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Telecomunicazioni e banda larga sempre più accessibili a livello mondiale – Il rapporto annuale dell’ITU

Continua a crescere l’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, trainato dal continuo calo dei prezzi dei servizi… Il rapporto annuale dell’ITU fotografa la diffusione delle tecnologie ICT ed esorta i politici a prendere misure per facilitare la diffusione della banda larga. È la Repubblica di Corea la nazione più virtuosa

Pubblicato il 03 Ott 2011

Continua a crescere l’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, trainato dal continuo calo dei prezzi dei servizi telefonici e della diffusione della banda larga. E in questo scenario è la Repubblica di Corea la più avanzata al mondo in termini di diffusione delle tecnologie ICT, seguita da Svezia, Islanda, Danimarca e Finlandia. L’Italia è invece in 28esima posizione.


A rivelarlo è l’ultimo rapporto annuale “Measuring the Information Society 2011” dell’ITU – International Telecommunication Union, la branca del’ONU che si occupa di ICT –, che ha redatto una classifica di 152 Paesi basata sull’ICT Development Index (IDI) che misura il livello di accesso, utilizzo e competenze ICT mettendolo a confronto con quanto rilevato nel 2008 e nel 2010. Anche se la maggior parte dei Paesi in testa alla classifica appartiene all’Europa e dell’Asia Pacifico, secondo il Segretario Generale dell’ITU, HamadounTouré, «È estremamente incoraggiante vedere che le performance più dinamiche sono quelle dei Paesi in via di sviluppo. Il “miracolo Mobile” mette i servizi ICT alla portata di tutti senza svantaggiare le popolazioni e le comunità più bisognose».Emerge che, a fronte di una forte correlazione tra ICT e livelli di reddito, una giusta combinazione delle politiche pubbliche può rappresentare il volano per la crescita della domanda, portando i livelli dell’IDI di molti Paesi superiori a quello che il reddito potrebbe suggerire.


A uno sguardo complessivo, i servizi di telecomunicazione e Internet sono sempre più abbordabili e lo dimostra l’ICT Price Basket (IPB) 2010 – applicato a 165 economie mondiali e basato sul prezzo dei servizi di telefonia fissa, mobile e in banda larga – che mostra tra il 2008 e il 2010 globalmente un calo del 18%. Anche i servizi 3G stanno registrando una rapida diffusione: già alla fine del 2010 erano 154 le economie a livello mondiale ad averli lanciati. In particolare l’accesso a Internet in banda larga è il servizio che ha registrato la maggiore crescita nei Paesi in via di sviluppo, con un aumento del 160% tra il 2008 e il 2010. Per questi Paesi è interessante sottolineare che anche le reti mobili hanno registrato un aumento degli abbonati nel 2010 del 20%, a fronte di una già raggiunta saturazione nei Paesi sviluppati.


Infine, confrontando le tecnologie e i servizi a banda larga, fissi e mobili, il rapporto ITU mette in luce consistenti differenze in termini di capacità, velocità e qualità. In molti Paesi in via di sviluppo infatti, la velocità minima per una connessione a banda larga (256 kbit/s) può essere sufficiente per inviare un’email e per altri servizi di base, ma certamente non lo è per applicazioni e servizi più complessi, che prevedano un grande scambio di dati. Secondo il Direttore dell’Ufficio per lo Sviluppo delle Telecomunicazioni dell’ITU, BrahimaSanou «Un nuovo digital divide si sta facendo largo tra coloro che hanno prestazioni elevate negli accessi in banda larga – come nel caso dei Paesi con alto reddito – e coloro che registrano prestazioni più basse. I politici dovrebbero definire rapidamente delle misure per facilitare la diffusione della banda larga e per garantire che i servizi offerti siano più veloci, affidabili e convenienti».

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