvolge l’intera organizzazione dell’azienda. Al prezzo di venti milioni di dollari per un contratto di cinque anni, la società specializzata negli elettrodomestici utilizzerà le Google Apps.

“Stiamo entrando nel 21° secolo e Google rappresenta lo strumento principale per cambiare in modo radicale in nostro modo di lavorare”, ha spiegato Kathy Nelson, vice presidente Risorse umane e corporate communication di Whirlpool Emea.

Superare distanze e fusi orari è uno dei primi obiettivi della società, che punta anche su “cultura e ambiente di lavoro vincenti che permettano una maggiore collaborazione, la diffusione dell’innovazione e quindi nuovi prodotti per i nostri consumatori, ha aggiunto Nelson, secondo la quale “la velocità per un’azienda come la nostra diffusa su varie aree è fondamentale. Abbiamo bisogno di una maggiore rapidità nelle decisioni”.

L’istituzione di aree informali di incontro all’interno dell’azienda rappresenta il primo passo in questa direzione. Le circa cinquecento persone, con un’età media attorno ai 35 anni, che lavorano nella sede di Comerio nei pressi di Varese hanno ora a disposizione un’area dotata di wi-fi dove potersi incontrare fra loro e con i clienti, mentre per creare una vera cultura digitale all’interno dell’azienda è partito il progetto della Digital school.

«La scuola digitale – afferma Roberta Vanetti, social media manager di Wihrlpool – nasce dall’esigenza di creare nuove competenze digitali perché se esistono i nativi digitali in azienda ci sono anche persone che sono qui da anni e hanno bisogno di essere guidate verso il cambiamento. Per questo siamo partiti prima dagli addetti ai lavori, lavorando con marketing e vendite per poi aprire la Digital school a tutte le altre funzioni, anche a quelle lontane dai nostri clienti». I primi due corsi sono stati pubblicati anche su slideshare e a breve arriveranno anche gli altri.

L’operazione con Google dovrebbe anche permettere un consistente risparmio dal punto di vista dei costi relativi alle licenze. Numeri non ce ne sono, ma Luca Giuratrabocchetta, responsabile di Google Enterprise, parla di un risparmio medio per le aziende del 40% al quale si va ad aggiungere il tempo non più speso in riunioni e la maggiore rapidità delle decisioni.

Oltre che tecnologico il cambiamento è anche fisico. Se in Italia al momento si limita all’area dove incontrarsi, nella nuova sede americana si è passati invece all’open space, per dimostrare anche dal punto di vista degli spazi fisici che il modo di lavorare è totalmente cambiato.

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