Opinioni

Whatsapp, minaccia o opportunità per la messaggistica?

L’acquisizione da parte di Facebook apre nuovi scenari nel mercato della messaggistica e per gli operatori mobile

Pubblicato il 28 Mar 2014

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Ci sono due principali modi di vedere l’uso della messaggistica: l’utilizzo personale comunemente detto Person to Person (PtoP) e l’uso professionale Application to Person (AtoP).

Lo scopo di essi è ben diverso.

Storicamente, la messaggistica PtoP è stata un elemento fondamentale di “revenue” per gli operatori di telefonia mobile. La messaggistica AtoP era considerata come un’area di nicchia con poco potenziale di sviluppo visto che l’email era vista come la killer application della messaggistica aziendale.

In realtà questa previsione non è si è avverata, perché vediamo che la messaggistica usata dalle aziende è in continua crescita. Anzi, paesi come il Giappone , da sempre tiepidi nei confronti della messaggistica, hanno cambiato direzione e hanno messo in piedi ultimamente accesso e rete per sviluppare tale tipologia di offerta per i clienti finali.

Non credo che Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, abbia investito 19 miliardi di dollari per i soli 500 milioni di dollari di ricavi che Whatsapp sta generando con il suo business model attuale. Piuttosto, per il posizionamento di communication company che sta svelando questa piccola società di 60 persone.

In effetti, lo scopo sarebbe di proporre diverse tipologie di comunicazione on top sull’instant messaging application, voice, push notification, SMS per sostituire il tipico valore aggiunto degli MNO (Mobile Network Operator) nei prodotti collaterali all’accesso alla rete. L’unica domanda da farsi è “fin quando gli MNO saranno disposti a vedere il loro margine ridursi?”

Per tornare all’argomento che mi interessa di cuore (gli SMS) penso sia consumato il divorzio tra gli MNO e Whatsapp per quello che riguarda gli SMS spediti (PtoP) dai privati, considerando che il mercato mondiale degli MNO sulla messaggistica PtoP è stata ridotto di 25 miliardi di dollari e il trend rimane piuttosto negativo.

Per quello che riguarda la parte corporate (l’uso degli SMS fatti dalle aziende) bisognerebbe distinguere due usi ben diversi della messaggistica SMS: i messaggi di alerting e i bulk SMS.

I primi sono i tipici SMS di avviso (esempio il messaggio spedito dalla banca) che hanno un importanza di alto livello per chi li riceve.

I secondi sono i classici messaggi pubblicitari (ad esempio i messaggi collegati alla vostra tessera fedeltà). Sono messaggi che possono essere considerati come invasivi se vengono usati troppo di frequente o in maniera non consona.

Il vantaggio enorme della messaggistica SMS rispetto all’instant messaging PtoP è soprattutto l’universalità della soluzione. Tutti i terminali sono in grado di ricevere un SMS e la maggior parte delle reti a livello mondiale sono grado di gestirlo. In caso di alerting l’unico modo universale di raggiungere un cliente finale rimane ancora l’SMS.

Per le operazioni pubblicitarie del tipo bulk, si è sempre detto che l’email avrebbe preso il posto degli SMS visto che il modello economico è quasi gratis e non ci sono i limiti dei 160 caratteri.

In realtà, stiamo ancora aspettando la fine degli SMS da 10 anni. mBlox spedisce 6 miliardi di SMS all’anno con un crescita a due cifre da più di 10 anni.

Non solo, la rete SMS, pur essendo di vecchia generazione, può essere ancora considerata come una delle più affidabili (è stato concepita alla base per un uso militare)

Dobbiamo però essere consapevoli che una base utenti Whatsapp di 450 milioni di persone non può essere ignorata. Rimane sempre un target (profilato sempre di più grazie all’inteligence di Facebook) molto importante per diversi marketer che hanno ormai capito l’importanza della “social communication”. Con la conseguenza che ogni persona che userà questo tipo di interfaccia di comunicazione avrà un punto fedeltà quando manda un tweet o partecipa a una chat?


*country manager Italy mBlox

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